Mercante in fiera: storia, regole e curiosità di un gioco senza tempo
Il Mercante in Fiera, conosciuto in Italia anche come gioco televisivo, è andato in onda già nel 2006 su Italia 1. Riproposto nell’anno corrente, è da sempre un divertimento per grandi e piccini. I presentatori, assieme alle figure colorate sulle carte, hanno attirato l’attenzione degli spettatori. In realtà la storia del Mercante in Fiera risale a un gioco da tavolo ben più antico rispetto alla riproposta del game show.
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Le origini del mercante in fiera: da Mozart ai giorni nostri
Le origini del Mercante in Fiera si attribuiscono al nord Italia, precisamente in Lombardia, intorno al diciannovesimo secolo. Si ritiene che il gioco sia ispirato alle trattative dei commercianti, impiegati nella vendita e nel baratto, sfruttando l’astuzia di un buon mercante. Tuttavia, le sue radici potrebbero essere ancora più antiche: lo stesso Wolfgang Amadeus Mozart, come documentato da fonti storiche, citò il gioco in una lettera del 1700. Esistono diverse versioni del gioco, che differiscono per le illustrazioni e i temi delle carte, ma le regole di base rimangono sostanzialmente invariate.
Fase del gioco | Obiettivo e azioni principali |
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1. Preparazione | Si stabilisce un montepremi e si distribuiscono o si mettono all’asta le carte di un mazzo. |
2. Mercanteggiare | I giocatori comprano, vendono e scambiano le carte tra di loro per cercare di ottenere quelle che ritengono più fortunate. |
3. Estrazione | Il mercante scopre le carte vincenti dal secondo mazzo; chi possiede le carte corrispondenti vince i premi. |
Come si gioca al mercante in fiera: le regole
Il Mercante in Fiera è un gioco di carte il cui numero di partecipanti è illimitato. Il gioco presenta due mazzi identici da 40 carte, distinguibili solo dal colore del dorso. Le carte raffigurano oggetti, personaggi o situazioni, spesso in chiave umoristica.
Fase 1: La preparazione e l’asta
Innanzitutto, si nomina un mercante (o banditore). I giocatori stabiliscono una quota di partecipazione per creare un montepremi, che verrà poi suddiviso in più premi di valore decrescente. Il mercante prende uno dei due mazzi (es. quello blu) e distribuisce un certo numero di carte a ogni giocatore. Le carte rimanenti vengono messe all’asta: il mercante le mostra coperte e i giocatori fanno le loro offerte per acquistarle. In questa fase, il mercante cerca di vendere le carte al miglior offerente, usando abilità dialettica e persuasione.
Fase 2: Gli scambi
Una volta che tutte le carte del primo mazzo sono state distribuite, inizia la fase più divertente: la contrattazione. I giocatori possono scambiarsi le carte tra di loro, venderle o comprarle, cercando di liberarsi di quelle che ritengono sfortunate e di accaparrarsi quelle che ispirano più fiducia.
Fase 3: Le carte vincenti e la proclamazione
A questo punto, il mercante prende il secondo mazzo (es. quello rosso). Da questo mazzo estrae a sorte un numero di carte pari al numero dei premi stabiliti all’inizio. Queste sono le carte vincenti, che vengono disposte coperte sul tavolo, ognuna associata a un premio. Il mercante inizia quindi a scoprire, una a una, le carte *non vincenti* dal secondo mazzo. Ogni volta che una carta viene scoperta, il giocatore che possiede la carta corrispondente del primo mazzo la elimina. La tensione sale man mano che le carte vengono scoperte. Alla fine, le uniche carte a rimanere in mano ai giocatori saranno quelle corrispondenti alle carte vincenti coperte sul tavolo, che vengono infine rivelate per proclamare i vincitori.
Il mercante in fiera in TV e nell’era digitale
Come già citato, il gioco ha avuto un grande successo televisivo con il presentatore Pino Insegno e la figura della Gatta Nera, interpretata nel 2006 da Ainett Stephens. Il programma ha contribuito a rendere il gioco una vera e propria tradizione natalizia in molte famiglie italiane. Al giorno d’oggi, esistono anche diverse versioni digitali del Mercante in Fiera, come app e siti web, tra cui la versione ufficiale del produttore di giochi Dal Negro, che permettono di giocare anche a distanza.
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 12/09/2025