I 12 orologi che raccontano il mondo è un libro di David Rooney e inserito fra le recenti pubblicazioni della casa editrice Garzanti (per la traduzione in italiano a cura di Albertine Cerutti).
I 12 orologi che raccontano il mondo: il testo
I 12 orologi che raccontano il mondo è un libro sul tempo e sulla storia, sul valore convenzionale che l’uomo attribuisce allo scandire del tempo e al ruolo che il calcolo del tempo riveste nella sfera sociale umana. «Sin dalle primissime civiltà i popoli di tutte le culture hanno fabbricato e utilizzato orologi», dice l’autore e prosegue: «Questo libro […] si rivolge a chiunque sia interessato alla storia mondiale, alla politica e al perché la storia della misurazione del tempo costituisce la nostra stessa storia».
Non c’è storia senza tempo e – ancora di più – non ci sarebbe tempo dell’uomo senza storia: seguendo questa linea d’idee, David Rooney passa in rassegna, recupera, alcuni nodi salienti del tempo e della storia degli uomini attraverso gli orologi che ne raccontano – attraverso la loro memoria – la vita; ecco allora che le descrizioni di questi marchingegni che illudono l’uomo di possedere il tempo si fanno simbolo – o status – ora di ordine, ora di fede, ora di virtù, ora di conoscenza, ora di mero scambio economico, di commercio fra popoli, di contatti più o meno civili fra le civiltà. E ancora: l’orologio protagonista del tempo che scorre e porta avanti la storia dell’uomo attraverso progressi e regressioni, l’orologio che scandisce tempi di guerra, di strategie, o tempi di industria e lavoro: l’orologio come padrone del mondo, della vita e della fine di un uomo. L’orologio che ha funzione di metro di moralità, che segna la differenza, le classi sociali, che mostra le differenze e pure – a volte – che segna lo stigma delle discriminazioni. L’orologio nel bene e l’orologio nel male, crasi del tutto e del nulla: «Gli orologi sono strumenti a nostra disposizione. Se altri li usano per controllare le nostre vite, possiamo servircene a nostra volta in senso positivo. E sarebbe ora che lo facessimo perché, altrimenti, il nostro tempo potrebbe esaurirsi».
Può lo studio di un orologio dirci così tanto sul modo in cui vanno le cose? L’autore del testo ne sembra convinto tanto da dire ai lettori: «Ci serviremo della storia degli orologi per esaminare il capitalismo, lo scambio di conoscenze, la costruzione degli imperi e i radicali mutamenti introdotti nelle nostre esistenze dall’industrializzazione».
David Rooney: l’autore del testo
David Rooney, membro del comitato londinese del più antico museo di orologi, è uno storico ed è il responsabile della misurazione del tempo presso il Reale osservatorio di Greenwich.
Fonte immagine in evidenza: casa editrice Garzanti