La Busca di Pio Baroja: trama e analisi

La Busca di Pio Baroja

Pio Baroja è stato uno scrittore spagnolo del XIX secolo. Faceva parte della Generación del ’98, termine utilizzato per indicare un gruppo di scrittori dei primi anni del XX secolo. Nonostante la sua prima vocazione fu la medicina, infatti lavorò come medico nei Paesi Baschi, si dedicò anche alla scrittura. Le sue opere più importanti sono: Camino de perfección, in cui il protagonista compie un viaggio per le varie città della Spagna, El arbol de la ciencia, un’autobiografia della gioventù dell’autore e la Busca. Quest’ultima fu pubblicata sulla rivista El Globo nel 1904, e la Busca è il primo volume della trilogia La lucha por la vida di Pio Baroja, insieme a Mala Hierba e Aurora Roja.

Trama de La Busca di Pio Baroja

La Busca racconta la storia di Manuel che arriva a Madrid, alla ricerca di una vita migliore. Manuel vive in un villaggio e i suoi parenti decidono di mandarlo via perché non riuscivano a provvedere a lui, arrivato a Madrid verrà accolto nella pensione di donna Casiana. Manuel vivrà molte avventure, dopo alcuni litigi con gli altri ospiti della pensione, viene cacciato da essa e va a vivere da suo zio Ignacio, un calzolaio con una propria attività. Qui inizia a vivere una vita fatta di lavoro umile, tutto cambia quando suo cugino lo convince a vivere una vita trasgressiva. Manuel, dopo la morte di sua madre Pedra, si abbandona ancora di più ad una vita di trasgressione, lontano dalla moralità. Ad un certo punto inizia a stancarsi del suo attuale stile di vita e decide di vivere una vita onesta, fatta di duro lavoro.

Analisi de La Busca di Pio Baroja

Il romanzo è ambientato nella città di Madrid, la quale diventa quasi un personaggio della storia. Baroja riesce a descrivere gli ambienti più bassi e miseri della città, lo fa utilizzando aggettivi con connotazioni di miseria e sporcizia, soprattutto sostantivi come il fango, la polvere e sobborghi. Il romanzo mostra un grande realismo, infatti è percepibile l’influenza di scrittori realisti come Benito Pérez Galdós, il quale ha ambientato le opere nella stessa città di Madrid un secolo prima. I personaggi dell’opera sono immersi in questo stato di miseria e vengono divisi in buoni, quelli che nonostante siano poveri decidono di lavorare e vivere alla luce del giorno, e cattivi, quelli che decidono di vivere all’ombra. Il protagonista Manuel apprezza entrambe le vite, buona e cattiva, ma decide di condurre una vita dignitosa e onesta anche se più faticosa.

Il narratore è in terza persona, esterno, distante e di conseguenza molto obbiettivo, anche se alcune volte si esprime sulla narrazione con ironia. Le descrizioni che Baroja offre sono perspicaci, dettagliate e ricche.

Il romanzo offre una visione cupa sulla società spagnola del XX secolo. Tocca aspetti molto importanti come l’ingiustizia morale, la fame patita dai più poveri, la mancanza di educazione e la violenza fisica e psichica esercitata sulle persone più deboli. Manuel si trova a dover sopravvivere grazie alle sue sole forze, decide di vivere una vita dignitosa moralmente e di non cedere all’ambiente che lo circonda. Baroja dipinge una Madrid violenta e cupa, non vuole che il lettore trovi una soluzione ad essa, perché lui stesso ha smesso di cercarla. La Busca è un romanzo profondo e stimolante per la riflessione, l’obbiettivo dello scrittore non è di divertire o intrattenere ma di creare un mondo di finzione ove vengono introdotti questioni di ordine morale per indurre il lettore a riflettere su di esse.

Fonte immagine: Wikimedia Commons

 

 

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