Assassin’s Creed è una serie di videogiochi sviluppata da Ubisoft che ha conquistato milioni di fan per la sua trama coinvolgente, che permette di interagire con personaggi storici realmente esistiti. Il tema centrale è l’eterno conflitto tra la Confraternita degli Assassini e l’Ordine dei Templari. Ma quanto è storicamente attendibile questa secolare guerra? Analizziamo le origini e la realtà storica di questi due celebri ordini.
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La setta degli assassini: la storia dei nizariti
Gli Assassini storici erano una potente setta ismailita nizarita, una branca dell’Islam sciita, attiva in Persia e Siria tra l’XI e il XIII secolo. Come attestato da fonti autorevoli quali l’Enciclopedia Treccani, il loro nome deriva probabilmente dall’arabo Ḥashīshiyyīn. L’etimologia è incerta: sebbene Marco Polo abbia diffuso la leggenda secondo cui facessero uso di hashish, gli storici moderni ritengono più probabile che il termine fosse un dispregiativo usato dai loro nemici. Il loro metodo distintivo era l’omicidio politico mirato, eseguito da fedeli (fidā’ī) addestrati al travestimento e all’infiltrazione. Guidati dal fondatore Ḥasan-i Ṣabbāḥ, stabilirono la loro roccaforte nella imprendibile fortezza di Alamut, in Persia.
L’ordine dei templari: i monaci guerrieri
L’Ordine dei Templari, o Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone, nacque in Terrasanta intorno al 1119, dopo la Prima Crociata. Fondato da Ugo di Payns e altri cavalieri, il suo scopo originario era proteggere i pellegrini cristiani lungo le strade pericolose verso Gerusalemme. Come descritto da fonti accademiche quali l’Enciclopedia Treccani, erano un’organizzazione militare e monastica, i cui membri facevano voto di povertà, castità e obbedienza. Il loro nome derivava dal fatto che la loro prima sede si trovava in un’ala del palazzo reale di Gerusalemme, costruita sopra le rovine del Tempio di Salomone. L’ordine ricevette il riconoscimento ufficiale dalla Chiesa nel 1129 durante il Concilio di Troyes, acquisendo enormi ricchezze e potere nei secoli successivi.
Il conflitto tra assassini e templari: realtà vs. finzione
La narrazione di Assassin’s Creed è una rivisitazione drammatica e romanzata della realtà. Sebbene i due ordini fossero contemporanei e attivi nelle stesse aree geografiche durante le Crociate, non esistono prove storiche di un conflitto secolare e ideologico tra loro.
Aspetto a confronto | Realtà storica vs. finzione in Assassin’s Creed |
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Obiettivo degli assassini | Realtà: difendere gli interessi politico-religiosi della loro setta ismailita. Finzione: lottare per il libero arbitrio dell’umanità. |
Obiettivo dei templari | Realtà: proteggere i pellegrini cristiani in Terrasanta e difendere gli stati crociati. Finzione: ottenere il controllo totale sull’umanità. |
Il conflitto | Realtà: nessuna prova di un conflitto sistematico; ebbero scontri ma anche alleanze di convenienza. Finzione: una guerra segreta e millenaria che prosegue fino ai giorni nostri. |
Fine degli ordini | Realtà: gli assassini sconfitti dai mongoli (XIII sec.); i templari sciolti dal Papa (1312). Finzione: entrambi sono sopravvissuti in segreto e continuano a combattersi. |
Nella realtà, le interazioni tra Assassini e Templari furono complesse e dettate dalla pragmatica politica del tempo, includendo occasionali scontri ma anche tregue e alleanze tattiche. La fine dei due ordini fu altrettanto distinta: l’Ordine degli Assassini declinò a metà del XIII secolo, quando i Mongoli distrussero la fortezza di Alamut. L’Ordine dei Templari fu invece soppresso nel 1312 per volontà del re di Francia Filippo il Bello, che, desideroso di impossessarsi delle loro immense ricchezze, li accusò di eresia e li perseguitò. La loro storia ha alimentato miti e leggende, ispirando capolavori di finzione come la serie Ubisoft.
In evidenza: copertina di Assassin’s Creed Revelation, Usa Today’s FTW
Articolo aggiornato il: 23/09/2025