Cara Rose Gold di Stephanie Wrobel I Recensione

Cara Rose Gold

Recensione di “Cara Rose Gold”, un thriller psicologico inquietante e pieno di suspense, edito da Fazi editore.

Stephanie Wrobel è cresciuta a Chicago, ma vive nel Regno Unito con il marito e il cane Moose Barkwinkle. Ha conseguito un MFA presso l’Emerson College e ha pubblicato alcuni racconti su Bellevue Literary Review. Prima di dedicarsi alla narrativa, ha lavorato come copywriter creativa presso varie agenzie pubblicitarie. Nel 2021 pubblica per Fazi editore il romanzo di debutto Cara Rose Gold, tradotto da Donatella Rizzati. 

Cara Rose Gold, trama del romanzo

Tu non amerai mai tua madre quanto lei quanto lei ha amato te.  Lei ha creato ricordi di te da quando eri un seme di papavero nella sua pancia. Tu non cominci ad avere ricordi finché non arrivi a tre, quattro, cinque anni. Lei è partita in vantaggio. Lei ti conosce persino da prima che tu esistessi. Come potremmo competere con tutto questo? Non possiamo. Abbiamo accettato che le nostre madri brandiscano il loro amore su di noi, lasciamo che lo sfoggino a destra e sinistra, come un ninnolo di carne, perché il loro amore è stato superiore al nostro.

Stephanie Wrobel ordisce la trama del suo thriller sul rapporto madre-figlia, esplorando i lati oscuri di questo legame attraverso la lente di un disturbo inquietante: la sindrome di Munchausen per procura. Si tratta di una condizione psichiatrica che prende il nome dall’omonimo barone tedesco vissuto nel XVIII secolo, famoso per la sua spasmodica tendenza a raccontare gesta inventate e inverosimili con il solo scopo di attirare l’attenzione.

Non è solo una malattia mentale in cui un genitore o un’altra persona che si prende cura del bambino simula o provoca una malattia nel bambino, ma costituisce una forma di abuso perseguibile per legge. Per fare della sua vittima un malato più o meno reale e mettersi al centro dell’attenzione, l’individuo con la sindrome adotta alcuni comportamenti tipici che sono: enfatizzare un banale malessere, manipolare i risultati di un test di laboratorio della vittima, con l’intento di far credere che sia in atto una certa malattia, ridurre la quantità di cibo fornito alla vittima con l’intento di farle perdere peso e indurre uno stato di malnutrizione, intossicarla mediante ripetute somministrazioni segrete di farmaci o sostanze nocive per la salute dell’organismo umano.

Il romanzo ruota attorno ai due personaggi principali, Patty Watts e sua figlia Rose Gold, in un racconto avvicendato in prima persona di ciascuna di loro, alternando il presente(Patty) al flashback di Rose Gold. Abitano nella cittadina inventata di Deadwick, Illinois, nel nord degli Stati Uniti, in una comunità prevalentemente agricola, con piccoli centri e chilometri di campi di granturco. Null’altro a spezzare la monotonia del paesaggio. Non ci sono punti di aggregazione né per i giovani né per gli adulti. Deadwick è un paese vecchio, ci sono pochi bambini; non c’è speranza, né vivacità o ambizione che anima la popolazione.

Fin da bambina Rose Gold credeva di essere gravemente malata. La testa rasata a zero, il sondino nasogastrico, la sedia a rotelle, il suo peso che non aumenta, tutto testimoniava il suo non essere mai stata una persona sana. Eppure nessuna diagnosi portava ad una vera risoluzione. Crescendo Rose Gold fa una scoperta macabra e atroce; non è malata e non lo è mai stata. Dietro ai disturbi di cui ha sofferto c’è sempre stata Patty, che ha convinto la figlia, i medici e i vicini dell’esistenza di una malattia solo immaginaria.

Il romanzo inizia quando, anni dopo essere stata condannata dopo un processo, Patty ha finito di scontare una pena detentiva per aver abusato di sua figlia. Rose Gold è cresciuta, ed è diventata madre e sta per ricongiungersi con la donna che le ha rovinato l’infanzia. Infatti, dopo essere stata il testimone chiave nel processo contro la madre, verso la fine della sua detenzione, mette in atto un tentativo di riconciliazione, e quando la madre esce di prigione, decide di ospitarla a casa sua.

Ma si capisce subito che non tutto è come sembra. Le due donne estremamente sospettose l’una dell’altra, mentre cercano di riparare la loro contorta e tossica relazione, danno vita ad una sorta di gioco del gatto e del topo in cui vittima e carnefice si scambiano continuamente il ruolo.

Patty e Rose Gold sono due personaggi scomodi e spaventosi. Entrambe hanno alle spalle un’infanzia oscurata dalle violenze subite. Sono due donne che faticano a fare i conti con l’amore; lo desiderano, fin quasi allo spasimo, ma nessuna delle due è capace di cercarlo nella giusta forma. Patty ambisce a trasformare la figlia in un’appendice del suo corpo, incapace di vivere autonomamente. E per questo vuole sentirsi lodata e apprezzata da chi la circonda. Dal suo punto di vista è una martire.

Rose Gold invece deve fare i conti con un mondo che è andato in pezzi. La persona di cui più si fidava l’ha isolata e resa diversa. Come si può ricostruire una vita normale su queste basi ? Rose però è fiduciosa. Era la madre ad essere la mela marcia, ma nel cesto ci sono molti altri frutti che appaiono squisiti. Le apparenze però possono ingannare e la vita le riserverà ancora una volta delle brutte sorprese. Ma Rose Gold non è più una bambina indifesa e ingenua. È capace di salvare se stessa e non è più disposta a subire altri soprusi. È una donna pronta a riversare ogni sua forza nella vendetta, da servire gelida per risultare quanto più indigesta possibile. 

Immagine di copertina: Fazi Editore

A proposito di Benedetta Russo

Napoletana, classe 96, studentessa di Lettere Moderne. Cresciuta a pane e libri, amante della letteratura e dell'arte a 360°, cinefila a tempo pieno.

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