La scatola di cuoio di Gianni Spinelli | Recensione

La scatola di cuoio di Gianni Spinelli | Recensione

Gianni Spinelli è un giornalista professionista, vice caporedattore de «La Gazzetta del Mezzogiorno». Ha scritto per «Guerin Sportivo», «Il Giorno», «Corriere della Sera», «Avvenire», «Meridiani» e «Geo». Attualmente collabora con «Donna Moderna» ed è editorialista del «Corriere del Mezzogiorno». Fra i suoi libri, ricordiamo Il gol di PlatoneSettanta volte donnaTutta colpa di EvaAndiamo al Cremlino e l’ultimo, La scatola di cuoio.

La scatola di cuoio è l’ultimo romanzo di Gianni Spinelli, in cui l’autore narra abilmente le vicende che si svolgono a San Clemente, un paesino della Basilicata, a quasi trenta chilometri da Matera. Un paese non indicato sulla cartina geografica, che appariva tra aride fiancate di calanchi, appartenente ad una regione che era quasi invisibile. Spinelli è geniale nel raccontare le ipocrisie di una famiglia benestante che si verificano nell’arco temporale degli anni ’60, ipocrisie che ruotano intorno a Don Pantaleo, un frate maledetto: anziano, decadente, capelli lunghi e grigi, rughe ampie sulla fronte e dall’aria misteriosa, nella cui casa accadono avvenimenti alquanto ambigui e strani.

La scatola di cuoio di Gianni Spinelli

Don Pantaleo, detto il Provinciale, passa la vita non badando altro che ad accumulare ricchezze, che in seguito al suo decesso verranno ereditate dal marito di Marta Fontiuzzi, nipote di Don Pantaleo, marito incapace di gestire sia il patrimonio ereditato che la sua stessa esistenza. Marta, donna tanto brutta nell’aspetto quanto astuta nella vita, è la burattinaia del libro, una donna cattiva, avida, colei che gestisce le vite altrui, prevede i loro gesti e ne calcola dunque, nei minimi dettagli, le conseguenze. Una donna convinta che i soldi non siano solo fonte di ricchezza e potere, ma anche l’unico mezzo per ottenere il rispetto e l’adorazione altrui. In seguito al decesso di Marta, in famiglia seguiranno avvincenti avvenimenti per ottenere l’eredità della stessa.

Un racconto all’insegna dei pettegolezzi di paese, dell’ipocrisia, della bramosia nell’accaparrarsi il patrimonio di Don Pantaleo e scoprire il contenuto della scatola di cuoio, una piccola scatola ricoperta di polvere, da cui prende appunto spunto il titolo del libro.

Racconto avvincente, a tratti ironico, a tratti thriller, a tratti noir. Lettura scorrevole e appassionante: l’autore descrive minuziosamente abiti, costumi, indole, temperamento dei singoli personaggi che prendono vita nell’immaginario del lettore, personaggi che, alla fine della storia, avranno ciò che veramente meritano e non quello che speravano di ottenere.

Altri articoli da non perdere
Yes we can, i discorsi di Barak Obama ora in un libro
Yes we can

Yes, We Can è il nuovo libro edito da Garzanti dell'ex presidente americano Barack Obama. Un excursus dei maggiori discorsi tenuti Scopri di più

Cecità di José Saramago | Recensione
cecità di José saramago

Cecità di José Saramago, premio Nobel per la letteratura (1998), è un romanzo del 1995. Il titolo originale dell’opera è Scopri di più

Fabio Carta: intervista all’autore di Ambrose e Arma Infero
Fabio Carta: intervista all'autore di Ambrose e Arma Infero

Intervistiamo Fabio Carta, scrittore di fantascienza, laureato in Scienze Politiche, autore del libro Ambrose e della serie Arma Infero (Il Scopri di più

Il Super Senso di Paolo Borzacchiello | Recensione
il super senso

Il Super Senso è il secondo romanzo della saga "La parola magica" di Paolo Borzacchiello. È un romanzo che ha il Scopri di più

Paolo Ganz – Nel segno del Blues | Intervista

Incontriamo Paolo Ganz, musicista, cantante e scrittore. Pioniere dell’armonica blues e primo a realizzare manuali di didattica in italiano per Scopri di più

Generoso di Biase: Nella mente di un superficiale | Recensione
Generoso di Biase

Generoso di Biase, avvocato, scrittore e poeta (esordisce come poeta nel 2020 con A me che sono solo un nano, Scopri di più

A proposito di Chiara Morello

Vedi tutti gli articoli di Chiara Morello

Commenta