Giochi in pixel art: 5 da recuperare

Giochi in pixel art: 5 da recuperare

Nonostante il mercato videoludico sia ormai colmo di videogiochi con grafiche sempre più realistiche e all’avanguardia, esistono molti giochi del presente e del passato che scelgono, invece, di adottare uno stile grafico più semplice (per necessità o per scelta estetica), come quello della pixel art, consistente nel ricreare figure tramite il solo accostamento di pixel. Dal leggendario Super Mario Bros. fino al popolarissimo Minecraft, l’utilizzo della pixel art nei videogiochi ha conosciuto un importante evoluzione, che ha portato alla nascita di tante opere che meritano di essere giocate. Vediamo, quindi, 5 giochi che fanno della pixel art il loro punto di forza.

1. The Legend Of Zelda: The Minish Cap

The Legend Of Zelda: The Minish Cap è un gioco in pixel art rilasciato per Game Boy Advance nel 2004. Tra i titoli facenti parte della saga, The Minish Cap è ingiustamente uno dei meno conosciuti, complice anche la pubblicazione su una console che era ormai al termine del suo ciclo vitale. Nei panni di Link, il giocatore viene catapultato in una Hyrule colorata e vivace, piena di segreti nascosti, dungeon intriganti e missioni secondarie, che vedono centrali i Frammenti di gioia, oggetti che saranno ottenibili casualmente in giro per il regno. In The Legend Of Zelda: The Minish Cap, Link avrà la possibilità di rimpicciolirsi grazie al potere di Egeyo, vecchio saggio appartenete al popolo dei Minish – folletti dalle minuscole dimensioni che sono soliti aiutare gli umani – trasformato in cappello dall’antagonista principale del gioco.

2. Pokémon Mystery Dungeon: Esploratori del Cielo

Considerato da molti come il titolo Pokémon migliore (nonostante la sua natura di spin-off), Pokémon Mystery Dungeon: Esploratori del Cielo è la terza versione dei giochi Pokémon Mystery Dungeon: Esploratori del Tempo ed Esploratori dell’Oscurità, pubblicato nel 2009 per Nintendo DS. Oltre ad un aspetto grafico in pixel art curatissimo e memorabile, il gioco si caratterizza anche per una trama complessa ed avvincente, capace di raggiungere vette di pathos e narrazione che superano anche i titoli della serie principali. A differenza dei giochi della saga principale, il gameplay dei giochi della serie Mystery Dungeon  consiste – come da titolo – nell‘esplorazione e il superamento di dungeon colmi di nemici ed oggetti preziosi. All’inizio il giocatore verrà sottoposto ad un test consistente in una serie di domande che determineranno il Pokémon di cui vestirà i panni durante l’avventura, inaugurata dal nostro naufragio su di una spiaggia. Privati delle nostre memorie, decideremo di unirci alla Gilda di Wigglytuff insieme al Pokémon venuto in nostro soccorso (selezionabile prima di iniziare l’avventura). Insieme agli altri membri della Gilda, il giocatore dovrà indagare un misterioso fenomeno che sta minacciando la regione, mentre cerca di capire le cause della sua trasformazione in Pokémon. 

3. Mega Man Battle Network

Mega Man Battle Network è una saga spin-off della serie Mega Man, composta da sei giochi principali tutti pubblicati su Game Boy Advance (il quinto e il sesto capitolo sono stati rilasciati anche per Nintendo DS) tra il 2001 e il 2006. I giochi, che vedono protagonista il giovane Lan Hikari e il NetNavi Mega Man, si caratterizzano per un gameplay peculiare, tanto complesso quanto divertente. Esso consiste principalmente in battaglie che si svolgono su di un campo da gioco diviso in 18 caselle (diviso a sua volta in due sezioni da 9 caselle: una in cui si muoverà Mega Man e una in cui si muoverà il nemico), in cui il giocatore fa utilizzo dei cosiddetti Battle Chip, componenti un mazzo personalizzabile da cui all’inizio di ogni turno viene estratta una selezione limitata e casuale di carte fra cui il giocatore dovrà scegliere. Nonostante la sua apparente meccanicità, il sistema di combattimento risulta perfettamente godibile e comprensibile dopo poche ore di gioco, rientrando così tra i giochi in pixel art da recuperare assolutamente. La saga ha inoltre conosciuto di recente un porting completo su Nintendo Switch.

4. Stardew Valley

Il titolo indie prodotto da ConcernedApe e rilasciato nel 2016 ha conosciuto un enorme successo che ne ha permesso l’approdo su praticamente ogni piattaforma esistente. Stardew Valley è un gioco gestionale che permette al giocatore di staccare dalla frenesia della vita quotidiana e di dedicarsi all’espansione e alla cura della propria fattoria, sviluppando i rapporti con i vari personaggi ed eventualmente anche dedicandosi ad attività più avventurose come l’esplorazione della miniera, accompagnato da musiche rilassanti e da uno stile grafico morbido e dolce.

5. Elebits: The Adventures of Kai and Zero

Elebits: The Adventures of Kai and Zero è un gioco in pixel art sviluppato da Konami e pubblicato su Nintendo DS nel 2008 in Giappone e nel 2009 in Europa, sequel di Elebits, pubblicato su Nintendo Wii. L’incredibile aspetto grafico del gioco è stato curato dal mangaka Tsukushi Akihito, autore del popolarissimo manga Made in Abyss. Arricchito da una trama interessante, il gioco ruota intorno all’esplorazione del mondo di gioco, alla risoluzione di puzzle ambientali e al collezionare Elebits, graziose creature fatte di elettricità.

Fonte immagine: Wikipedia

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