Lo zen e l’arte di salvare il pianeta è un testo di Thich Nhat Hanh, pubblicato lo scorso febbraio dalla casa editrice Garzanti (traduzione di Giuliana Mancuso) e con prefazione, curatela e commenti di Sorella True Dedication e postfazione di Sorella Chan Khong.
Lo zen e l’arte di salvare il pianeta: il testo
Lo zen e l’arte di salvare il pianeta si apre con una importante e densa riflessione sul rapporto fra uomo e pianeta che vuole spingere il lettore alla consapevolezza attraverso un percorso di armonia. L’autore è chiaro: la crisi non è altro che squilibrio di armonie vitali e naturali; del resto, lo stile di vita zen ci insegna a staccarci da un io – e persino da un noi, in senso stretto – per renderci consapevoli che esiste un unitario respiro che contiene in esso il tutto: manifestiamo l’esistenza attraverso il pensiero, attraverso la riflessione; è solo attraverso la meditazione, cioè, attraverso la pratica di meditazione profonda e consapevole, ed attraverso la riduzione della vita all’essenziale che possiamo davvero giungere all’illuminazione dell’esistenza e dunque all’esistenza vera, a ciò che ci fa stare bene davvero, alla felicità.
Concetti profondissimi quali dono, compartecipazione, convivenza, amore, solidarietà, fratellanza, compassione, armonia emergono luminosi fra le pagine di questo testo, intrecciandosi a più riprese fra loro in un giro armonico di vita, spirito, natura lungo un percorso meditativo; con estrema lucidità e chiarezza, l’autore ammonisce quanti si fanno “distratti” inseguendo un altrove che puntualmente si mostra fallace: «La bellezza della Terra è come il suono di una campana che risveglia la nostra consapevolezza. Se non riesci a vederla, devi chiederti il perché. Forse c’è qualcosa che ti impedisce di farlo. O forse sei talmente impegnato nella ricerca di qualcos’altro da non riuscire a sentire il richiamo della Terra».
Come possiamo definire questo “qualcos’altro”? I lettori che si approcceranno al testo converranno con me nel dire che per rintracciare questo altrove basta allungare lo sguardo ai tanti che si dedicano al profitto scevro da qualunque forma di rispetto, ai tanti che si dedicano all’individualismo, ai tanti che vivono sul ciglio del baratro fra inganno, menzogna e ipocrisia. La crisi (ecologica e sociale odierna) che siamo tutti costretti a vivere in questo particolare momento non è che il prodotto marcescente di questa logica aberrante di odio, disuguaglianze, mercimonio. Col suo testo, l’autore e maestro zen ci invita a riflettere e a fare i conti con quanto di scorretto, ingiusto, spiritualmente putrido ci è intorno.
«Supera il modo dualistico di vedere le cose: smettila di pensare che la Terra sia solo il tuo ambiente, che il vero centro sia tu e che l’unico motivo per cui desideri di fare qualcosa per la Terra sia garantire la tua sopravvivenza […] tu sei la Terra»; «La Terra è dentro di noi, e noi siamo già nella Terra».
Thich Nhat Hanh: l’autore
Thich Nhat Hanh, monaco buddhista, poeta, studioso ed attivista per la pace (candidato al premio Nobel da Martin Luther King nel 1967), è stato uno dei protagonisti fondamentali della spiritualità nel Mondo e resta una delle figure di riferimento, attraverso le proprie riflessioni, le proprie azioni, i propri insegnamenti, della filosofia spirituale mondiale.
Oltre che Lo zen e l’arte di salvare il mondo, la casa editrice Garzanti ha pubblicato di Thich Nhat Hanh i testi Il dono del silenzio (nel 2015), Lettera d’amore alla Madre Terra (nel 2016), Le quattro verità dell’esistenza (ancora nel 2016), Ogni istante è un dono (nel 2017), Buddha vivente, Cristo vivente (nel 2018), La mia casa è il mondo (nel 2020).
Fonte immagine in evidenza: casa editrice