Hades, quando l’inferno diventa un’esperienza divina

Hades, quando l'inferno diventa un'esperienza divina

Hades, videogioco sviluppato da Supergiant Games e pubblicato nel 2020, è uno dei roguelike/dungeon crawler più apprezzati degli ultimi anni.
La fama del titolo proviene non solo dal gameplay ma anche, e soprattutto, dalla trama ambientata negli inferi della mitologia greca dove il protagonista Zagreus (Zagreo in italiano), con l’aiuto di altre divinità dell’Olimpo prova a fuggire combattendo gli ordini del padre Hades (Ade in italiano).
Tra complessi scontri con demoni e mostri dell’oltretomba il giovane, accompagnato da una colonna sonora da brividi, inizia la sua scalata, così come il gioco ha scalato le classifiche vincendo il premio di Miglior indie e Miglior Action ai Game Awards del 2020.

Il divino nel regno di Ade

Come citato in precedenza il gioco riprende la mitologia greca in una chiave moderna e non a caso il protagonista è proprio Zagreus, figlio di Ade, prova a tutti i costi ad un uscire dagli inferi in cerca di una sua dimensione. Questo nel gioco è reso molto evidente da dialoghi ed interazioni con personaggi della grande reggia di Hades, con alcuni membri pronti ad aiutare il giovane ed altri che si frapporranno a lui durante i suoi ripetuti tentativi di fuga.
L’unica costante in queste corse contro gli inferi sono gli aiuti di molte divinità della cultura greca che osservano il loro giovane cugino dall’Olimpo e attraverso dei doni provano ad aiutarlo.
Questo meccanismo di gameplay rende Hades un gioco rigiocabile all’infinito provando a sinergizzare vari doni avendo ogni volta un’esperienza di gioco differente.
Questa rigiocabilità, che in alcuni titoli risulta noiosa e superflua, in Hades è addolcita dalla splendida caratterizzazione dei personaggi con cui Zagreus interagisce; le divinità, tra cui Zeus, Atena, Dioniso e Afrodite hanno personalità calorose e nei dialoghi rispecchiano alla perfezione la loro identità che col passare del tempo prendono sempre più in simpatia il giovane protagonista, anche grazie ai nettari, valuta interna del gioco, che possono essere donati ai vari dei, e ogni interazione svela piccoli segreti sulla trama.
Infatti, quello che sembrava solo la rivalsa di un giovane uomo si rivela, in realtà, una storia di riavvicinamento tra lui e la sua rude figura paterna.
Zagreus, alla fine della sua fuga, sarà costretto a combattere proprio con il dio degli inferi Hades, suo padre. Sconfiggendolo, più volte, il ragazzo scoprirà sempre di più su un segreto che gli è stato nascosto dalla nascita ovvero l’identità della madre Persefone, fuggita dagli inferi poiché pensava di aver perso Zagreo alla nascita.
Ma, per scoprire tutto questo, il giocatore deve affrontare sfide sempre maggiori e adattarsi al sistema di gioco roguelike, dove ogni singola sconfitta ti riporta all’inizio del viaggio.
Con l’imminente rilascio del seguito Hades 2, questo è il momento perfetto per riprendere uno degli indie più apprezzati di tutti i tempi e godersi un’esperienza divina.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

A proposito di Nanni Luigi

Studente di Lingue e Culture Comparate presso L'Orientale di Napoli. Ventunenne sempre con le cuffie e un jack of all trades con le mani in pasta in troppe cose.

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