Shi Mingxin: la storia del monaco più bello della Cina

Shi Mingxin, monaco più bello della Cina

Shi Mingxin, definito da alcuni giornalisti il monaco più bello della Cina, è un monaco buddhista del tempio di Pu’an, nella contea del Yongjia, nel Fujian.

Jin Hanjie (questo il suo nome prima di divenire monaco) sembrava aver raggiunto tutto, prima di decidere di abbandonare la sua vecchia vita e intraprendere la via monastica all’età di 26 anni: lavorava infatti come statistico dopo una brillante carriera scolastica e coltivava le sue passioni, tra le quali i manga e i videogiochi. Proprio  i videogiochi lo avvicinarono curiosamente al buddhismo in un periodo difficile della sua vita, durante il quale cercava di darne un senso: mentre stava giocando ad un videogioco la sua attenzione fu catturata da un canto meditativo di una canzone buddhista, dal nome di Reincarnation e questa melodia risuonò in lui al punto che decise di intraprendere il cammino religioso, nonostante le opposizioni dei genitori, che avrebbero voluto che il loro unico figlio si sposasse e continuasse la discendenza. 

Deciso di intraprendere quello che era divenuto il suo sogno, il monaco più bello della Cina, fu costretto però ad accantonarlo per qualche anno poiché, dopo essere scappato di casa per recarsi presso un monastero, fu intercettato dai suoi genitori. Il suo desiderio però era toppo grande e gli consentì di entrare all’accademia buddhista di Pechino. Dopo aver completato i suoi studi ritornò nel suo paese natio per gestire il tempio di Pu’an, facendolo ritornare al suo aspetto originale, dopo anni in cui era stato trascurato.

Il monaco a Pu’an

Il suo obiettivo a Pu’an era quello di creare un luogo in cui le persone avessero potuto trovare risposte alle loro domande. Il suo obiettivo fu presto raggiunto poiché sotto la sua guida il tempio attirò e continua ad attrarre sempre più visitatori. Un giorno, uno dei pellegrini in visita al tempio lo fotografò e dopo aver caricato la sua foto su internet, i netizen cominciarono a soprannominarlo il monaco più bello della Cina e si dice che molti accorrano al tempio anche solo per vederlo. Riguardo al suo aspetto, in molti affermano che i suoi lobi siano come quelli del Buddha e che siano addirittura cresciuti nel tempo. Shi però non è interessato a questi commenti positivi sul suo aspetto, piuttosto continua a perseguire il suo obiettivo che è quello di espandere la comprensione del Buddhismo poiché ritiene sia spesso mal compreso dalle persone. Ciò che appare evidente, e che rende la sua figura interessante, è che grazie alla sua dedizione e al suo intervento, il tempio di Pu’an è stato restaurato, potendo ora far affidamento su nuove stanze per l’accoglienza e la preghiera, oltre che su nuovi muri dipinti e un piccolo giardino, a cui il monaco si dedica con molta attenzione e addirittura. Addirittura è stato costruito un piccolo campo di basket, sport al quale lo stesso monaco si dedica. 

Il monaco e la tecnologia

Shi è molto aperto nei confronti delle nuove tecnologie (soprattutto i social media, tra cui WeChat) e ne fa uso per diffondere ed educare riguardo al Buddhismo. I suoi follower, infatti, ricevono messaggi e consigli giornalieri, tra i quali “dovremmo ricordare chiunque ci tratti gentilmente poiché essi non sono obbligati a farlo”. Attraverso i social media, spiega Shi, “posso veicolare facilmente i miei pensieri a molte persone”. Di Shi Mingxin, il monaco più bello della Cina, sorprende anche l’approccio. Questo suo approccio è in parte determinato dalla sua esperienza passata poiché “quando volevo divenire un monaco, non riuscivo a trovare qualcuno che mi potesse aiutare. Ho dovuto recarmi fisicamente ai templi se volevo parlare con un monaco”.

Shi Migxin rappresenta una figura che porta avanti l’antico e il moderno. La sua proattiva partecipazione e presenza nelle attività del suo paese natio gli valgono la fiducia da parte della popolazione locale nonché il loro appoggio alle attività del tempio. Il suo atteggiamento verso il moderno e i social media lo rendono una figura di grande interesse. La sua passione e partecipazione al basket lo avvicinano ancora di più alla comunità, soprattutto giovanile, che vedono in lui un punto di riferimento.

E voi, avevate mai sentito parlare della storia del monaco più bello della Cina?

 

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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