Female gothic: storia del genere e 3 titoli consigliati

Female Gothic: storia del genere e 3 titoli consigliati

Il Female Gothic (o gotico femminile) è un sottogenere letterario che adotta le convenzioni del romanzo gotico per esplorare e criticare l’esperienza femminile all’interno della società patriarcale. Nato nel XVIII secolo, ha permesso a molte autrici di dare voce a paure e ansie specifiche della condizione della donna.

Origini e definizione del Female Gothic

Il romanzo gotico nasce ufficialmente nel 1764 con la pubblicazione de Il castello di Otranto di Horace Walpole, che ne stabilì gli elementi ricorrenti: il castello, l’antagonista malvagio, l’eroina perseguitata e il soprannaturale. In questo contesto, autrici come Ann Radcliffe e Charlotte Smith iniziarono a usare le convenzioni del genere gotico per fare una critica sui ruoli di genere e sulle restrizioni imposte alle donne.

Il termine fu coniato dalla critica Ellen Moers nel suo libro Literary Women (1976), dove spiega che il Female Gothic è semplicemente “l’opera che le scrittrici hanno realizzato nella modalità letteraria che […] chiamiamo gotica”. Questo genere divenne un mezzo per esaminare le paure legate all’esperienza femminile: la subordinazione all’autorità maschile, la reclusione domestica e la perdita di autonomia.

Temi e caratteristiche distintive

Il gotico femminile si distingue per alcuni temi ricorrenti. L’ambientazione, come il castello o la magione isolata, diventa una metafora della prigione domestica e dell’oppressione patriarcale. La minaccia non è quasi mai un mostro soprannaturale, ma un marito, un padre o un tutore tirannico. Una distinzione chiave, come evidenziato in diverse analisi della British Library, è quella tra terrore e orrore: il Female Gothic privilegia il terrore, una paura psicologica e anticipatoria, rispetto all’orrore, la reazione fisica e scioccante a un evento violento. Spesso, inoltre, gli elementi apparentemente paranormali vengono alla fine svelati come inganni umani (il “soprannaturale spiegato”), sottolineando che la vera minaccia è l’uomo, non il fantasma.

Gotico tradizionale vs. Female Gothic

Gotico tradizionale (Maschile) Female cothic
Protagonista: spesso un eroe maschile attivo. Protagonista: un’eroina femminile che subisce e reagisce.
Minaccia: mostri soprannaturali, fantasmi, maledizioni. Minaccia: il patriarca (padre, marito, tutore), il matrimonio forzato.
Paura dominante: orrore (repulsione fisica, violenza). Paura dominante: terrore (ansia psicologica, suspense).
Ambientazione: un luogo esotico e spaventoso. Ambientazione: la casa come prigione, simbolo di reclusione sociale.

4 titoli rappresentativi del Female Gothic

1. I misteri di Udolpho (1794) di Ann Radcliffe

Copertina I misteri di Udolpho di Ann Radcliffe

Considerata la pioniera del genere, Radcliffe in questo romanzo definisce il prototipo del Female Gothic. L’eroina, Emily St. Aubert, è intrappolata in un castello isolato e deve fare affidamento sul suo ingegno per sopravvivere alle minacce di un parente malvagio, Montoni.

2. L’abbazia di Northanger (1817) di Jane Austen

Copertina L'abbazia di Northanger di Jane Austen

Questo romanzo è una brillante parodia del gotico, ma ne utilizza i temi per esplorare le reali limitazioni sociali delle donne. La protagonista, Catherine Morland, interpreta la realtà attraverso la lente dei romanzi gotici, creando situazioni comiche che mettono in luce le vere ansie femminili legate al matrimonio e alla società.

3. Frankenstein (1818) di Mary Shelley

Sebbene complesso, Frankenstein è un pilastro del Female Gothic. Affronta temi come la procreazione non naturale, l’ansia del parto e la responsabilità materna. La creatura può essere vista come un “figlio” indesiderato e abbandonato, esplorando le paure più profonde legate alla creazione e alla genitorialità da una prospettiva femminile.

4. Jane Eyre (1847) di Charlotte Brontë

Copertina Jane Eyre di Charlotte Brontë

Questo romanzo usa l’atmosfera cupa e la dimora isolata di Thornfield Hall come cornice per esplorare il percorso di crescita interiore della protagonista. Le inquietudini gotiche (come la presenza della “pazza in soffitta”) sono una metafora delle repressioni psicologiche e sociali che Jane deve affrontare per affermare la propria indipendenza e dignità.

Fonti bibliografiche citate:

Wallace, Diana. Female Gothic Histories: Gender, History and the Gothic. 1st ed., University of Wales Press, 2013.

Moers, Ellen. Literary Women. Doubleday, 1976.

Fonte immagine in evidenza: Public domain, via Wikimedia Commons

Articolo aggiornato il: 05/09/2025

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