Il pianista di Yarmouk di Aeham Ahmad: il musicista tra le bombe

Il pianista di Yarmouk di Aeham Ahmad: il musicista tra le bombe

Il pianista di Yarmouk di Aeham Ahmad, edito da La nave di Teseo e uscito da pochissimo nelle librerie, è un’autobiografia: lui è il musicista che si è fatto conoscere a livello internazionale per aver suonato tra le macerie della guerra siriana, usando la musica come strumento di resistenza contro il terrorismo e la violenza.

Il pianista di Yarmouk: la storia di Aeham Ahmad

Aeham Ahmad, originario di una famiglia di rifugiati palestinesi, ha trascorso la sua infanzia e giovinezza, a Yarmouk, un quartiere nato negli anni Cinquanta con l’obiettivo di offrire la residenza ai rifugiati palestinesi in Siria.

Aeham è figlio di Ahmad, un uomo non vedente che si guadagna da vivere suonando il violino ai matrimoni e accordando pianoforti. La sua disabilità, causata da un’infezione contratta da bambino, non gli ha mai impedito di conoscere ed imparare cose nuove, anche perché è stata ben compensata dalla tenacia e dalla voglia di crescere; soprattutto non gli ha impedito di essere un buon padre, dotato di  grande capacità di ascolto, in grado di supportare Aeham (e suo fratello) in tutto e per tutto.

Aeham ha ereditato proprio dal padre, il talento per la musica, studiata con mille sacrifici presso la Scuola di Musica della città, di solito accessibile solo da coloro che possedevano un elevato status economico e sociale.  Quando Aeham diventa un pianista a tutti gli effetti, inizia a dare lezioni di musica  e insieme a suo padre, aprirà un negozio di strumenti musicali.  Tutto procede per il meglio, il negozio va bene ed Aeham decide di sposarsi con Tahani.

Con la guerra tutto cambia. La vita degli abitanti di Yarmouk e di tutta la Siria viene profondamente sconvolta. La quotidianità viene scandita dal recupero di beni di prima necessità, dall’evitare di finire nelle mani dei soldati, a prescindere dalle mille fazioni a cui appartengono. Per mesi la famiglia di Aeham, che nel frattempo si allarga con la nascita di un figlio, sopravvive grazie al pacco alimentare dell’ONU.

Troppa gente inizia a morire, non solo perché uccisa dalle bombe ma, soprattutto di fame. La voglia di suonare di Aeham non si placa e non gli basta sopravvivere friggendo falafel alle lenticchie per strada. Così con altre persone sperimenta vari gruppi musicali che vedono la partecipazione anche di bambini, una dei quali viene uccisa. Inizia a farsi conoscere attraverso i social grazie ad alcuni video amatoriali. Con la musica Aeham si trova a far conoscere la guerra all’Occidente, ignaro di quello che veramente accade – e purtroppo sta ancora accadendo – laggiù.

Giornalisti occidentali iniziano a contattarlo, la sua posizione inizia a diventare pericolosa in Siria e così Aeham decide di tentare di andare all’estero, nell’accogliente Germania. Dopo un viaggio che è stato un vero e proprio esodo, Aeham riesce finalmente a vivere a Wiesbaden, all’inizio da solo e dopo un anno con la sua famiglia.  Ora Aeham trascorre la sua vita facendo concerti in varie città europee, raccontando così gli orrori della guerra in Siria, adesso lontana geograficamente ma sempre presente nel suo cuore.

“Nei giorni buoni sono molto felice. Sento i nostri cuori che battono in sincronia, sento che insieme possiamo superare ogni confine […]Ci sono però anche giorni cattivi. […]Sono crepate così tante persone, perché tu sei sopravvissuto?[…]Quassù su questo palco, mi dico infine, sono seduto su una montagna di cadaveri”.

Il pianista di Yarmouk di Aeham Ahmad: il libro

Il pianista di Yarmouk è un libro intenso, ben scritto, altamente coinvolgente, dalla prima all’ultima pagina. Sia perché parla della guerra in Siria che ormai da sette anni imperversa senza tregua, sia perché racconta della vita, delle emozioni, dei pensieri di una persona che l’ha vissuta e che non si accontenta di sopravvivere, ma vuole combattere contro la privazione, la miseria, l’impotenza.

Non si parla nel libro di fazioni politiche, che sono molteplici e naturalmente tutte in conflitto tra loro, ma lo sguardo è rivolto alla vita quotidiana, alla gente comune spesso ignara delle motivazioni politiche, delle strategie geopolitiche scelte a livello internazionale. Aeham è un ragazzo che ha studiato, che vorrebbe costruirsi un futuro con la sua famiglia, tant’è che lui e la moglie decidono di avere un altro figlio, partorito tra mille difficoltà. Un figlio che rappresenta la volontà di resistere a una guerra incomprensibile con le sue miserie ed orrori.

 

Altri articoli da non perdere
I cinque classici confuciani: le prime opere letterarie in Cina
cinque classici confuciani

I cinque classici confuciani (wujing 五经) sono le più antiche opere letterarie cinesi, sebbene non rappresentino le prime testimonianze scritte Scopri di più

Sotto attacco di panico | Presentazione del libro di Gabriele Parpiglia
Sotto attacco di panico | Presentazione del libro di Gabriele Parpiglia

Lo scorso giovedì, 5 giugno, alle ore 18.30, nella sede del Gold Tower Hotel di Napoli (via Brecce a Sant’Erasmo, 185), ha avuto luogo la Scopri di più

Un bacio d’estate, Sarah Bennett | Recensione
Un bacio d'estate

Un bacio d’estate. La baia incantata delle sirene vi conquisterà il cuore è un romanzo di Sarah Bennett, recentemente pubblicato Scopri di più

Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf | Recensione
Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf | Recensione

In Una stanza tutta per sé la scrittrice britannica Virginia Woolf, attraverso una serie di pungenti metafore, racconta le ingiustizie Scopri di più

La meccanica del cuore di Mathias Malzieu | Recensione
La meccanica del cuore, recensione libro

La meccanica del cuore: la trama Nel 1874, in una vecchia casetta sul picco di una montagna a Edimburgo, nella Scopri di più

Libri per studiare la lingua giapponese: 4 da comprare
libri per studiare giapponese

Negli ultimi anni, anche grazie all’influenza di anime e manga, l’interesse verso la cultura giapponese è vertiginosamente aumentato. Con l’arrivo Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Rita Giordano

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche e mi occupo di progettazione sociale per il No Profit. Mi definisco curiosa e appassionata verso l’arte in tutte le sue forme: amo scrivere, dipingere ma soprattutto leggere, tanto da andare in astinenza se non leggo per più di un una settimana. Ho collaborato con varie riviste specializzate (Storie, Cevitasumarte, Guerra e Pace, Eco delle città).

Vedi tutti gli articoli di Rita Giordano

Commenta