Sant Jordi, la festa dei libri e delle rose

Sant Jordi

Scopriamo insieme Sant Jordi, la festa dei libri e delle rose che si festeggia il 23 aprile e che è giunta anche qui da noi in Italia.

Ogni anno, in Catalogna, il 23 aprile si festeggia il Diada de Sant Jordi, la giornata di San Giorgio. Si tratta di una festa molto sentita dal popolo catalano di cui San Giorgio, che morì proprio il 23 aprile del 303 d.c., è considerato patrono e protettore.

In questa giornata le strade delle città si riempiono di coppie che si scambiano regali. I maschi regalano alla propria metà una rosa, mentre la donne un libro ai propri uomini.

Ma come è nata questa tradizione? E soprattutto, perché si donano proprio questi regali? Per trovare le risposte a queste domande dobbiamo raccontarvi la leggenda medievale di Sant Jordi.

Le origini della festa di Sant Jordi

Un tempo la città di Montblanc era ostaggio di un terribile drago, che aveva ridotto in miseria la popolazione saccheggiando il bestiame dei pastori e avvelenando l’aria con il suo respiro. Il re decise che ogni anno avrebbe scelto a sorte uno dei suoi sudditi e l’avrebbe offerto in sacrificio alla creatura, in modo da placarne l’ira. A questo sorteggio erano soggetti lo stesso re e sua figlia, la principessa.

Il destino volle che un giorno fosse proprio la principessa la vittima designata. La fanciulla si recò così presso la caverna del drago, ma poco prima di essere divorata venne salvata da un cavaliere in sella a un cavallo bianco che trafisse la creatura con una spada, uccidendola. Quel cavaliere era Sant Jordi.

Sempre la leggenda narra che dalla ferita del drago sgorgò un fiume di sangue, dal quale germogliò un roseto. Sant Jordi colse da questi una rosa rossa, offrendola in dono alla principessa. Da qui nasce la tradizione di regalare le rose che si registra già dal XV secolo quando Sant Jordi divenne il patrono della Catalogna e venne istituita la Fira dels Enamorats, una festività che si teneva nel Palazzo delle Generalità dove è presente una cappella dedicata a Sant Jordi e in cui gli innamorati si scambiavano delle rose.

E i libri? Per quelli bisogna andare molto avanti con il tempo arrivando al 1995 quando l’UNESCO istituì la giornata del libro e del diritto d’autore proprio per il 23 aprile, una data scelta non a caso. In quel giorno del 1616, infatti, morivano Miguel de Cervantes, l’autore del Don Chisciotte della Mancia, e il drammaturgo William Shakespeare. Così, per omaggiare queste due grandi personalità della letteratura europea e per festeggiare la letteratura, durante la giornata di Sant Jordi si regalano anche libri.

Sant Jordi, tradizioni e festività

Sant Jordi è una festività molto sentita in Catalgona. Le strade di paesi e città catalane, tra cui la celebre Rambla di Barcellona, si riempiono di bancarelle che vendono rose e libri, ma anche gadget diversi come cartoline, disegni e giocattoli ispirati alla leggenda tra i quali spiccano dei simpatici peluche a forma di drago.

Inoltre, oltrepassando le etichette della tradizione, è possibile regalare al proprio compagno o alla propria compagna sia il libro che la rosa e non soltanto uno dei due doni.

Le attività che si possono fare durante Sant Jordi sono davvero tante. Innanzitutto, è un’occasione per fare scorta di libri e assistere a letture e presentazioni da parte degli scrittori del momento, i quali si intrattengono in lunghe sessioni di firmacopie dei propri libri. È anche possibile visitare edifici pubblici come il Palazzo del Comune e il già citato Palazzo delle Generalità, ma soprattutto la celebre Casa Battló ideata da Anton Gaudí tra il 1904 e il 1906, nella cui architettura viene raffigurata la storia del santo.

Nel comune di Montblanc, invece, si celebra la “Settimana medievale di Montblanc” in cui è possibile assistere a rappresentazioni teatrali e musicali che si rifanno alla leggenda. Sempre lì è presente il Portal de Sant Jordi, situato al centro della città, dalla quale sarebbe uscito vittorioso il santo cavaliere dopo aver ucciso il drago.

Per quanto riguarda la cucina, in questo giorno le panetterie espongono il Pane di Sant Jordi. Si tratta di un pane preparato con formaggio e sobrassada, un salume fatto con carne di maiale, paprica e sale. La cosa interessante è che i colori del pane richiamano quelli della bandiera catalana.

La festa in Italia

Se pensate che quella di Sant Jordi sia una festività relegata alla sola Catalogna, vi sbagliate di grosso. Sono tante nel nostro paese le iniziative con cui si onora quello che possiamo definire tranquillamente il “San Valentino di primavera”.

Grazie alla delegazione del governo della Catalogna, anche quest’anno sarà possibile celebrare Sant Jordi in città come Roma, Torino e Napoli. Sono molte le librerie lungo la penisola le quali regalano una rosa a chi compra uno o più libri di un autore catalano nelle giornate del 22 e del 23 aprile.

Proprio a Napoli, grazie all’interessamento delle Università Orientale e Federico II, verrà celebrato il poeta valenciano Ausiàs March tramite una serie di iniziative, tra cui una lettura delle sue poesie presso la libreria The Spark alle ore 12:00.

Il 23 aprile, allora, regaliamo una rosa e un libro a chi vogliamo bene: fidanzati, mogli, mariti, figli e amici. Se invece siete soli, approfittatene per dedicare questa giornata a voi: coccolatevi portando il vostro libro preferito da leggere al parco, magari con un dolce e una bibita presi al bar.

Celebrate l’amore per la letteratura e per voi stessi. Siamo certi che a Sant Jordi non dispiacerà!

Immagine di copertina: Pixabay

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A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

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