Letteratura ergodica: la narrativa che esplora sé stessa

Letteratura ergodica: la narrativa che esplora sé stessa

Cosa c’è di meglio di un bel libro per rilassarsi, per staccare dai pensieri?  Ecco, sicuramente non un libro di letteratura ergodica. Vediamo perché, cos’è, e qualche esempio.

Ergon

Il termine ergodico deriva dalle parole greche ergon e hodos, rispettivamente lavoro e percorso. Possiamo dunque definire la letteratura ergodica come un tipo di narrativa in cui il lettore deve impegnarsi per costruire il testo, dovendo trovare da sé i significati e le interpretazioni. Si va oltre la semplice lettura, con il lettore che è un diretto interessato nella narrazione e che deve navigare nelle pagine in modo non lineare, dovendo decifrare simboli, immagini, od anche cercare soluzioni in media esterni. Leggere un libro di letteratura ergodica è dunque un’esperienza diversa dal semplice leggere un romanzo, poiché capire il testo diventa una vera e propria missione

House of Leaves

L’esempio più noto di letteratura ergodica è il libro Casa di foglie, di Mark Z. Danielewski. Questo libro è complesso, con note da seguire e che si espandono in più livelli, pagine e testi disposti in modo particolare; il lettore deve quindi ricostruire il testo impegnandosi a decifrare il tutto. 

La trama  si sviluppa su vari livelli, giocando con diverse narrazioni e realtà, ma il tutto si incentra attorno a una casa… apparentemente normale. Vediamo la famiglia Navidson trasferirsi in una nuova casa, caratterizzata dal fatto che l’interno è più grande dell’esterno. Will Navidson, il protagonista, inizierà dunque a documentare le anomalie della casa con una videocamera, creando The Navidson Record. Le esplorazioni diventano sempre più pericolose e bizzarre, andando a colpire anche psicologicamente la famiglia, fino a rivelare l’oscurità nascosta sia della casa… che della famiglia. 

Oltre a questo filone narrativo, da perfetto libro di letteratura ergodica, nelle note a piè di pagina si svolge un’altra trama, nella quale il protagonista è Johnny Truant e The Navidson Record è un famoso documentario horror. Qui, Johnny trova un manoscritto che critica il documentario e ne diventa ossessionato, tanto da impazzire, e seguiamo questa sua discesa nella follia attraverso i suoi commenti, paralleli agli eventi della trama principale.

Le caratteristiche

La letteratura ergodica, per quanto imprevedibile, segue alcune caratteristiche fisse:

  • La non-linearità: ciò che in primis rende un libro di letteratura ergodica tale è la narrazione frammentata e non lineare, con il lettore che può scegliere l’ordine in cui leggere le sezioni, e come scoprirle.
  • Narrazione a strati: non vi è una sola trama, ma ci sono varie narrazioni che si sovrappongono e intersecano, sta al lettore deve capire e conoscere entrambe per poter capire il quadro completo del libro.
  • Interattività: molto spesso i libri di letteratura ergodica hanno sezioni con le quali il lettore può interagire direttamente, a volte dovendo anche cercare siti su internet o telefonare a numeri specifici.

L’impatto

È certo dire che la letteratura ergodica sta distruggendo i concetti tradizionali di narrativa, dando un posto da protagonista anche ai lettori che, in questo genere, diventano partecipanti attivi nella costruzione della trama. La lettura passa dunque da un’attività passiva, nella quale il lettore non può aggiungere ma solo ricevere, ad un’esperienza nella quale può inserirsi direttamente

Una lettura del genere può essere particolarmente stimolante, soprattutto per chi pensa di non avere più l’attenzione per seguire un libro. Con un media così immersivo, chiunque può perdercisi e leggerà pagine e pagine senza accorgersene. 

In conclusione, in un’era nella quale è tutto così interattivo e dinamico, è inevitabile che anche la lettura si evolva, tenendo fantasticamente il passo con le tecnologie sempre più avanzate. Chissà quanto ancora ci mostrerà questo genere letterario, e quanto lontano riusciranno ad arrivare le parole, e soprattutto l’immaginazione!

Fonte immagine: Freepik

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