Kendama: l’antico gioco giapponese

Kendama: l’antico gioco giapponese

Il Kendama è un antico gioco giapponese ed è un giocattolo costituito da un pezzo di legno a forma di cono con diversi incavi, connesso a una sfera di legno forata grazie a una piccola corda. Il Kendama non solo è utile allo sviluppo della concentrazione, ma negli ultimi anni sta diventando un vero e proprio sport competitivo, soprattutto in oriente.

Scopriamo insieme la storia e le tecniche del Kendama, l’antico gioco giapponese.

Kendama – L’antico gioco giapponese: la sua storia

A quanto pare, le origini del Kendama risalgono al XVI secolo d.C. e alcune teorie ci dicono che questi gioco sia in realtà nato in Francia e che successivamente sia arrivato in Giappone, a Nagasaki, tra il XVI e il XVIII secolo attraverso la Via della Seta. Il gioco del Kendama era diverso da quello che conosciamo noi oggi, infatti era costituito da una grande tazza e da una piccola tazza poste all’estremità di un bastone, con attaccata una palla attraverso una cordicella. Lo scopo del gioco era quello di far saltare la palla dando dei piccoli colpetti con la mano al bastone, per farla finire in una delle due coppe e, successivamente, continuare a farla saltare tra una coppa e un’altra, senza mai interrompere il ciclo. Dopo il suo arrivo in Giappone, il Kendama prese piede soprattutto tra i bambini e i giovani prima come passatempo e, successivamente, come gioco formativo per i bambini, introdotto nella relazione per l’istruzione di essi dal Ministero della Pubblica Istruzione. Il gioco fu chiamato Nichigetsu Ball (Palla Sole-Luna) per la forma della sfera che ricordava il sole e quello delle coppe che ricordava la luna. Nel 1975 i  Fujiwara crearono delle regole specifiche in modo da standardizzare la modalità di gioco del Kendama e creare così un modo unico di giocare all’antico gioco giapponese.

Il Kendama moderno

Oggi il Kendama, l’antico gioco giapponese, è così costituito: un bastone, di solito di legno, con una punta all’estremità, tre tazze, una palla e un piccolo foro in essa. Le tre tazze sono di diverse dimensioni, le due che si trovano ai lati del bastone (una grande e una piccola) e la terza che si trova a una delle estremità di esso (la coppa media). La punta all’estremità del bastone serve a realizzare dei trick con la palla «infilzandola» grazie al foro che essa porta.

Kendama – L’antico gioco giapponese: le tecniche di gioco

Il gioco del Kendama può essere svolto in vari modi; quello più comune è fare in modo che la sfera cada in una delle tazze e che la palla venga infilzata con la punta del bastone, ma, con il passare degli anni, i giocatori esperti ne hanno sviluppate delle nuove.

Ozara, Chuzara e Kozara

Ozara (tazza grande), chuzara (tazza media) e kozara (tazza piccola) sono le principali tecniche di base. Per eseguirle bisogna tenere la palla appesa sotto il bastone e, con un colpo rapido, portare la palla in aria e farla atterrare su una delle tazze.

Tomeken (pull up in)

Per eseguire questo movimento si parte dalla palla appesa al filo sotto il bastone, poi con un colpo si porta la sfera in aria per poi farla cadere infilzandola con la punta all’estremità del bastone.

Hikoki (the airplane)

La tecnica dell’aeroplano è più difficile rispetto alle altre, poiché bisogna tenere in mano la sfera con il foro rivolto verso l’alto, per poi far volteggiare in aria con un colpo il bastone e far centrare la punta di esso nel foro della sfera.

Around Japan

Per eseguire questa difficile tecnica bisogna partire tenendo premuto il bastone sotto la tazza grande e piccola con la punta rivolta verso l’alto e lasciare penzolare la palla sotto il bastone. Poi bisogna portare la sfera in posizione di Kozara e poi di Ozara e, infine, lanciare nuovamente la palla ed eseguire il Tomeken.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay.

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