Da oltre mezzo secolo, il mondo videoludico ci regala esperienze di ogni tipo, tra immagini che segnano queste esperienze, o la loro musica, o la loro difficoltà. Un lato di queste esperienze che non sempre riceve il giusto merito è quello del sound design, ossia quella parte dello sviluppo di un videogioco che riguarda i suoni, escludendo ovviamente la colonna sonora. Vi presentiamo quindi alcuni videogiochi e la funzione che alcuni suoni svolgono nel titolo in questione.
Le funzioni del sound design nei videogiochi: Super Mario Bros
Da circa 40 anni, la serie di Mario è riconosciuta tra una delle più famose non tanto per quanto riguardi vendite o vera e propria popolarità, quanto per l’immediata correlazione al concetto di videogioco. Una funzione che svolgono i suoni è avvertire il giocatore di aver svolto correttamente un compito, in Super Mario questo è saltare, ad ogni input del pulsante per saltare, in ogni capitolo sin dall’85, un suono ci avverte che abbiamo svolto correttamente questa azione, oltre ovviamente a vederla sullo schermo. Un’altra funzione invece è quella di darci soddisfazione quando veniamo premiati, raccogliendo ad esempio una moneta o un power-up, e parte del piacere dell’ottenere quel premio è il suono di quando lo prendiamo, che ogni volta ci dà quel piccolo stimolo per cercare di venir premiati di nuovo e quindi avanzare fino al prossimo obiettivo. Questi suoni sono talmente tanto iconici da venire utilizzati ora nei parchi a tema di Nintendo.
Questi sono probabilmente due degli usi più importanti dei suoni nei videogiochi quindi: segnalare un input avvenuto con successo e il ricevimento di un oggetto o premio.
Metal Gear Solid
Ovviamente, se c’è un suono che segnala l’aver fatto qualcosa correttamente, ci deve anche essere un suono che segnala l’aver fatto qualcosa di sbagliato, come ad esempio venire scoperti quando ci si aggira di soppiatto. La saga di Metal Gear sin dall’87 si basano sul muoversi in basi nemiche senza essere scoperti, ma fu il capitolo del ’98 a introdurre il suono a cui la serie farà riferimento da lì in poi quando allerteremo le guardie. È un suono improvviso, che manda noi, così come i soldati, in allarme, alla ricerca di un luogo sicuro prima di poter proseguire.
Far comprendere al videogiocatore di aver sbagliato qualcosa è altrettanto importante quanto il raggiungere l’obiettivo, rendendo difatti questi suoni importanti quanto quelli che ci premiano.
Le funzioni del sound design nei videogiochi: Outer Wilds
L’ultima categoria di suoni è quella che crea atmosfera, questo è probabilmente il videogioco perfetto per discuterne. Per quanto in molti videogiochi, tra cui anche questo, l’atmosfera viene data da suoni ambientali, il suono che ci seguirà per tutto Outer Wilds, che segnerà l’intera esperienza nello spazio, dove trascorreremo la maggior parte del tempo, è prodotto dal protagonista: il respiro. In questa avventura in prima persona molto spesso ci ritroveremo in totale silenzio, a vagare in pianeti privi di ossigeno o nel vuoto dello spazio, e in quel silenzio sentiremo solo il nostro respiro. L’intera esplorazione è fatta totalmente in solitaria, poche saranno le volte in cui saremo in compagnia di qualcuno, rendendo quei momenti molto più speciali per il giocatore. Anche la colonna sonora è momentanea, si tornerà sempre al silenzio e al respiro.
Questi esempi dimostrano che gli effetti sonori non sono solo un abbellimento aggiuntivo, ma sono una parte fondamentale dell’esperienza videoludica, che la rende unica, ci riportano indietro e ci portano a voltarci quando li sentiamo lontani dalla console.
Fonte immagine: Stockvault