I cinque classici confuciani: le prime opere letterarie in Cina

cinque classici confuciani

I cinque classici confuciani (wujing五经) sono le più antiche opere letterarie cinesi, anche se non rappresentano le prime testimonianze scritte in lingua cinese.

Seppur vengano percepiti come un unico “blocco”, i cinque classici confuciani sono stati scritti in periodi diversi, e le versioni che sono giunte a noi oggi sono il risultato di una compilazione durata secoli e secoli. Ognuno di essi tratta una diversa area del sapere: i primi tre che andremo ad analizzare hanno avuto un impatto così grande sulla cultura cinese, tanto da definire quelli che, nella tradizione cinese, saranno i generi più alti della letteratura: la poesia, la storiografia e la filosofia.

Come è facilmente intuibile dal nome, i cinque classici confuciani sono tradizionalmente attribuiti alla figura di Confucio e ai seguaci del Confucianesimo. Per esempio, lo stesso Confucio avrebbe, infatti, selezionato accuratamente le poesie da inserire all’interno del Classico delle Odi. Si tratta, ovviamente, di un’attribuzione inesatta ma simbolica, per sottolineare la grandezza di questo personaggio storico. Secondo alcuni critici e storici, invece, ci sarebbe stata da parte degli intellettuali confuciani una vera e propria appropriazione di testi antichi, reinterpretati secondo la morale confuciana.

Andiamo adesso a vedere più nello specifico quali sono i cinque classici confuciani:

1. Classico delle Odi (Shijing 诗经)

Il Classico delle Odi (o Classico della Poesia) è stato scritto sotto gli Zhou, in un periodo che va dal 1000-600 a.C. Comprende in totale 305 componimenti, divisi in quattro sezioni, ognuna delle quali differisce nei temi trattati. La prima è la più grande, ma anche la più interessante, in quanto raccoglie poesie dal tono popolare, spesso di tematica amorosa, sui temi del desiderio, del dolore, della guerra. Sono proprio questo tipo di poesie quelle che hanno subito maggiormente la reinterpretazione confuciana in chiave moralistica, in quanto trattavano temi considerati immorali.

2. Classico dei Documenti (Shujing 书经)

Il secondo dei cinque classici confuciani che vedremo è il Classico dei Documenti, che costituisce la prima forma di letteratura storiografica in Cina. I testi al suo interno (circa cinquanta) vanno dal XI secolo a.C. fino al 626 a.C. Descrive eventi storici dell’epoca Zhou, o precedenti, a volte anche mitologici. La sua particolarità è l’impostazione oratoria, in quanto riporta discorsi diretti di sovrani e saggi dell’antichità cinese, arringhe di guerra o resoconti governativi a partire dalla prima dinastia, la dinastia Xia

3. Classico dei Mutamenti (Yijing 易经)

Il Classico dei Mutamenti è un manuale di divinazione. Un’antica tecnica di divinazione cinese prevedeva l’utilizzo di bastoncini; in questo classico ritroviamo i significati di tutte le possibili combinazioni. I bastoncini venivano estratti da un recipiente e poi disposti a formare sei linee, che potevano essere intere o spezzate. In totale, vi erano 64 combinazioni possibili.

4. Annali delle Primavere e degli Autunni (Chunqiu 春秋)

Si tratta della seconda opera storiografica tra i cinque classici confuciani. Compilati tra il 700 e il 480 a.C. gli Annali delle Primavere e degli Autunni elencano tutti gli avvenimenti storici che avvengono in questi anni in ordine cronologico nello stato di Lu, patria dello stesso Confucio. Si caratterizzano per lo stile conciso e freddo della loro prosa, sono delle semplici cronache storiche. La loro importanza si deve principalmente al fatto che Lu fosse lo stato di origine di Confucio (ogni Stato compilava i propri annali, ma gli altri non hanno avuto la stessa fortuna).

5. Libro dei Riti (Liji 礼记)

L’ultimo dei cinque classici confuciani è il Libro dei riti ed è il più recente tra tutti. Esso riporta i riti, le usanze, le norme sociali e di comportamento, nonché i rituali di corte dell’epoca Zhou.
In origine i cinque classici confuciani erano in realtà sei, ma nell’epoca Han il Classico della Musica (yuejing乐经) è andato tristemente perduto.

Fonte immagine: Pixabay

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