Lo specchio, anche conosciuto come specchietto retrovisore, è un dispositivo che nasce con l’intento di migliorare la sicurezza aumentando la visibilità posteriore e laterale per il conduttore di un veicolo. Scopriamo di più su questo dispositivo che, in maniera sorprendente, ha fatto la propria apparizione soltanto nei primi del ‘900 grazie all’intuizione di un grande pilota nato negli USA.
La storia dello specchietto retrovisore: da Ray Harroun a oggi
Ai più il nome di Ray Harroun dirà poco o nulla, invece per gli esperti è indissolubilmente legato alla 500 Miglia di Indianapolis del 1911. Ma c’è un’ulteriore curiosità che lega questo pilota statunitense nato nel 1879 con la storia dell’auto moderna. Infatti, si dice che Harroun sia stato il primo in assoluto a usare uno specchietto retrovisore. Infatti, mentre tutti gli altri piloti facevano salire a bordo un meccanico, Harroun piazzò uno specchio sul cofano al centro per due ordini di motivi:
- Risparmiare il peso del meccanico.
- Guardare cosa accadeva dietro.
Nasceva così a tutti gli effetti il “concetto” di specchio retrovisore, che ha ovviamente poi vissuto l’evoluzione che lo ha portato a noi come lo conosciamo adesso. Dalle piste alla commercializzazione il passo fu davvero breve, ma nonostante ciò dobbiamo attendere gli anni ’70 in Italia per vedere questi dispositivi obbligatori sui veicoli immatricolati su suolo italiano.
Com’è fatto uno specchietto retrovisore: componenti e posizioni
Ogni specchietto retrovisore è composto da:
- Lo specchio in sé.
- Supporto dello specchietto: ciò che contiene e supporta la lente e che di conseguenza ne permette la regolazione (elettrica o manuale).
- Braccio: l’elemento che parte dal supporto dello specchietto fino alla base del fissaggio.
- Base di fissaggio: la parte della struttura che ne permette l’ancoraggio all’automobile (parabrezza o telaio).
Questi componenti, o l’intero specchietto retrovisore, possono essere facilmente acquistati, anche di seconda mano, su siti come Ovoko.
Gli specchietti retrovisori possono essere posizionati in diversi punti dell’auto:
- Laterali: i più comuni, posizionati davanti al posto di guida, a destra e a sinistra, per controllare i lati dell’automobile.
- Centrale: lo specchietto interno, presente su tutte le automobili, introdotto per la prima volta da Ray Harroun.
- Alti: tipicamente la posizione dello specchietto retrovisore centrale.
- Bassi: tipicamente la posizione degli specchietti retrovisori laterali.
Alcuni specchietti possono essere trovati anche distanti dal veicolo (tipico di alcuni modelli retrò). In rari casi, gli specchietti retrovisori possono anche essere asimmetrici (con posizioni diverse a destra e a sinistra).
Specchietti retrovisori: tipologie (elettrici, digitali, telecamere)
Inizialmente, gli specchietti retrovisori erano regolabili solo manualmente. Con il progresso tecnologico, sono stati introdotti gli specchietti retrovisori elettrici, regolabili tramite comandi interni all’abitacolo. Più recentemente, sono comparsi anche specchietti retrovisori digitali, che utilizzano telecamere e display al posto degli specchi tradizionali. Questi ultimi offrono una visuale più ampia e possono ridurre l’angolo cieco. Inoltre, le telecamere di retromarcia, posizionate sul paraurti posteriore, sono diventate sempre più comuni (e obbligatorie in alcuni Paesi, come gli USA dal 2018) per facilitare le manovre.
Specchietti retrovisori obbligatori: cosa dice la legge italiana
In Italia, l’obbligo dello specchietto retrovisore risale al 1° gennaio 1977, come stabilito dall’articolo 72 del Codice della Strada. È importante sottolineare che, secondo la legge italiana, è obbligatorio solo lo specchietto retrovisore di sinistra (lato guida). Lo specchietto retrovisore destro è obbligatorio solo se quello centrale non garantisce una visibilità adeguata. Circolare con uno specchietto retrovisore rotto, mal visibile o assente (quando obbligatorio) comporta una sanzione amministrativa che va da 80 a 318 euro.
Specchietti retrovisori: un elemento essenziale per la sicurezza stradale
Gli specchietti retrovisori, in tutte le loro forme e tipologie, sono un elemento fondamentale per la sicurezza stradale. Consentono al conducente di avere una visione completa dell’ambiente circostante, riducendo il rischio di incidenti durante le manovre, i sorpassi e i cambi di corsia. È quindi fondamentale mantenerli sempre in perfette condizioni e utilizzarli correttamente.