Dire che siano sconosciute sarebbe una menzogna, ma spesso e volentieri è bene ricordarle in maniera eclatante. Il franchise de “Le Tartarughe Ninja” o meglio ancora delle “Teenage Mutant Ninja Turtles” rimane uno dei più indiscussi di sempre. Per merito delle direzioni che sono state intraprese dal 1984 ad oggi, le famose tartarughe mutanti riescono a farsi conoscere in più settori dell’industria; dai fumetti ai giocattoli, dai film ai videogiochi.
Come molti (non) sanno, il brand delle Tartarughe Ninja nasce negli anni ’80, dall’idea di due aspiranti fumettisti, Kevin Eastman e Peter Laird, che cercarono di parodiare le storie popolari dei fumetti del tempo, creando personaggi opposti al “solito eroe”. Il gruppo delle quattro tartarughe mutanti, grazie al successo ottenuto dai primi volumi pubblicati dal piccolo studio autofinanziato Mirage Studios, diventa realtà e dopo aver portato i primi guadagni si decise di espandere gli orizzonti di questa storia oltre il mondo dei fumetti.
Questo movimento da parte dei due fumettisti rappresentò la grande svolta del franchise e le modifiche ai suoi personaggi; un esempio lampante da citare è senza ombra di dubbio la scelta di voler assegnare ad ogni tartaruga un colore e un carattere rappresentativo. Dal 1984 ad oggi sono stati concepiti fumetti, giocattoli, film, cartoni e videogiochi in grandissima quantità, portando il franchise delle Tartarughe Ninja a diventare uno dei più conosciuti al mondo. Toccando specialmente l’ambito videoludico, possiamo dire che le avventure di Leonardo, Donatello, Raffaello e Michelangelo siano state raccontate in decine e decine di videogiochi dedicati, senza escludere i porting su varie piattaforme. Nonostante sia un compito molto arduo, oggi parleremo di quattro giochi delle Tartarughe Ninja da recuperare assolutamente.
Giochi delle Tartarughe Ninja: TMNT (2007)
Il titolo in questione è stato sviluppato da Ubisoft Montreal per Game Boy Advance. Si tratta di un brawler a scorrimento laterale, apprezzato per il suo gameplay frenetico e grafica, seppur in 2D, molto accattivante. TMNT è stato uno dei primi giochi del franchise a fare riferimento alla trama di un prodotto cinematografico, in particolare al film del 2007, avente il medesimo titolo. Seppur non abbia una grande varietà nei livelli e una grafica moderna in 3D, il titolo offre altre chicche particolari che lo piazzano tra i titoli da recuperare. Esso offre un doppiaggio italiano molto curato, una difficoltà dei livelli avvincente e la possibilità di salire di livello aumentando le statistiche di ogni tartaruga. Ad oggi non si parla molto di questo videogioco, dato il grande numero di titoli della serie; lo si potrebbe definire un piccolo gioiellino di nicchia che regala ai giocatori un’esperienza di sfida in un mondo, per alcuni, molto semplice.
TMNT: The Cowabunga Collection (2022)
Sviluppata da Digital Eclipse, La Cowabunga Collection è una raccolta di 13 classici curati da Konami tra il 1989 e il 1994. La compilation comprende la versione occidentale/giapponese di alcuni titoli della serie e la modalità online . Tra i giochi proposti, sono inclusi titoli per NES e Super NES, Game Boy, Arcade e Sega Genesis, offrendo al giocatore un tuffo nel passato delle quattro tartarughe mutanti; in particolare, è stata creata un’apposita stanza di gioco per mostrare, ai giocatori più o meno interessati, la storia del franchise, i primi fumetti pubblicati, le confezioni dei giochi passati e non solo, rendendo questo titolo una vera e propria enciclopedia interattiva. La Cowabunga collection apre dunque le porte agli amanti dei picchiaduro, dei beat’em up e dei platform che vogliono vivere o rivivere in compagnia o meno le avventure delle Tartarughe ninja in stile retrò.
Tartarughe Ninja: la vendetta di Shredder (2022)
Grande omaggio al titolo arcade del 1991, ”Turtles in Time”, TMNT: Shredder’s Revenge” riporta la formula del brawler a scorrimento laterale in chiave moderna. Ritenuto tra i migliori giochi della serie, il titolo in questione offre un’esperienza divertente e avvincente per merito dei suoi migliori attributi. Tribute Games mostra le sfrenate avventure delle Tartarughe ninja in stile pixel art, per dare un tocco dei buoni vecchi tempi, e colonne sonore adatte ad ogni singolo scenario di gioco. Dal punto di vista delle modalità potremo scegliere tra due opzioni, Storia e Arcade; la prima ripropone frenetici scontri divisi in 15 capitoli e diverse boss fight, mentre le seconda un’esperienza di gioco simile a quella di un cabinato arcade, senza salvataggi e con vite limitate. Entrambe le modalità possono essere intraprese in single player o, in alternativa, con un massimo di quattro giocatori in locale e sei online. Ognuno dei vari personaggi presenta abilità che si diversificano a seconda dello stile di gioco del giocatore e, nel caso della modalità storia, potranno essere affrontate svariate missioni secondarie. Il gioco si dimostra divertente specialmente se giocato in compagnia ma spesso ripetitivo per alcune battaglie.
TMNT: Splintered Fate (2023)
Nonostante le tante critiche inerenti alla grande somiglianza con il gioco Hades, TMNT: il destino di Splinter dimostra che le carismatiche testuggini mutanti riescono a fare breccia nei videogiocatori anche nel genere roguelike. Oltre alla narrazione ben bilanciata e gli scenari d’azione che offrono sfide interessanti anche per i giocatori più accaniti, il gioco garantisce altrettanto divertimento grazie alla modalità co-op, che consente a ben quattro giocatori di affrontare i più temibili nemici delle Tartarughe Ninja. Come qualsiasi roguelike che si rispetti, il destino di Splinter non si fa concludere facilmente per la sua difficoltà, tuttavia, con il susseguirsi di molteplici tentativi, il giocatore ha la possibilità di potenziare il proprio personaggio come meglio crede, rendendo le battaglie ancora più interessanti. Il gioco di casa Super Evil Megacorp riesce a sopravvivere in un genere dominato da altri titoli come Hades grazie alla formula del multiplayer che, come in altri giochi delle Tartarughe Ninja, si dimostra essere vincente per nutrire un franchise ancora oggi tanto acclamato e riconosciuto.
I giochi delle Tartarughe Ninja rappresentano, come le serie animate, l’evoluzione di un franchise che con il passare degli anni è riuscito a stare al passo con i tempi. I quattro mutanti non sono dei semplici personaggi creati negli anni 80, ma dei veri e propri quadri che di anno in anno si mostrano al pubblico in chiavi diverse mantenendo strato sotto strato la stessa vernice di origine.
Fonti immagine in evidenza: copertina video Playstation, trailer di Youtube