Carmine Rossi, giornalista sportivo per Gianluca Di Marzio e Sky Sport, racconta la genesi del suo romanzo di esordio Capelli rossi
Capelli rossi è il primo romanzo di Carmine Rossi, un giovane giornalista, classe 1991 e laureato in Scienze politiche presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, il quale si occupa di articoli, interviste e commenti dedicati al mondo del calcio sia per la testata di Gianluca Di Marzio che per Sky Sport dal 2022.
Capelli rossi è stato pubblicato a novembre dalla casa editrice Graus Edizioni, la quale, nella descrizione del volume sul proprio sito web, sostiene che possa essere apprezzato facilmente da un pubblico di “giovani adulti interessati a vicende introspettive che affrontano tematiche molto forti”. Inoltre, l’autore ha avuto l’occasione di presentare al pubblico la sua opera domenica 17 novembre presso l’Auditorium di San Vitaliano, in provincia di Napoli, assieme alla collega di Sportitalia Giada Giacalone.
Nella seguente intervista Carmine Rossi ha illustrato la genesi della sua opera e i temi trattati, per poi offrire diversi consigli di scrittura a tutti coloro che vorrebbero cimentarsi nella stesura di un romanzo.
L’autore racconta la genesi e la trama del suo primo romanzo, il quale è stato pubblicato da Graus Edizioni
Iniziamo questa intervista con le seguenti domande: qual è stata la genesi della trama di Capelli rossi e cosa racconti tra le pagine del tuo romanzo?
Capelli rossi è la storia vera di una donna con un passato e un presente difficile. Un racconto rude, a volte crudo, entrando nella parte più intima dell’anima di una persona. La donna dai capelli rossi trova nell’autore due orecchie pronte ad ascoltarla: si mette a nudo descrivendo le esperienze di una vita fatta di sesso e denaro.
L’uomo e la donna protagonisti di Capelli rossi si incontrano per caso e il protagonista maschile sfrutta l’incontro con questa sconosciuta come occasione di esprimersi liberamente raccontandole la sua storia. La necessità di dialogare e di vedersi potrebbe farci riflettere su una società sempre più presa dal mondo virtuale e dei social network?
Oggi come oggi la parola vis a vis è quasi scomparsa. Si parla sui social, il cellulare occupa la maggior parte del nostro tempo e il contatto diretto è scomparso quasi del tutto. Parlare, raccontarsi con qualcuno è diventata quasi una “moda” in disuso.
Per la stesura di Capelli rossi hai scelto dei modelli letterari a cui fare riferimento oppure hai preferito procedere in modo autonomo non rifacendoti a nessuno?
Pur avendo diversi scrittori che annovero alla voce “preferiti”, ho scelto di discostarmi da “modelli preimpostati” cercando di dare qualcosa di mio nella scrittura.
C’è la possibilità, in futuro, di vedere nelle librerie un romanzo sportivo scritto da Carmine Rossi?
Dal momento che Capelli rossi è il tuo primo romanzo e sei un giornalista sportivo, vorrei chiederti se avessi intenzione di scrivere un libro dedicato ad una disciplina oppure a qualche famoso calciatore, cestista o campione olimpico. In tal caso cosa sceglieresti di scrivere e come ti approcceresti alla scrittura? Preferiresti la forma del saggio oppure quella del romanzo?
Nella vita mai dire mai, quindi non so se in futuro scriverò di un grande campione per via del lavoro che faccio. Se dovesse succedere, sarei pronto a mettermi ulteriormente alla prova. Come forza scritta mi sento più vicino allo stile romanzesco, nel quale è fondamentale descrivere tutto alla perfezione ed entrare nei dettagli.
I consigli del giornalista per tutti coloro che vorrebbero cimentarsi nella scrittura di un romanzo
Infine, quale consiglio daresti a qualcuno (o qualcuna) che vorrebbe cimentarsi nella realizzazione del suo primo romanzo?
Tranquillità interiore e desiderio di portare al termine un lavoro letterario sono cose fondamentali per la stesura di un libro. Consiglio di isolarsi da tutto e da tutti, concentrarsi su quello che si sta facendo e rileggere costantemente ciò che si è scritto perché migliorare quello che si sta facendo aiuta a rendere il proprio manoscritto ancora più interiore.
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Fonte immagine di copertina: si ringrazia Carmine Rossi per la fotografia