Come la Mondadori ha conquistato Frattamaggiore

Frattamaggiore

Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per la cultura. Questo il pensiero che imperversa da giorni per le strade di Frattamaggiore per l’apertura del nuovo punto vendita Mondadori, il quale giunge come una novità inaspettata ma sicuramente piacevole per tutti gli amanti della lettura.

“Abbiamo iniziato dal nulla, con una piccola cartolibreria di 20 m quadri”, queste le parole di Daniele Onorato, proprietario e responsabile della nuova Mondadori sita in Frattamaggiore, in via Massimo Stanzione, numero 48.

La cartolibreria a cui lo stesso Daniele fa riferimento era la rinomata YUME, da sempre caposaldo per gli studenti di Frattamaggiore e dintorni, alla costante ricerca di manuali scolastici e cancelleria. Dopo anni di attività, Daniele ha deciso di investire in un progetto più ambizioso e ha dato avvio alle pratiche per poter ottenere il marchio Mondadori e creare un nuovo punto di riferimento per gli amanti della lettura. Il percorso è stato lungo e faticoso, senza contare una buona dose di preoccupazione per questo salto nel vuoto. Il timore era tanto, spiega Daniele, anche e soprattutto per la nuova generazione, molto distante dal mondo dei libri e legata ormai esclusivamente alle tecnologie emergenti, che li rendono sempre più estranei alla narrazione e alla scrittura.

L’idea della Mondadori a Frattamaggiore

Per Daniele, l’idea è nata osservando i suoi nipoti e spiega come nel vederli così lontani dalla cultura e dalle pagine dei manoscritti che hanno formato intere generazioni, abbia deciso di dare una svolta a questa situazione di stallo e cambiare qualcosa. Superato, quindi, lo scetticismo iniziale e i freni generati dalla paura di avere un basso riscontro nei giovani, Daniele ha deciso di investire in questo nuovo progetto e di dare spazio a una ristrutturazione e ampliamento del suo stabile per renderlo adatto a ospitare una libreria. Da cartolibreria di 20 m quadrati, il 1° settembre 2019, il bozzolo si è schiuso per dare luce a un punto Mondadori nuovo di zecca. Lo spazio, seppur piccolo, si è rivelato essere accogliente e ben organizzato, con il piano inferiore dedicato alla letteratura, musica e cinema e quello superiore con un soppalco di 40 metri quadri, adibito a reparto scolastico e cartoleria.

Tuttavia, non sarà così per sempre.

“Daniele è una persona molto ambiziosa” ha confermato Domenico Costanzo, responsabile della comunicazione mediale, spiegando come l’idea portante sarebbe quella di trasformare il soppalco in un vero e proprio salotto letterario. Al piano superiore sarà possibile, infatti, non solo consultare i libri prima di acquistarli, ma anche dar vita eventualmente a un circolo di discussione letteraria per coinvolgere i giovani in un mondo di carta fatto di storie, opinioni ed espressione. Senza contare la possibilità di ospitare eventi e presentazioni di autori, anche locali, che sono già entrati in contatto con il proprietario stesso. Daniele, infatti, sembra essere propenso a dare priorità all’aspetto culturale di questo progetto a Frattamaggiore, piuttosto che quello commerciale e ha intenzione di trasformare questa Mondadori in un vero e proprio luogo d’incontro per i giovani, così da permettere loro di riscoprire la bellezza della parola scritta, in un mondo ormai fagocitato dalla tecnologia.

Entrambi si sono detti molto soddisfatti dell’affluenza che l’inaugurazione del nuovo punto Mondadori ha generato. Le vendite sono iniziate sin da subito nella serata dell’inaugurazione, garantendo un boom di pubblicità a quest’attività, che ha visto affluire nell’ambiente molti giovani, entusiasti della novità.

E mentre la gente continuava ad affluire all’interno, guardandosi intorno e acquistando libri, c’è stata anche la possibilità di scambiare due chiacchiere con il presidente, il Dott. Francesco Montanaro e la vice presidente, Imma Pezzullo, in rappresentanza dell’Istituto di Studi Atellani. Entrambi hanno mostrato tutto il proprio supporto per questa iniziativa e si sono detti davvero eccitati per questa ventata d’aria fresca, in particolare e soprattutto per l’impatto che può esercitare sui giovani di Frattamaggiore e dintorni. La vice presidente ha spiegato come, ormai, il mondo della letteratura non sia da tempo legato all’ambiente commerciale, a causa dello sviluppo tecnologico e della possibilità di trovare in PDF un qualsiasi tipo di testo, evitando di acquistarne la versione cartacea. E ha continuato affermando come ormai l’acquisto di un libro sia legato all’opportunità di offrire e usufruire di un’esperienza, e di “comprare un’emozione con la possibilità di condividerla”, ha concluso amabilmente.

C’è effettivamente da dire che a causa o grazie a Internet – a seconda del punto di vista – ogni cosa oggigiorno è a portata di mano e facilmente reperibile. Pertanto, l’aspetto commerciale di un prodotto non può più essere legato esclusivamente alla vendita del prodotto stesso, ma alla possibilità di poter offrire altro, che sia un’esperienza o che sia condivisione. Il libro, in particolare, ha subito un brusco declino in primis con la possibilità di scaricare testi online e in secondo luogo, con l’invenzione del Kindle che ha spodestato il cartaceo per la quasi totalità. La diffusione di questo nuovo strumento tecnologico, infatti, ha ridotto in maniera drastica l’acquisto di libri sia in virtù di un minor costo, sia per l’incredibile vantaggio di avere più libri a portata di mano con un singolo strumento, senza considerare il minore impatto ambientale che il Kindle presenta rispetto al suo corrispettivo cartaceo. Insomma, totalmente detronizzato, il libro ha dovuto trovare una nuova funzione per continuare a vivere, passando dalla vendita di se stesso come semplice narratore di storie a veicolo di emozioni e sensazioni che non sarebbero riproducibili tramite uno schermo. Si è dovuto scavare e ritrovare ciò che una storia regalava secoli or sono, ovvero la condivisione del tempo intorno al fuoco, quando per trascorrere la notte incerta, i primi uomini narravano di potenti dei e di diluvi universali. Girovagare tra gli scaffali e ritrovarsi ai tempi di Lorenzo il Magnifico mentre declamava il “Trionfo di Bacco e Arianna” per la prima volta, circondato dalla sua corte; o annusarne le pagine, ebbri di un odore impossibile da imbottigliare ed essere catapultati nel “Sentiero dei nidi di ragno” di Calvino. L’idea, secondo la vice presidente Imma Pezzullo, non deve essere quella di vendere un libro, ma di vendere un luogo di incontro, dove i giovani non solo possono trovare uno spazio esclusivo per loro ma dove possono condividere la loro passione.

E noi non possiamo far altro che augurare un vivo in bocca al lupo a Daniele a al suo staff, con la speranza che questa nuova avventura lo porti lontano.

[Fonte immagine: Mondadoristore.it]

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