Edoardo Adamuccio, intervista al Life Lover

Dire che Edoardo Adamuccio sia più di ciò che appare è comunque un eufemismo. Autoproclamatosi “Life Lover”, Edoardo è uno studente di farmacologia ed un attore. Si è iscritto ad Instagram nel 2013 ed il suo profilo è cresciuto ad oltre 13 mila follower. Il suo obiettivo è quello di intrattenere attraverso un mix di stile e arte e dimostrare che una persona può fare più di una sola cosa che lo appassiona. Abbiamo chiaccherato con Edoardo per discutere dei social media, del loro ruolo nella sua vita e di cosa avrebbe fatto un domani se i social dovessero essere spenti per sempre.

Grazie per il tempo che ci dedichi Edoardo. Iniziamo con le generalità e qualche info di base, presentati.

Salve a tutti, mi chiamo Edoardo Adamuccio, ho 22 anni, vengo da Martina Franca, Puglia.

Edoardo Adamuccio, quand’è che hai iniziato ad utilizzare i social media e qual è stata la motivazione per iniziare?

Il mio primo incontro con i social media è stato nel 2012 con Facebook. Ho aperto il mio account Instagram l’anno seguente. All’inizio, era tutto un gioco, erano app super popolari (lo sono tuttora) e mi sono iscritto perché tutti avevano un profilo. È stato un conformarsi.

Il tuo account Instagram ha un pubblico di nicchia? Cosa speri di dare ai tuoi follower con i tuoi post?

Cerco sempre di raggiungere il maggior numero di persone possibile senza limitarlo a un certo tipo o gruppo di persone. Ho fondato il mio profilo sull’originalità e un po’ di autoironia. Il mio obiettivo è far divertire le persone quando guardano le mie storie o sfogliano i miei post.

Pubblico post che vanno dal lifestyle alla moda, ma anche foto che scatto per prendermi in giro da solo o immagini di cose bizzarre che vedo ogni giorno intorno a me. Le persone tornano se gli piace quello che vedono e mi piace quando le persone tornano… significa che abbiamo costruito un qualche tipo di fiducia.

Edoardo Adamuccio, quanto tempo dedichi ai social media?

È curioso il fatto che non dedico molto tempo al mio profilo instagram o ai social media in generale. Ho giorni prestabiliti in cui posto qualche contenuto, scelgo l’hashtag o scatto foto. Cerco solo di organizzare il mio tempo in modo da non sprecarlo.

Parlando invece del mondo reale… come si è evoluto il tuo stile personale con Instagram? Cambia se sai che devi pubblicare qualcosa?

Non ho uno stile personale specifico. Prendo ispirazione da ciò che vedo. D’altra parte, l’importante è sentirsi bene con se stessi. Dovremmo sempre cercare di dare una buona impressione di noi stessi, indipendentemente dal fatto che sia per i social media o meno. Se fai star bene le persone, starai bene anche tu. L’immagine non dipende da Instagram, ma è costituita dall’esperienza di vita di tutti i giorni.

Dedico più attenzione ai dettagli quando so che sto per creare un post sul mio stile e cerco sempre di non lasciarmi influenzare dai commenti o dai “like” che ottengo dai social media. Provo a staccarmi. È facile buttarsi giù di morale per un commento. Credo che si tratti di essere equilibrati e di capire che sono una persona che vive nella “vita reale” e che la mia presenza online è secondaria.

In che modo ciò che indossi aiuta a definire chi sei? Aiuta?

Il vestirsi è una rappresentazione momentanea di sè stessi negli occhi degli altri. È fugace. La vera interazione umana si sviluppa ben oltre l’immagine che viene data con un semplice modo di vestire. Vestirsi bene è un modo per presentarci al mondo ed è importante, ma dobbiamo capire che oltre a questo c’è molto più di ciò che vesti esteriormente.

Come mantieni la tua personalità ed il tuo stile nonostante l’obiettivo di avere dei “like”?

Semplice. Vedo la vita in 2 parti. Io sono uno e Instagram è l’altro. La parte importante è saper distinguere i momenti in cui utilizzare i social media da quelli che sono fatti per vivere.

Sei sotto pressione per ottenere “like” e seguaci?

Pressione? Non direi, ovviamente mi piace quando un post viene apprezzato e prende “like”. I social media ci hanno stregato. Chi sei non può essere deciso da ciò che degli estranei scrivono su un post. Ogni strumento è importante e ha uno scopo, ma dobbiamo imparare ad usarli correttamente e ad interpretarli come strumenti, non come un’opportunità per giudicare.

Come bilanci il confine tra “like” e follower e rimanere fedele alle proprie scelte e alle proprie decisioni?

L’importante è avere un punto di vista prima di iniziare, sapere chi sei quando non stai postando. Questo è il vero te.

I social media possono anche aiutarci a scoprire qualcosa di nuovo e a farci avere idee che poi vorremmo portare avanti. Non è tutto in bianco e nero come può sembrare dall’esterno.

Cosa ne pensi degli effetti dei social media sulla società?

Potremmo parlarne per ore. Sono convinto che gli utenti dei social media debbano imparare a utilizzare correttamente questi strumenti che abbiamo a portata di mano e che possono essere anche pericolosi talvolta. Spesso ci lasciamo troppo influenzare e questo non va bene. Le interazioni, la vita, l’ego, si basano sul mondo… sul contatto fisico, sull’essere sè stessi e non sul vivere dietro uno schermo.

Riesci ad accettare gli effetti negativi? Cosa ne fai?

Gli effetti negativi ci sono e ci saranno, l’importante è saper trasformare qualcosa di negativo in positivo.

Hai intenzione di fare l’influencer per sempre? Cosa succederebbe se domani Instagram chiudesse i battenti?

Domanda molto interessante. Bhè… non sono un veggente e non posso prevedere il futuro, combinalo con il fatto che vivo giorno per giorno… Non sono sicuro di cosa farò con il mio profilo in futuro, ma se Instagram chiudesse domani, non sarebbe un problema. La vita andrebbe avanti.

Come può qualcuno guardare le tue foto e prender ispirazione da ciò che pubblichi senza necessariamente copiare al 100%?

L’ispirazione si trova in un semplice capo di abbigliamento, nel modo in cui mi vesto o nel tipo di foto o anche in una frase nella descrizione. Alcuni sono ispirati da un viaggio che ho fatto o da un ruolo che ho interpretato in una performance. Questo è il motivo per cui mi concentro su più di un’area. Mi piace stabilire una rete di contenuti più ampia perché i miei interessi personali sono molteplici.

Qualche consiglio per una foto fantastica?

Il mio suggerimento numero uno è quello di non esagerare, ma semplicemente prendere un momento reale e trasformarlo in qualcosa di statico. I migliori post sono quelli inaspettati, i famosi “scatti rubati” (quelli veri) sono sempre i migliori.

Non vorresti che il tuo pubblico si perdesse tra le varie foto che pubblichi sulla tua rete. Scegli un filtro ed usalo consistentemente. Ci deve essere un colore unico di base – un profilo quasi monocromatico. Ovviamente esistono altri segreti, ma li tengo per la prossima volta!

Autore dell’intervista a Edoardo Adamuccio:

Luca Milani, content creator presso Trendhim

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