Antonio Manzini e L’amore ai tempi del Covid-19

Antonio Manzini

Antonio Manzini omaggia i lettori: L’amore ai tempi del Covid-19, il suo nuovo racconto, è scaricabile gratis

In questo periodo difficile e delicato per tutti è nata l’iniziativa “Solidarietà digitale”, promossa dal Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, con supporto tecnico dell’Agenzia per l’Italia Digitale, per ridurre l’impatto sociale ed economico del Coronavirus grazie a soluzioni e servizi innovativi. Le iniziative, i servizi e le soluzioni disponibili hanno il comune obiettivo di migliorare la vita delle persone che in questo momento si vedono costrette a cambiare le loro abitudini. Tra i servizi messi a disposizione c’è anche quello che permette di leggere gratuitamente un giornale o un libro sul proprio smartphone o tablet.

Tante sono state le case editrici ad aderire all’iniziativa dando la possibilità ai lettori di scaricare ebook gratuiti dai propri siti. C’è poi chi, come lo scrittore, attore, sceneggiatore e regista Antonio Manzini ha deciso di regalare il suo ultimo racconto inedito, “L’amore ai tempi del Covid-19″, con protagonista il vicequestore Rocco Schiavone – personaggio da lui inventato e interpretato in tv dall’attore Marco Giallini – a sostegno dell’Ospedale Spallanzani di Roma. Scaricando gratuitamente il breve racconto (in totale sono 32 pagine) dal sito dell’editore Sellerio, casa editrice di Antonio Manzini, sarà infatti possibile anche contribuire con una donazione libera ad una raccolta fondi per lo Spallanzani di Roma. Questo l’indirizzo per donare: https://donazioni.inmi.it/.

A poche settimane dall’uscita di “Ah l’amore l’amore”, l’ultimo romanzo che vede protagonista Rocco Schiavone, Manzini, costretto a casa come milioni di italiani, ha voluto rilasciare una nuova storia del vicequestore, al lavoro nei giorni di piena emergenza Coronavirus.

L’amore ai tempi del Covid-19: la trama

In un’Aosta blindata, come il resto d’Italia, ferma a causa del Covid-19, il vicequestore Rocco Schiavone è costretto, suo malgrado, ad uscire per occuparsi del caso di un uomo, il parrucchiere Manlio Sperduti, trovato morto nella vasca da bagno della sua abitazione, un appartamento di 80 metri quadrati che divideva con la moglie, i figli, i genitori di lei e il fratello della donna, un trentenne nullafacente.

L’amore, e  più in generale i rapporti umani, già complicati di per sé, possono essere messi a dura prova dalla coabitazione in un periodo di reclusione forzata. Questo lo sa bene anche Rocco Schiavone che è grato al suo lavoro che gli permette di uscire nonostante le disposizioni del Governo.

«Rocco Schiavone era un poliziotto, lui in casa non poteva rinchiudersi. E ringraziò il cielo, perché era impossibile dividere 24 ore al giorno una ottantina di metri quadrati con Gabriele e Cecilia».

Il vicequestore trasteverino è un personaggio notoriamente burbero e scarsamente propenso alla filantropia, malgrado ciò, in questa nuova indagine emerge un suo lato più “umano”. Schiavone riesce, anche grazie al caso che sta seguendo, a scorgere il lato positivo in questa situazione di emergenza sanitaria che ha comportato l’isolamento domiciliare, e restituisce ai lettori un’immagine di speranza:

«Quei giorni maledetti e surreali finirono e lasciarono agli italiani qualche eredità. Orrendi lutti, dolore e lacrime, ma anche abitudini apprezzabili per chi ebbe la fortuna di sopravvivergli». Soprattutto, «si imparò a convivere coi propri familiari, mogli, mariti, compagni, compagne, figli, zii, nonni suoceri e generi, smussando un po’ il proprio egoismo e contando fino a 10, nel migliore dei casi».

La routine casalinga di Rocco Schiavone migliora con Cecilia che gli prepara buoni manicaretti e Gabriele che approfittando della clausura inizia ad appassionarsi alla Letteratura; e con Lupa, il suo cane, che costituisce anche l’unica ragione per violare la segregazione.

Antonio Manzini: l’amore vince su tutto

L’obiettivo del breve ma incisivo racconto di Antonio Manzini è quello di regalare un sorriso ai lettori in questo periodo complicato, ma anche ricordare che l’indifferenza uccide e solo l’amore permette di uscire dall’isolamento e dalla solitudine in cui può sprofondare l’essere umano, non solo in tempi di epidemia. Il racconto dell’autore romano è dunque, se vogliamo, un invito ad approfittare di questo periodo di clausura per riflettere, per rivalutare l’importanza delle piccole cose e rivedere le nostre priorità, ma soprattutto un invito a non dare per scontati i legami familiari e d’amore.

Una lettura rapida, che strappa un sorriso e al contempo fa meditare. Non ci resta che consigliarla.

A proposito di Antonella Sica

Napoletana, laureata in Comunicazione pubblica, sociale e politica alla Federico II. Giornalista pubblicista; appassionata di musica, sport, attualità, comunicazione. Ama scrivere, fotografare, creare lavorando all'uncinetto e a punto croce. Realizza bijoux a crochet utilizzando anche materiale di riciclo.

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