Zagreus – fra mito e modernità

Zagreus - fra mito e modernità

Zagreus – fra mito e modernità

Con il nome di Zagreo o in greco antico Zagreus, si identifica una divinità ctonia, legata anche alla sfera agreste, fondamentale nel culto misterico dell’Orfismo. Sulla sua storia e sulla sua effettiva identità nel vasto panorama del pantheon greco non si sa molto e sono varie le opinioni e le interpretazioni sulle poche fonti letterarie (anche andate perse) in cui il dio viene citato, che donano alla sua figura un’aura di mistero degna degli altrettanto enigmatici riti orfici e dionisiaci ai quali viene associato.

Il mito: Zagreo come divinità dell’oltretomba

Fra le prime attestazioni letterarie in cui compare Zagreo si può citare il poema epico perduto Alcmeonide collocabile all’incirca fra la fine del VI secolo e l’inizio del V a.C. In uno dei frammenti giunti fino a noi si descrive Zagreus come divinità più importante di tutte, al pari di Gea, anche se è probabile che ci si riferisse al dio in questi termini nel contesto della sua sovranità sull’oltretomba, in quanto egli viene associato al dio Ade. Zagreus viene infatti identificato da Eschilo nella sua tragedia Gli Egizi con il re degli Inferi, mentre in un’altra tragedia scritta ugualmente da Eschilo intitolata Sisifo fuggiasco, Zagreus è il figlio di Ade e Persefone, facendo di lui un’entità divina sotterranea molto potente.

Il mito: Zagreo come origine di Dioniso

Il mito che vede sovrapporsi gli dei Zagreus e Dioniso è da ritrovarsi nel sesto libro de Le Dionisiache del poeta Nonno di Panopoli. La vicenda inizia con la seduzione di Persefone da parte di Zeus. Il re degli dei sotto forma di drago (o di serpente) concepisce con lei il piccolo Zagreus, che diventa subito il prediletto di Zeus e possibile erede prescelto per ricevere in futuro il controllo del creato. La regina del pantheon greco Era scopre dell’ennesimo tradimento dello sposo e della nascita di Zagreus e in lei monta la gelosia e il desiderio omicida nei confronti dell’infante, portandola a stringere un’alleanza con i Titani, antichi nemici dell’Olimpo e sconfitti nella Titanomachia. Vengono quindi incaricati di uccidere Zagreus e, aiutandosi con dei giocattoli o uno specchio per distrarlo (gli oggetti differiscono a seconda delle versioni del mito), gli assassini lo assalgono, lo fanno a pezzi per poi in parte divorarne le membra, dopo averle forse cotte in un calderone o forse arrostite sul fuoco. La feroce vendetta di Zeus non si fa attendere e scaglia irato i suoi fulmini sui colpevoli Titani, riducendoli in cenere. Dalle loro polveri sorge l’umanità (questa annotazione tuttavia non esiste nell’opera di Nonno), dotata di un corpo costantemente vicino al peccato e alla malvagità, direttamente sviluppatosi dai Titani, ma anche con un’anima più pura e tendente al divino, frutto del dio Zagreo mangiato dai Titani. L’unica parte del corpo del bambino divino che viene risparmiata è il suo cuore, trovato da Atena e portato a Zeus, il quale lo ingoia e da cui poi nasce il dio Dioniso, il quale diventa dunque indissolubilmente legato alla figura di Zagreus/Zagreo, quasi una sua reincarnazione.

Il legame fra Zagreus e Dioniso, gli studi

Alcuni studiosi come Timothy Gantz ipotizzano che l’originale ruolo di Zagreus fosse quello di una sorta di “principe dell’aldilà”, quindi il figlio di Ade e Persefone, e che nel corso del tempo le identità di Zagreo-divinità dell’oltretomba e Zagreo-origine di Dioniso si siano mescolate, rendendo il dio associabile ad entrambi i miti, tanto che per riferirsi a Zagreus si può usare la terminologia di “Dioniso Orfico” e per riferirsi al dio del vino si usa lo stesso nome di Zagreus. Lo studioso Károly Kerényi analizza la loro correlazione attraverso varie caratteristiche. Partendo da un focus sul nome Zagreus, che indica in greco antico un cacciatore che caccia animali lasciandoli in vita, e il termine ionico zagre (una buca usata sempre nella cattura di animali vivi), ipotizza che questa denominazione abbia iniziato ad essere associata a Dioniso a Creta, dove la venerazione per il dio era molto diffusa e l’atto della caccia tenuto in alta considerazione. Lo studioso si chiede anche come Zagreus da divinità ctonia possa essere collegato al mantenere intenzionalmente delle creature in vita, e trova una risposta nella pratica detta sparagmos nei riti dionisiaci, in cui i partecipanti colti da frenesie incontrollabili e folli finivano per smembrare gli animali e nutrirsene da crudi. Questa pratica che rimanda senza dubbio all’episodio dell’uccisione di Zagreus, mostra la dualità del dio come custode della vita così come della morte.

Zagreus nella cultura di massa

Negli ultimi anni Zagreus è diventato un personaggio ben più conosciuto di quanto fosse precedentemente. Tale incremento di notorietà lo si deve soprattutto al pluripremiato videogame roguelike Hades prodotto da Supergiant Games, nel quale il protagonista è proprio Zagreus. La trama segue i suoi tentativi di fuga dall’oltretomba per incontrare sua madre Persefone in superficie, nel mondo dei mortali, e per fare ciò sfida, aiutato dalle divinità dell’Olimpo, numerose creature sovrannaturali e famose personalità della mitologia greca, fra cui anche suo padre Ade. Un simpatico episodio che vede insieme Zagreus e Dioniso nel gioco è la pianificazione di uno scherzo ai danni di Orfeo. Zagreus racconta al musico di strabilianti e non molto veritiere avventure e imprese che lo vedono protagonista, e su consiglio di Dioniso narra di come lui e il dio del vino siano in realtà la stessa entità. Orfeo resta folgorato da questa narrazione e scrive un brano su di essa presente nella colonna sonora del gioco intitolato Hymn to Zagreus che riprende la vicenda di Zagreo figlio di Zeus e Persefone e ucciso dai Titani.

Immagine di copertina: Pixabay

A proposito di Roberta Napolitano

Ciao! Il mio nome è Roberta e sono una studentessa frequentante il terzo anno dell'indirizzo di studi "Lingue e Culture Comparate" all'Università degli studi di Napoli L'Orientale, scegliendo come lingue da inserire nel percorso l'inglese e il giapponese. Fin dalla tenera età le mie passioni riguardano manga, anime, videogiochi e libri e ovviamente all'appello non possono mancare la musica (in particolare se del paese del Sol Levante) e il buon cibo!

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