Twitter a pagamento in alcuni Paesi per sconfiggere i bot

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Il 18 ottobre 2023, X (il social network precedentemente noto come Twitter) ha introdotto un piano a pagamento in Nuova Zelanda e Filippine. La notizia di Twitter a pagamento in alcuni paesi per “sconfiggere” i Bot ha suscitato preoccupazione e polemiche tra gli utenti iscritti al social network.

Questa nuova strategia prevede che i nuovi utenti di questi paesi paghino una somma simbolica di 1 dollaro l’anno per poter pubblicare post e interagire con gli altri. Coloro che optano per la versione gratuita potranno solo leggere i contenuti e seguire altri account. L’iniziativa, denominata “Not a Bot“, mira a contrastare la diffusione di account automatizzata. In passato anche il 45° presidente degli Stati Uniti d’America ha espresso perplessità verso l’utilizzo di account bot sui principali social network.

Twitter a pagamento: il piano in abbonamento già disponibile per tutti

Un piano in abbonamento su Twitter X esiste già da circa un anno, facoltativo ma per alcuni tipi di account business o content creator “indispensabile”. Le funzionalità offerte dal piano “Premium” hanno suscitato diverse polemiche e critiche. Questo perché offrirebbe a pagamento feature che altri social hanno gratis. Al costo di 11€ circa, gli abbonati beneficiano di funzionalità come la capacità di modificare i post, una maggiore priorità nell’algoritmo della piattaforma per una visibilità amplificata, l’opportunità di scrivere post estesi fino a 25.000 caratteri e la possibilità di caricare video più lunghi e con maggiore qualità, oltre che un bollino di “profilo verificato“. Tuttavia, nonostante i vantaggi, l’adozione di questo modello a pagamento ha influenzato l’engagement degli utenti e il traffico sul sito, con una riduzione segnalata del 14% rispetto all’anno precedente con utenti “delusi” che si stanno spostando verso altre piattaforme, quali BlueSky (il nuovo social dai creatori originali di Twitter) e Threads, il nuovo social di microblogging di Mark Zuckerberg.

Twitter a pagamento: in arrivo nuovi piani in abbonamento

In risposta a queste dinamiche e ai cambiamenti nel panorama dei social media, Elon Musk ha annunciato l’introduzione di due nuovi piani di abbonamento premium. Il primo offrirà tutte le funzionalità di X Premium “classico” a un costo inferiore ma senza alcuna riduzione nella pubblicità, mentre il secondo piano, più costoso, eliminerà completamente le pubblicità. Questa seconda dinamica è stata scelta ad esempio su Youtube dove il piano premium prevede la possibilità di non vedere le pubblicità tra un video e l’altro, oltre che alcune feature esclusive, come il poter scaricare i video direttamente nell’App di Youtube e vederli (o meglio ascoltarli) a schermo spento. Fornire una versione di Twitter a pagamento, perlomeno volontariamente, non sarebbe il primo modello di business di questo tipo, dunque, con Youtube e recentemente Meta che hanno preceduto e seguito la scelta di Elon Musk.

Questa mossa rappresenta un cambiamento significativo nella struttura di Twitter, ora chiamato X, che fino ad ora è stato gratuito per gli utenti. 1 dollaro l’anno per evitare la creazione di account bot, abbonamenti per migliorare l’esperienza, il posizionamento e avere feature che dovrebbero essere gratuite, creano non pochi dubbi negli utenti fedeli della piattaforma, che alla stregua delle fughe di cervelli, minacciano di migrare e mettere radici presso altri social. 

Una piattaforma in evoluzione

Nonostante le controversie, il piano di X per diventare una “super-app” continua. Con la diminuzione delle entrate pubblicitarie, la direzione sta cercando nuovi modelli di monetizzazione, tra cui servizi di pagamento integrati e abbonamenti premium. Tuttavia, l’efficacia di tali strategie rimane da vedere, poiché l’introduzione di un modello di Twitter a pagamento potrebbe, come detto, allontanare molti utenti.

Immagine copyright free creata con Midjourney

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