Relampago del Catatumbo: è così che in Venezuela è conosciuto un particolare fenomeno atmosferico, strano almeno quanto il nome che porta. La traduzione è fulmini del Catatumbo. Si tratta di una tempesta senza fine che avviene da migliaia di anni nel cielo venezuelano.
I fulmini iniziano di solito un’ora dopo il tramonto, 160 notti all’anno, 10 ore al giorno e fino a 280 volte all’ora. Sono visibili a 400 km di distanza tanto da essere stati usati come punto di riferimento. Per questo motivo il luogo prende il nome di faro del Maracaibo.
Il fenomeno si verifica sul punto in cui il fiume Catacumbo sfocia nel lago Maracaibo. Il sito è oggi riconosciuto come il più grande generatore di ozono troposferico al mondo.
Come si spiega il Relampago del Catatumbo?
Numerose sono le teorie avanzate. È probabile che il gas ionizzato delle torbiere emesse dal Catatumbo, incontrando le nubi temporalesche che scendono dalle Ande, crea la condizione ideale per il verificarsi del fenomeno. In realtà è molto più sostenuta l’ipotesi secondo la quale lo scontro tra i freddi venti provenienti dalle vette della cordigliera e l’aria calda e umida che evapora dal lago porti alla ionizzazione delle particelle d’aria.
Ad ogni modo la massa di nuvole temporalesche crea un arco voltaico a più di cinque chilometri d’altezza. Il risultato è una sinfonia luminosa che lascia a bocca aperta migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo.
Il primo scrittore che ne parlò fu lo spagnolo Lope de Vega nel poema La Dragontea del 1597. Egli raccontò del tentativo da parte di Sir Francis Drake di prendere la città di Maracaibo, tentativo sventato dalla luce dei fulmini che mostrò la posizione degli uomini. Ma la tempesta di fulmini fu anche descritta da naturalista tedesco Alexander Von Humboldt e dall geografo italiano Agostino Codazzi.
Lo spettacolo, che va avanti da migliaia di anni, si interruppe solo nel gennaio del 2010. I fulmini cessarono per poi riapparire dopo tre mesi. La causa di questo cambiamento fu forse dovuto alla variazione di temperatura che interessò il Venezuela in quel periodo e causò diversi problemi legati alla siccità.
Attualmente il governo del Venezuela sta facendo in modo che l’UNESCO riconosca il sito del relampago patrimonio dell’umanità. Il relampago del Catatumbo è osservabile dallo stato di Zulia, che reca sulla sua bandiera proprio il simbolo di un fulmine. In alternativa possiamo goderci parte dello spettacolo qui.