Jan Steinbach, il romanzo: Il caffè delle cose preziose

Il caffè delle cose preziose di Jan Steinbach

Il caffè delle cose preziose di Jan Steinbach è un romanzo pubblicato da Newton Compton, il cui titolo originale è Das Café der kleinen Kostbarkeiten, la traduzione è di Serena Tardioli.

Jan Steinbach, nato nel 1973, è lo pseudonimo di uno scrittore tedesco di successo che ha scoperto la sua passione per Lubecca e Travemünde durante un viaggio nel Mar Baltico. L’idea per Il caffè delle cose preziose è nata durante uno dei suoi viaggi.

Il caffè delle cose preziose è un romanzo che ha per protagonista Luise, una donna di sessantacinque anni che, in seguito alla morte del marito, Hubert, si sente sola, smarrita, persa. Da quando è rimasta vedova del suo amato uomo, vive da sola nella grande casa alla periferia di Francoforte. A volte la donna ha la sensazione che il marito sia uscito solo per un momento e tornerà subito. Altre volte, invece, Luise sente che è sola da secoli e che il suo passato insieme a Hubert è solo un lontano ricordo.

La narrazione si apre con l’immagine della donna che si reca a casa del figlio Jochen, sposato con Dagmar, con due figli: Lukas e Marie. La donna giunge a casa del figlio per comunicargli un’importante notizia riguardante il Natale: non vuole passare la festività con loro, come fa da cinque anni, bensì, intende recarsi a Lubecca, per coronare il sogno che aveva in comune con il marito.

«Luise era arrabbiata con se stessa. Aveva la sensazione di dover prendere tutto il coraggio che riusciva a evocare per affrontare la situazione, come una bambina che vuole farsi valere contro i genitori. Ma era vero il contrario. Veniva da pensare che a sessantacinque anni fosse abbastanza adulta da dover rendere conto solo a sé stessa e a nessun altro. Eppure non era facile per lei premere il campanello. Tentò di ricordarsi perché lo stava facendo. O meglio, per chi.»

Il figlio, di fronte alla comunicazione della madre, appare immediatamente contrariato e non comprende affatto le ragioni per cui la madre non voglia trascorrere il Natale con loro. Ma la donna, imperterrita, nonostante la brusca reazione del figlio, decide di partire, accompagnata in stazione dall’amica Sophia.  Il viaggio a Lubecca si rivela una vera e propria scoperta: Luise incontra Ludwig, che è il proprietario del caffè in cui lei trascorre gran parte del suo tempo. Ludwig è un pasticcere molto abile ed esperto nel creare prodotti a base di cannella e marzapane. Gli incontri tra i due si fanno sempre più frequenti e nonostante Luise pensi quotidianamente al suo passato, ricomincia a vivere, ricomincia a sentirsi bene e ha la percezione che la vita le stia offrendo una seconda possibilità per essere felice. A Lubecca Luise si sente nuovamente capace di amare, nonostante in cuor suo ne abbia il terrore.

Il caffè delle cose preziose di Jan Steinbach è un romanzo piacevole, scorrevole, capace di trasportare il lettore nella vita di Luise e nelle strade affascinanti e caratteristiche di Lubecca e far immaginare l’odore intenso della cannella e del marzapane. La prudenza nella vita è d’obbligo, soprattutto in seguito al dolore. Ma non bisogna mai lasciarsi sopraffare dalla paura, che spesso è l’unico impedimento per il raggiungimento del benessere, della felicità e dell’amore.

A proposito di Chiara Morello

Vedi tutti gli articoli di Chiara Morello

Commenta