Il caso Léon Sadorski, il thriller poliziesco di Romain Slocombe

Il caso Léon Sadorski, il thriller poliziesco di Romain Slocombe

Esce oggi in libreria nella collana Darkside, Il caso Léon Sadorski, un thriller poliziesco che porta la firma di Romain Slocombe pubblicato da Fazi Editore.

Siamo nell’aprile del 1942 a Parigi. La capitale francese è soggetta all’occupazione dell’invasore tedesco e nella ville lumière vige un opprimente clima di terrore. Tra i bombardamenti degli inglesi, gli attentati a opera della Resistenza a danno dei nazisti, i continui arresti degli ebrei deportati nei campi di concentramento, i traffici illeciti e le sempre più frequenti delazioni dei cittadini ormai gli uni contro gli altri, i membri delle forze dell’ordine lavorano a pieno regime collaborando con la Germania.

Léon Sadorski, ispettore principale aggiunto di polizia, ha deciso da ben prima che i tedeschi occupassero il suo Paese da che parte stare: anticomunista e antisemita fino al midollo, svolge il suo dovere con fin troppo zelo impegnandosi ad arrestare quanti più comunisti, gollisti e israeliti possibili al fine di epurare la Francia da questi soggetti considerati indegni di esistere e verso i quali – soprattutto gli ultimi – Sadorski prova un evidente odio che traspare dalle sue parole durante l’interrogatorio da parte della Gestapo in seguito al suo inspiegabile arresto con conseguente incarcerazione nella prigione berlinese di Alexanderplatz:

“[…] i giudei, anziché servire una patria, un paese, fanno come le prostitute, si mettono al servizio di tutti i paesi, dopo aver rifiutato, per duemila anni, dintegrarsi in una popolazione… È la mentalità di questa razza puttana che ha sabotato il nostro esercito e provocato la nostra sconfitta in poche settimane, davanti alla vostra Wehrmacht equipaggiata per bene e liberata dagli ebrei! […]”

Sarà in seguito a questa prigionia che l’approfittatore, avido, codardo e corrotto poliziotto, una volta rientrato in Patria, si dedicherà – seppur con delle evidenti incoerenze – con maggiore foga a svolgere il suo lavoro in una Parigi che, in parte, è diventata lo specchio della bassezza di uomini e donne simili a lui.

Il caso Léon Sadorski : quando il noir incontra la storia

Finalista al Premio Goncourt e Goncourt des Lycéens, con Il caso Léon Sadorski, Slocombe propone ai lettori, attraverso la controversa e deprecabile figura del protagonista, un “cattivo” che ben incarna l’antieroe: un uomo meschino, insensibile al dolore altrui – anche quando sembra mostrare un lato compassionevole e umano, in realtà, pensa unicamente al proprio tornaconto – il cui interesse primario è quello di svolgere al meglio il suo lavoro eseguendo gli ordini – che siano arrivati dai suoi superiori o dai nazisti poco importa – nella più totale noncuranza delle conseguenze che le sue scelte avranno sulle vite di altre persone.

Sadorski è un personaggio di fantasia ma che ben rappresenta la realtà di buona parte della polizia francese di quegli anni: individui ossessionati dalla giustizia – intesa, ovviamente alla loro maniera – fino ad arrivare ad accanirsi senza pietà contro i nemici dello Stato; facilmente corruttibili – anche dai favori e dal denaro degli ebrei che tanto odiavano – nonché inclini alla minaccia e alla menzogna pur di ottenere i risultati richiesti.

Una frase in particolare, che l’uomo è solito ripetere alla moglie Yvette parlando delle deportazioni degli ebrei, è rappresentativa a riguardo:

“[…] Se si provasse pietà per la sorte di ognuno, non si concluderebbe nulla […]”

Il caso Léon Sadorski è un romanzo in cui la finzione aggiunge la suspense tipica del genere thriller ma, in effetti, a prevalere è la storia; in questo caso la storia cupa e oscura che avvolge la polizia francese impossibile da dimenticare perché, purtroppo, vergognosamente vera.

 

[Fonte immagine: sito Fazi Editore]

A proposito di Francesca Melis

Calabrese di nascita e sarda di origine sono laureata in Lingue e ho molte passioni: i viaggi, la musica, la fotografia, la scrittura e la lettura. In attesa di insegnare, coltivo il mio sogno nel cassetto di diventare una scrittrice.

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