La Fazi Editore ripropone – nell’ambito della collana “Darkside” – Dark Harlem (traduzione di Pietro Meneghelli) di Rudolph Fisher, primo poliziesco scritto da uno scrittore afroamericano e uscito per la prima volta nel 1932.
Siamo ad Harlem, quartiere di Manhattan nella città di New York, che registra la presenza di molti afroamericani, e dove ha avuto luogo la “rinascita di Harlem”, movimento culturale che ha visto la nascita di produzioni artistiche musicali, in particolare del jazz. Siamo negli anni Venti del Novecento, quasi al termine della Jazz Age. Un medium afroamericano, Frimbo, molto conosciuto e apprezzato ad Harlem per le sue qualità di veggente, viene trovato ucciso mentre prevede il futuro di un cliente. Investigano sul caso il detective Perry Dart e il dottor Archer, chiamato in soccorso da Jenkins, l’ultimo cliente di Frimbo. Archer trova un fazzoletto nella gola del medium e viene trovata una mazza da baseball sporca del sangue di Frimbo, ferito alla testa. Il caso sembra facile, quasi tutti gli indizi cadono su Jenkins, ma poi subentrano nuovi elementi. Frimbo era odiato dalla malavita locale che in quegli anni era molto radicata ad Harlem, perché vinceva spesso alla loro lotteria clandestina, i cosiddetti “Numeri”. Molti sono i nemici di Frimbo e gli investigatori allungano la lista dei sospettati con la figura di Hicks, che vuole vendicare il fratello, secondo lui ucciso dalla maledizione che Frimbo gli aveva precedentemente lanciato. Mentre sono ad un passo dalla soluzione, scompare il corpo del medium.
Chi ha trafugato il cadavere? Cosa è accaduto? Il mistero è da ricercarsi nella personalità di Frimbo, un personaggio molto sui generis e con una personalità dalle mille sfaccettature, non a caso la vicenda si concluderà con un eclatante colpo di scena.
L’indagine è intervallata dai racconti esilaranti che riguardano alcuni dei sospettati, come Bubber, detective da quattro soldi che si occupa di mariti fedigrafi e di amori clandestini nonché compagno di merende di Jenkins, il principale sospettato.
Dark Harlem di Fazi Editore, un viaggio nella cultura afroamericana
Dark Harlem è un viaggio tra le strade del quartiere, in un’epoca dove trionfa la criminalità locale, tra sale da biliardo e scommesse truccate, ma si respira anche la cultura afroamericana, ancora troppo ingombrante per l’epoca pur se estremamente ricca, soprattutto dal punto di vista musicale. Il libro è ben scritto, usa un linguaggio umoristico ed è piacevole da leggere anche perché permette di conoscere Harlem, la cui storia viene raccontata proprio al termine del libro.
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