Chi ha fondato Roma? La risposta nell’Eneide!

Eneide Chi ha fondato Roma

Chi ha fondato Roma? Secondo l’Eneide di Virgilio, è stato Enea, che assecondando il volere del Fato, fugge da Troia in fiamme e dopo un lungo viaggio raggiunge il Lazio, dando origine alla stirpe romana.

Fondendo le molteplici versioni del mito della creazione di Roma (il mito di Enea e di Romolo e Remo in primis) Virgilio compone il poema epico tra il 29 e il 19 a.C., nella mitica età dell’oro, su incarico di Augusto, per celebrare Enea, figlio del mortale Anchise e della dea  Venere, come progenitore della Gens Iulia e di Romolo, mitico fondatore di Roma, ed esaltare la missione romana di giustizia e di pace.

Eneide: nel Regno dei morti

Nel VI canto dell’Eneide, Virgilio infatti scrive:

Ora volgi qui il tuo sguardo: osserva questa gente, i tuoi Romani. Qui c’è Cesare e tutta la stirpe di Iulo, che verrà al mondo sotto la volta del cielo. Ecco l’uomo, ecco colui che più volte ti senti promettere – Cesare Augusto, stirpe del dio – che di nuovo nel Lazio porterà l’età dell’oro, nei campi un tempo governati da Saturno. Virgilio, Eneide, VI, v.v. 788 – 794 (29-19 a. C.)

Enea fugge da Troia in fiamme, con il padre Anchise e il figlio Ascanio (o Iulo) e parte con una flotta di navi dirigendosi verso le coste laziali per assecondare il volere del Fato e fondare una nuova città per i troiani, nonostante il dissenso di Giunone.

Così, dopo sette anni di peregrinazioni, quando la flotta di Enea giunge al largo della Sicilia, Giunone con l’aiuto di Eolo re dei venti scatena una tempesta facendo naufragare l’eroe e i suoi compagni che grazie all’intervento di Nettuno, riescono ad approdare sulle coste africane. Qui verranno accolti dalla regina di Cartagine, Didone, che si innamora di lui. L’eroe ricambia il sentimento sincero della regina, ma Mercurio inviato da Giove, spinge Enea a partire da Cartagine, ricordandogli quali glorie attendono lui e i suoi discendenti sulle sponde laziali. Enea a malincuore parte e Didone, disperata, si uccide trafiggendosi con una spada.

Dopo un’altra tempesta che lo fa approdare in Sicilia, l’eroe giunge finalmente sulla costa tirrenica, a Cuma, presso l’oracolo della Sibilla, che gli anticipa future sanguinose guerre. Guidato dalla sacerdotessa nel regno dei morti, Enea incontra le anime di Didone e di suo padre, morto durante il viaggio, che gli preannuncia la futura gloria di Roma.

A partire dal settimo libro inizia la seconda parte dell’Eneide che narra della guerra latina.

Chi ha fondato Roma?

Dal settimo al dodicesimo libro

Arrivato finalmente sulle sponde del fiume Tevere, Enea viene accolto benevolmente dal re Latino, che vedendo in lui lo sposo straniero profetizzato dalle divinità, gli concede in sposa sua figlia Lavinia. Ma ciò, con lo zampino di Giunone, scatena la gelosia del re dei Rutuli, Turno, al quale Latino aveva già promesso in sposa sua figlia; scoppia così la guerra tra i Rutuli e i Troiani.

Il dodicesimo libro si conclude con la sfida a duello tra Enea e Turno e la vittoria di Enea che, ucciso il suo antagonista, può sposare finalmente Lavinia. 

Immagine in evidenza per “Chi ha fondato Roma”: Wikipedia.  (Fuga di Enea da Troia (1598) opera di Federico Barocci (Roma, Galleria Borghese)

A proposito di Martina Coppola

Appassionata fin da piccola di arte e cultura; le ritiene tuttora essenziali per la sua formazione personale e professionale, oltre che l'unica strada percorribile per salvare la società dall'individualismo e dall'omologazione.

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