International Booker Prize 2023: i 6 finalisti

International Booker Prize 2023: i 6 finalisti

Nella cornice del Tech Theatre e durante il primo giorno della Fiera del Libro di Londra, sono stati rivelati i 6 finalisti dell’International Booker Prize 2023 con un annuncio in diretta sui canali social dedicati all’evento.

Caratteristiche del premio

Si tratta di un premio letterario molto prestigioso assegnato ad autori di varia provenienza le cui opere sono tradotte in inglese. Il premio è anche piuttosto remunerativo in quanto prevede la somma di 2500 sterline per gli autori dei libri finalisti, e la stessa cifra spetta ai rispettivi traduttori. Il vincitore invece sarà reso noto il 23 maggio durante una cerimonia che si terrà allo Sky Garden e riceverà 50000 sterline da dividere equamente con il traduttore.

La selezione è partita da 134 libri, ristretta poi ad un gruppo di 13, ed è esaminata da una giuria di alto livello presieduta da Leïla Slimani, scrittrice e giornalista francese d’origine marocchina. La presidente di giuria ha dichiarato che leggere libri da ogni parte del mondo, caratterizzati da una straordinaria varietà di forme e contenuti, è stata un’esperienza molto gratificante. Fa parte della commissione giudicatrice anche Uilleam Blacker, importante traduttore di opere scritte in lingua ucraina.

I finalisti

I titoli in lotta per il primo posto sono molto diversi l’uno dall’altro ma i prossimi paragrafi vi forniranno indicazioni per orientarvi.

  • Il primo tra i libri finalisti è Boulder di Eva Baltasar la cui lingua originale è il catalano ed è stato tradotto in inglese da Julia Sanches. Da notare che per la prima volta è candidato un libro scritto in catalano. L’opera appartiene al genere della narrativa e prende il nome da quelli che in geologia sono definiti: blocchi rocciosi creati dall’accumulo di sedimenti e depositi glaciali del periodo Quaternario. I giudici lo hanno definito un libro molto intenso che racconta la vibrante storia d’amore tra due donne ed un ammirevole lavoro di traduzione.
  • Il secondo è Whale, scritto da Cheon Myeong-Gwan in coreano e tradotto da Chi-Young Kim. L’autore è anche uno sceneggiatore e un regista e il libro, ambientato in Corea del Sud, appartiene al genere della narrativa e della satira. Slimani ha dichiarato che “i personaggi non sono amabili ma sono irresistibili”.
  • Il terzo romanzo in lista è The Gospel According to the New World di Maryse Condé, scritto originariamente in francese e tradotto da Richard Philcox, marito dell’autrice. Una prima curiosità su questo libro è il fatto che la scrittrice, con i suoi quasi novant’anni di età, è la persona più anziana che sia stata candidata per il premio. The Gospel According to the New World è un romanzo di formazione che, secondo la giuria, “è un libro gioioso e ottimista sulla possibilità di cambiare il mondo”.
  • Il quarto dei libri finalisti è Standing Heavy, nato dalla penna di Gauz, nome d’arte dello scrittore e fotografo ivoriano Patrick Armand-Gbaka Brede. L’opera è tradotta dal francese da Frank Wynne, appartiene al genere della narrativa umoristica e satirica, e segue le vicende di due generazioni di ivoriani che cercano di trovare lavoro a Parigi. I giudici hanno dichiarato che è una storia su colonialismo e consumismo e, per quanto riguarda il protagonista hanno affermato “per via del suo lavoro di addetto alla sicurezza è invisibile, tuttavia vede tutto”.
  • Il quinto è Time Shelter di Georgi Gospodinov, scritto in bulgaro e tradotto da Angela Rodel. Anche questo è un romanzo la cui lingua originale è per la prima volta presente nel gruppo dei finalisti. Gospodinov è considerato il maggiore romanziere contemporaneo in lingua bulgara. L’opera ruota attorno ad una clinica riservata a chi soffre di Alzheimer e alla possibilità di essere in un certo senso trasportati indietro nel tempo. La giuria ritiene che il testo si soffermi su alcune questioni quali il pericolo della memoria selettiva e la presa che la nostalgia può avere sulla società, diventando un elemento di conforto oppure un cancro.
  • L’ultimo tra i finalisti dell’International Booker Prize 2023 è Still Born di Guadalupe Nettel, scritto in spagnolo e poi tradotto da Rosalind Harvey. Il romanzo si focalizza su un punto cruciale nella vita delle due amiche protagoniste: scegliere se avere figli o meno. Secondo la giuria, l’opera descrive la complessità della maternità e Slimani ha affermato che, una volta conclusa la lettura, “tutto ciò che vuoi fare è chiamare un amico e dirgli di leggerlo”.

Fonte immagine: Pixabay

 

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