Storia di Pino Daniele: vita e carriera musicale

Storia di Pino Daniele: vita e carriera musicale

Il cantautore italiano Pino Daniele, con le sue canzoni e la sua storia, ha affascinato tutto il mondo. Scopriamo insieme la sua carriera musicale.

Biografia di Pino Daniele

Giuseppe Daniele nasce a Napoli il 19 marzo 1955 è il primo di sei figli di un’umile famiglia di lavoratori portuali. La storia di Pino Daniele fu molto travagliata, viveva in povere condizioni ed è proprio per questo che andò ad abitare da due zie acquisite, che lo ospitarono per offrirgli una vita decorosa. Già dalle scuole elementari, Pino Daniele si distingueva dagli altri bambini per la cura di sé e per la passione per la musica. La sua prima esibizione fu ad una festa per bambini dove capì per la prima volta cosa significasse trovarsi su un palcoscenico dinanzi a tante persone. Frequentò l’istituto Armando Diaz di Napoli dove riuscì a diplomarsi in ragioneria e successivamente, per coltivare ancor di più la sua passione per la musica, iniziò a studiare chitarra da autodidatta

Carriera musicale anni ’70

Il primo esordio di Pino Daniele avvenne in un complesso dal nome New Jet, che fondò in collaborazione con un suo amico di classe Gino Giglio. Successivamente fece le sue prime concrete esperienze come compositore ed esecutore presso il complesso musicale Batracomiomachia insieme a tanti altri cantanti e musicisti, con la presenza anche del grande Enzo Avitabile. Dal 1975 inizia realmente la sua carriera musicale come session man suonando nell’album Arrivederci, che Mario Musella registrò per la King di Aurelio Fierro. Nel 1976, invece, apparve come chitarrista nell’album Suspiro che Jenny Sorrenti stava scrivendo per la EMI, ed è nello stesso anno che Pino Daniele accompagnò in tour Bobby Solo. La sua storia come musicista inizia proprio da qui, l’anno 1975 fu per lui un trampolino di lancio poichè nel 1976 cominciò la sua maturazione artistica, entrando a far parte nel gruppo chiamato Napoli Centrale in qualità di bassista. Napoli Centrale è gruppo partenopeo di grande rilievo in cui spicca il nome del sassofonista James Senese, il quale contribuì in modo rilevante alla carriera di Pino Daniele e lo aiutò nella realizzazione dei suoi primissimi album. I primi album dell’artista furono: Pino Daniele pubblicato nel 1979, Nero a metà pubblicato nel 1980 e l’ultimo, intitolato Vai Mo’, fu pubblicato nel 1981. Nel 1976 Pino Daniele ebbe l’appoggio di Claudio Poggi, un produttore discografico della EMI che dopo aver ascoltato una cassetta provino con alcuni brani originali del giovane cantautore, decise sia di seguirlo dal punto di vista discografico, che di fargli incidere un 45 giri contenente due brani intitolati Che calore e Fortunato. Nel 1977 pubblicò l’album intitolato Terra Mia che comprende brani volti a rappresentare il suo legame con la tradizione partenopea e mediterranea. I brani presenti all’interno dell’album come Terra Mia, Suonno d’ajere, Na tazzulella ‘e café e la bellissima canzone su Napoli intitolata appunto Napul è, sono da ricordare assolutamente per il successo immediatamente ottenuto. La canzone Napul è la compose a soli 18 anni per la partecipazione nel 2009 al Festival di Sanremo mentre, la canzone Na tazzulella ‘e café divenne una delle prime canzoni dell’artista ad essere trasmesse in Radio grazie a Renzo Arbore che, all’epoca, lavorava come conduttore radiofonico presso la trasmissione Alto Gradimento. La storia musicale di Pino Daniele degli anni ’70 si conclude con la pubblicazione dell’album omonimo Pino Daniele, in cui l’artista si discosta dalla musica partenopea per abbracciare un nuove genere: il blues. In quest’album sono di grande rilievo numerosi brani che divennero da subito i suoi grandi classici. Quelli da ricordare assolutamente sono: Je so pazzo, Je sto vicino a te, Chi tene ‘o mare, Putesse essere allero, Na jurnata ‘e sole ed infine Donna Cuncetta

Carriera musicale anni ’80 

La storia musicale degli anni ’80 del grande Pino Daniele inizia il 27 giugno 1980, suonando al concerto di Bob Marley allo stadio San Siro di Milano. Nello stesso anno pubblicò l’album intitolato Nero a metà in cui spicca il sound basato sul genere latin blues. Il titolo fu dedicato a Mario Musella, il quale morì prima che l’album venisse pubblicato. Nel 1981 Pino Daniele organizzò un grande concerto a Piazza del Plebiscito con la partecipazione di Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tony Esposito e il bassista James Senese. Sempre nello stesso anno ci fu la pubblicazione dell’album Vai Mo’, che vede protagonisti gli stessi ospiti presenti al concerto a Piazza del Plebiscito. Con la pubblicazione dell’album Vai Mo’ si affermò il Neapolitan Power, che prevedeva un mix di generi come il blues, il jazz, funk e rock presenti nei brani intitolati Yes I know My Way, Viento e’ terra e Notte che se ne va. Nel 1982 e nel 1984 l’artista calca nuovamente il palcoscenico e collabora con artisti di grande fama come Wayne Shorter e Alphonso Johnson, assieme ai quali scrisse l’album Bella ‘Mbriana. Nel 1983 scrisse e produsse l’album Common Ground in collaborazione con Rickie Evans, l’anno successivo aprì il concerto di Carlos Santana e Bob Dylan. Negli anni 1985, 1987 e 1988 pubblica nuovi album e LP come Ferry Boat (1985) e Bonne soirée (1987), album di rottura molto apprezzato dai musicisti per le sonorità internazionali. Il nono album del 1988 è intitolato Schizzechea with love, al quale collaborano molti autori di fama internazionale. Infine, pubblica l’album Mascalzone latino, dai toni acustici in cui la chitarra riportava suoni dal ritmo latino e mediterraneo. La canzone più importante dell’album è  Anna verrà dedicata ad Anna Magnani, primo brano esclusivamente italiano. 

Carriera musicale anni ’90

Nel 1990, per molti mesi, Pino Daniele prende un periodo di pausa per problemi di salute e nel 1991 pubblicò l’album Un uomo in blues con all’interno brani suonati con la chitarra elettrica come ad esempio O scarrafone e Leave a Message e pubblica anche un altro album intitolato Sotto ‘o sole contenente i seguenti brani: Quando e O ssaje  comme fa ‘o core. La carriera e la storia di Pino Daniele non si basano solo sulla musica, ma fa diverse apparizioni televisive tra cui una nel 1992 nel programma “Alta Classe” condotto da Gianni Minà insieme al suo amico fraterno Massimo Troisi. Scrisse delle canzoni per due film di Troisi: Ricomincio da tre dell’anno 1982 e Le vie del Signore sono finite del 1987 con la canzone Qualcosa arriverà. Nell’anno 1993 Pino Daniele ritorna sul palco prima a Cava De’ Tirreni in due concerti che furono poi inseriti nell’album dal vivo E sona Mo e, successivamente, pubblicò il suo dodicesimo album intitolato Che Dio ti benedica, che fu l’ultima collaborazione con Troisi, il quale contribuì come coautore alla canzone T’aggia vede morta. Nel disco c’è un brano intitolato Sicily che venne riconosciuto miglior canzone in dialetto dal Club Tenco ed è in quest’occasione che Pino Daniele ricevette la sua seconda targa Tenco. Sempre nel 1993 fece diverse collaborazioni tra cui una in particolare con Vasco Rossi come chitarrista e corista del brano Hai ragione tu, presente nell’album Gli spari sopra. L’anno successivo partecipò ad una tournée insieme ad Eros Ramazzotti e Jovanotti a Monza, Bari e Palermo, allo stadio San Paolo di Napoli, Stadio Olimpico di Roma e, infine, Bassano del Grappa e Modena. I tre artisti in questo concerto mostrarono a turno i loro tre stili differenti che in qualche modo riuscivano ad intrecciarsi, ma il successo commerciale lo ottenne con la pubblicazione dei due album successivi intitolati Dimmi cosa succede sulla terra e Non calpestare i fiori nel deserto in cui, lasciò definitivamente il genere funk per abbracciare il pop con influenze nordafricane e orientali, mescolando il tutto al blues. L’album Non calpestare i fiori nel deserto ebbe grande successo grazie alle 800.000 copie vendute del singolo Io per lei ottenendo così la Targa Tenco per miglior album dell’anno. Il secondo album Dimmi cosa succede sulla Terra gli permise di  ottenere dieci dischi di platino e risultò l’album più venduto per otto settimane consecutive in Italia. Inoltre, il disco gli fece ottenere la vittoria al Festivalbar del 1997con il premio sia di miglior album che di miglior singolo con la canzone Che male c’è. La storia di Pino Daniele e la carriera musicale degli anni ’90 si chiudono con la pubblicazione di un nuovo album intitolato Come un gelato all’equatore con la partecipazione della voce di Rossana Casale e nel 1999 fu ospite da Zucchero Fornaciari in una data all’Arena di Verona del Bluesugar World Tour Mondiale

Carriera musicale anni 2000 e 2010 

Fu proprio negli anni duemila che si fecero avanti le tradizioni musicali nordafricane adottate dall’artista partenopepo nell’album Medina,  pubblicato dalla BMG-Ricordi nel 2001. Nell’album sono presenti artisti di varie nazionalità ed etnie, le canzoni da ricordare sono: Via Medina, Senza ‘e te, Mareluna e Lacrime di Sale. Nell’estate 2002, Pino Daniele organizzò un tour con quattro grandi artisti: Fiorella Mannoia, Ron e Francesco De Gregori successivamente presente nell’album In blues, pubblicato grazie alla Blue Drag, etichetta discografica che Pino Daniele creò insieme al figlio. Nel 2004 pubblicò l’album Passi D’autore con la presenza del Peter Eskire Trio, fondamentale per brani fondati sul genere del jazz,  alternati a composizioni barocche nel quadro di un’opera scoperta da Pino Daniele che conteneva i Madrigali del ‘500. Nel 2005 pubblica l’album Iguana Cafè introdotto dal singolo It’s Now or Never (cover di ‘O sole mio’ di Elvis Presley). Dopo due anni l’artista pubblicò Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui, caratterizzato dai ritmi latini e la tradizione partenopea, vede la partecipazione di grandi artisti come Giorgia, Tony Esposito e Alfredo Paixao. Nel 2008 si vede riunito con i vecchi amici Tullio de Piscopo, James Senese, Tony Esposito, Joe Amoruso e Rino Zurzolo per rinnovare il Neapolitan Power. In quest’occasione Pino Daniele ebbe l’idea di realizzare un triplo cd con 45 brani tra cui alcuni vecchi, alcuni rimaneggiati e alcuni inediti intitolato Ricomincio da trenta sia per rappresentare i 30 anni di carriera musicale senza interruzione, sia per ricordare il grande Massimo Troisi che per il suo film Ricomincio da tre chiese a Pino Daniele la composizione delle musiche. Per inaugurare queste celebrazioni diede il via ad una nuova tournée esibendosi prima a Piazza del Plebiscito a Napoli a cui parteciparono anche Irene Grandi, Giorgia, Gigi D’Alessio e anche Nino D’Angelo. L’evento venne inizialmente trasmesso in diretta tv e successivamente, nel 2013, fu pubblicato su DVD. Nel 2009, fu pubblicato l’album Electric Jam con il singolo Il sole dentro di me realizzato con il rapper J-Ax. Per inaugurare il nuovo disco venne organizzato un evento: Electric Jam European Tour, che si concluse a Capri. Il grande artista tenne due concerti internazionali, uno a New York nel 2009 organizzato all’Apollo Theatre e tre giorni dopo a Toronto. Pino Daniele partecipò anche a grandi eventi come il Croassroads Guitar Festival a Chigaco nel 2010 e nello stesso anno pubblicò l’album Boogie boogie Man con la partecipazione di Mina, Franco Battiato, Mario Biondi e J-Ax. Nel 2011 tenne un nuovo concerto a Cava De’ Tirreni con Eric Clapton e nel 2012 pubblicò il suo ventiduesimo album intitolato La Grande Madre con la collaborazione di artisti internazionali. Nel 2013 onorò della sua presenza al tributo per il suo amico Lucio Dalla e, infine, nel 2014 annuncia il tour nel quale eseguì per intero l’album Nero a metà con la presenza dei membri del gruppo e con la partecipazione di Elisa, Mario Biondi, Fiorella Mannoia, Emma e Francesco Renga ma, il tour non si fermò qui, proseguì fino ad Assago per poi esibirsi per l’ultima volta a Courmayeur nel 2014 partecipando al programma televisivo L’anno che verrà. La carriera del grande artista si conclude con la sua morte il 4 gennaio 2015 a seguito di un infarto dovuto a precedenti problemi cardiaci. La sua scomparsa ha sconvolto tutto il mondo, ma ne ha risentito soprattutto il popolo napoletano che decise di organizzare un tributo in suo onore a Piazza del Plebiscito a Napoli il 6 gennaio ricordando la sua voce attraverso le sue meravigliose canzoni. I funerali si svolsero prima a Roma il 7 gennaio e successivamente a Napoli con una cerimonia all’aperto presso Piazza del Plebiscito, organizzata dal Cardinale Crescenzo Sepe che ha visto la partecipazione di circa 100.000 persone. La morte dell’artista fu ricordata nel 2018 dagli artisti con cui aveva collaborato in un concerto omaggio allo stadio San Paolo di Napoli, nello stesso anno fu pubblicato il singolo inedito Resta quel che resta

Fonte immagine: Wikipedia

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