L’amore (im)perfetto di Pietro Falconetti | Recensione

l'amore (im)perfetto

L’amore (im)perfetto è l’esordio letterario di Pietro Falconetti, edito da Les Flâneurs e pubblicato il 4 Maggio.

Il titolo è eloquente e suggerisce al lettore quale sia la tematica prevalente: l’amore. Un amore sfaccettato e dalle caratteristiche più disparate, ma che trova una sua unità  e un suo equilibrio con l’epilogo.
Infatti, “L’amore (im)perfetto” è un romanzo corale che dà voce e corpo ai pensieri di ben dodici personaggi.

Trama de L’amore (im)perfetto di Pietro Falconetti

Elena e Alessandro vivono un amore clandestino, nascosto agli occhi curiosi della gente. Elena è sposata con Dario ed è madre da due anni di Giovanni quando incontra fortuitamente la sua anima gemella, Alessandro, un uomo affascinante, pieno di vita e amante della libertà.
Basta uno sguardo ed entrambi vedono nella persona dell’altro un senso di familiarità, di completezza, così trascendentale da non potersi ignorare e stare lontano.
Per quanto la volontà e la razionalità portino Elena ad allontanarsi da Alessandro, sarà il caso a farli rincontrare. La vita concede un’altra chance ai due di poter vivere il loro amore, ma saranno in grado di farlo?
Alla figura di Elena sono collegati anche i personaggi di Daniele e Marilù.
Daniele si è trasferito a Lecce a seguito di un evento traumatico: la morte del marito Alberto. A Lecce riqualifica un bar, apre l’attività e cerca di ristabilire nuovamente il proprio equilibrio. Il ricordo di Alberto lo accompagna sempre, tanto da pensare di non poter più essere in grado di amare. Tuttavia un giorno entra nel bar Enrico e le carte in gioco cambiano completamente il loro assetto.
Marilù invece è l’amica più stretta di Elena. Ha conosciuto da poco Roberto, un ragazzo che la ama in modo incondizionato. Tutto sembra andare per il verso giusto, ma Marilù nasconde un segreto. Roberto, conosciuto il segreto della donna, riuscirà a sorprendere non solo lei, ma anche il lettore.
A questa corona di personaggi, si aggiungo Elisabetta e Susanna. Due donne consapevoli di se stesse, dei propri obiettivi e desideri.
L’amore che lega i personaggi si sviluppa in modo molto diverso, ma le loro relazioni possono essere ricondotte ad un unico denominatore comune, spiegato in un passaggio de “L’amore (im)perfetto”:

Vite diverse, persone diverse, storie diverse ma accomunati dall’amore che ci rende liberi nel mondo reale ma schiavi dell’altro. Abbiamo bisogno dell’altro. […] Solo l’amore riesce a unire l’uno con l’altro.”

È difficile e crudele sottrarsi alla forza magnetica e benefica dell’amore. Accettarlo e viverlo, prendersi la responsabilità di preservarne la bellezza è un impegno che porta alla conoscenza di se stessi e alla possibilità di generare del bene in questo mondo. L’amore perfetto non esiste, perché imperfetti sono gli esseri umani. Ma è proprio dalle screziature e dai lati frastagliati della persona, che può nascere un amore tanto forte da rendere luminoso e perfetto tutto ciò che incontra.

Fonte immagine: Ufficio Stampa.

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