Anton Pavlovič Čechov (1860-1904) è stato uno tra i maggiori letterati russi, figura fondamentale sia per la letteratura russa che per la drammaturgia mondiale. A differenza di contemporanei come Tolstoj o Dostoevskij, Čechov non è uno “scrittore-profeta”. La sua poetica, come sottolineato da critici e studiosi sull’enciclopedia Treccani, si basa su un’osservazione quasi clinica della realtà. Con l’occhio del medico (la sua professione principale), mette a fuoco il caso singolo, descrivendo la vita quotidiana senza giudicare. Inizia come umorista, ma col tempo i suoi racconti toccano con profondità temi universali. Oggi, anniversario della sua morte, proponiamo 5 racconti di Anton Čechov da non perdere.
Indice dei contenuti
Racconto | Tema centrale |
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La steppa | Il viaggio di formazione e il distacco malinconico dalle proprie origini. |
Una storia noiosa | L’incomunicabilità e la disillusione della vecchiaia. |
Il duello | La critica all’intellettuale inconcludente e la possibilità di redenzione. |
La signora col cagnolino | L’amore adultero che rivela il vuoto di una vita convenzionale. |
Il reparto n. 6 | La follia della società e l’indifferenza umana di fronte alla sofferenza. |
1. La steppa (1888)
Il primo dei 5 racconti di Anton Čechov da non perdere è La steppa. La trama è semplice: è il viaggio del piccolo Egoruška che lascia casa per andare a studiare. Questo racconto è un capolavoro per due motivi: il tema universale dell’abbandono delle proprie radici per costruirsi un futuro, e la magistrale rappresentazione della natura, che con i suoi colori e suoni rispecchia le emozioni del bambino.
2. Una storia noiosa (1889)
Il secondo tra i 5 racconti di Anton Čechov da leggere è Una storia noiosa. Viene narrata la storia di un anziano e illustre professore universitario, ormai disilluso, che si rende conto di non riuscire più a comunicare con nessuno: né con la moglie, né con la figlia, né con i suoi studenti. È un ritratto amaro e potente del tema dell’incomunicabilità.
3. Il duello (1891)
Qui viene affrontato il tema dell’intellettuale inconcludente. Il protagonista, Laevskij, vive nel Caucaso con una donna sottratta al marito, passando le giornate a lamentarsi e a parlare di alti ideali. È disprezzato dallo zoologo Von Koren, un uomo di scienza che lo considera un parassita sociale. Sarà proprio un duello con Von Koren a costringere Laevskij a confrontarsi con le menzogne della sua vita e a cercare la redenzione.
4. La signora col cagnolino (1899)
Considerato uno dei più grandi racconti mai scritti, narra di Dmitrij Gurov, un uomo sposato e cinico seduttore seriale in vacanza a Jalta. Qui ha una relazione con una giovane donna, anche lei sposata. Quella che doveva essere l’ennesima avventura superficiale si trasforma in un sentimento profondo, quasi amore, che rivela a entrambi il vuoto delle loro vite. È una storia struggente su un amore impossibile che condanna i due a una vita di segreti e sofferenza.
5. Il reparto n. 6 (1892)
L’ultimo dei 5 racconti di Anton Čechov qui elencati è Il reparto n. 6. È una potente allegoria della società russa dell’epoca. Ambientato in un fatiscente reparto psichiatrico di un ospedale di provincia, il racconto descrive la rassegnata apatia del dottor Ragin, che inizia a trovare più stimolanti le conversazioni con un paziente “pazzo” che con i suoi colleghi “sani”. La sua apertura mentale lo porterà a essere considerato lui stesso pazzo e a essere internato nello stesso reparto, mostrando come una società malata finisca per risucchiare anche le persone sane.
Fonte immagine: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 10/09/2025