L’invenzione dei corpi, il nuovo romanzo di Pierre Ducrozet

L' invenzione dei corpi, il nuovo romanzo di Pierre Ducrozet

L’ invenzione dei corpi è il nuovo romanzo di Pierre Ducrozet, edito da Fazi

L’invenzione dei corpi: uno sguardo alla trama

Siamo ad Iguala, Messico, 2014. Un giovane professore di informatica, Álvaro Beltrán, sfugge ad uno dei più feroci massacri perpetrati dalla polizia collusa coi narcos. L’orrore negli occhi, nella mente nitidi quegli attimi di terrore; un trauma che non svanisce.

Beltrán percorre la strada della sopravvivenza, a fatica, sperando di raggiungere la tanto agognata giustizia. Ma la violenza che credeva di essersi lasciato alle spalle ha solamente cambiato sembianze e Beltrán cade nelle mani di un magnate del web ossessionato dalla ricerca dell’immortalità, diventando cavia di una serie di esperimenti condotti sull’uomo, che mirano a creare un automa, immortale.
Tutto ciò diventa un vero e proprio calvario dal quale non riuscirà facilmente a liberarsi, fino a quando… qualcosa o qualcuno arriverà a salvarlo.

In questo struggente quanto appassionante romanzo, la vendetta si fa spazio tra baracche abbandonate, deserto, sterpaglie, aridità, sentieri stretti e tortuosi, che creano una sorta di insieme eterogeneo dal quale lasciarsi trasportare.

Passa sulle costole, sullo stomaco, scende verso i fianchi, la pelle si ritrae e s’incava…” è quanto si legge in un importante e quasi inquietante passaggio del romanzo ed è proprio ciò che accade. Le parole, intrise di rabbia, “trafiggono” la mente, attirando l’attenzione del lettore.

Un romanzo che trasporta in una dimensione onirica: in una “rete” di mistero.

L’invenzione dei corpi è un libro intenso, che cattura l’attenzione sin dalle prime pagine, con una scrittura analitica e scorrevole, semplice e affascinante al tempo stesso.
La narrazione si articola in modo tale da scatenare un forte senso di appartenenza al testo. Ciò significa che nulla è lasciato al caso. Il lettore diverrà parte integrante delle vicende del protagonista che potrebbero rappresentare le vicende di tutti.
Sicuramente ciò che colpisce maggiormente è lo stile dell’autore francese Pierre Ducrozet, che riesce a mescolare bene le parole, scegliendo temi moderni ed attuali, creando una forte iper-testualità, che conferisce dinamismo al testo.
Elementi eterogenei da una parte e del tutto opposti dall’altra; leggendo infatti si scorgeranno una serie di evidenze diacroniche che permettono al lettore di raggruppare tutti quegli elementi fondamentali alla comprensione della trama.

“Le sfumature non aiutano la narrazione”, si legge, ma in questo caso non è così. Nella vita reale succede che siano proprio le diverse sfumature di significato a dare senso a qualcosa, così come nella narrazione. L’invenzione dei corpi è tutto ciò; si concretizza in una serie di passaggi quasi obbligati, che tra follia e forte raziocinio portano il lettore in una dimensione talvolta spaventosa ed inverosimile. 

Un intenso viaggio attraverso le parole, faccia a faccia con una enorme mole di interrogativi di natura etica, morale, sociale, tutto permeato dalla massiccia presenza della tecnologia, imponente sulla vita odierna. Una rete, non solo web, ma costellata da tasselli di spicco, variegati, che preme sull’attenzione del lettore e nella quale confluisce il progetto finale sul quale si fonda il senso dell’affascinante romanzo.

L’invenzione dei corpi è tutto questo e altro ancora e scoprirlo, assaporandone l’essenza, sarà un viaggio estremamente sorprendente.

 

Immagine in evidenza: www.fazieditore.it

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