L’Ultima Guerra: a colloquio con Toni Boggian

Toni Boggian

Anno 2029. Un’Italia divisa tra Nord e Sud. Trevor, ragazzo di umili origini, vive a Napoli e, per sfuggire alla miseria e alle incomprensioni con la sua famiglia, si arruola in uno speciale corpo militare americano. Ben presto Trevor si ritrova nel bel mezzo dell’ultima guerra mondiale: Stati Uniti da un lato, Unione Europea dall’altro. Armi tecnologiche ed esperimenti letali: il protagonista dovrà fare i conti con se stesso, con il mondo e con l’amore.

È L’Ultima Guerra di Toni Boggian, un romanzo pubblicato da Edizioni Leucotea alla fine del 2013 ma ancora attualissimo, già al Pisa Book Festival e al Salone Internazionale del Libro di Torino.

L’Ultima Guerra è un scenario politico e mondiale possibile (ed anche molto, considerata l’attualità). Mescola fantascienza e psicologia, oltre ad elementi sempiterni quali amore ed amicizia.

L’autore, Toni Boggian, studente di Giurisprudenza, nasce a Ringe (Danimarca). Si trasferisce in Italia, in provincia di Napoli, all’età di 6 anni.

Intervista a Toni Boggian

Ciao Toni Boggian. Raccontaci come nacque l’idea de “L’Ultima Guerra”.

L’idea in realtà fu il frutto di un gioco di previsioni future che mi divertii a fare. Cercai, tra diverse possibilità, di immaginare i possibili scenari di un futuro prossimo; i cambiamenti politici, le “invenzioni” tecnologiche, le scoperte innovative. Poi venne la storia del protagonista.

L’Ultima Guerra: titolo forte. Il sottotitolo, “Da questo momento ci sarà un prima e un dopo”, non è da meno. Cosa vuol dire?

In generale il sottotitolo vuole indicare le situazioni che i personaggi affrontano; momenti estremi in cui le scelte fatte tracciano un solco tra le cose precedenti e quelle che potranno accadere. In particolare è una frase che usa uno dei personaggi a un certo punto del romanzo. 

Quanto c’è di Toni Boggian e della sua vita ne L’Ultima Guerra ed in Trevor, il protagonista?

Di esplicitamente autobiografico c’è poco nella storia; però nella scrittura mi piace disseminare briciole delle cose che ho vissuto o riferirmi in maniera sottile a qualcosa a me vicino. Sento che questo talvolta rende un personaggio più vivo.

La tua storia riecheggia da lontano le narrazioni fantascientifiche, non prive di sottile critica alla società e alla politica, di Orwell ed Asimov. C’è un autore che più di tutti ti ha ispirato?

Prima che mettessi mano alla scrittura del romanzo avevo appena finito un ciclo di letture che comprendeva molte opere note della fantascienza, soprattutto quelle che si occupavano di ucronie. Ad Asimov sono però legato in maniera particolare; per questo uno dei personaggi porta il suo nome anagrammato.

L’Ultima Guerra è il tuo primo libro, sei un autore giovane ed emergente. Come ti sei avvicinato alla scrittura? Quant’è difficile entrare nel mondo dell’editoria?

L’approccio con la narrativa è stato graduale, durante gli anni del liceo mi divertivo a inventare storie brevi e comporre piccole poesie, finché a un certo punto ho deciso di fare sul “serio”. Dopo la stesura del romanzo però mi chiesi subito: è adesso? Non sapevo nulla di come si potesse arrivare a pubblicare un libro e quindi cominciai a cercare su internet consigli, indirizzi mail e riti voodoo per arrivare ad avere successo. Poi la mia strada si è incrociata con quella della Edizioni Leucotea ed è arrivata la pubblicazione.

Certo negli ultimi anni le cose sono peggiorate nell’editoria, si legge di meno e di conseguenza si danno meno possibilità ai libri di esordienti. Per fortuna esiste quella grande fucina di possibilità che è la rete.

Stai lavorando ad un altro romanzo? Ci anticipi qualcosa?

Si, ci sono diversi lavori in corso e un romanzo quasi completo. Di quest’ultimo posso solo dire che non tratta di fantascienza, almeno non direttamente, ed è ambientato a Copenaghen.

Grazie per la disponibilità Toni Boggian. Ed in bocca al lupo per tutto.

Nunzia Serino

A proposito di Nunzia Serino

Nata a Giugliano in Campania (NA) nel 1987, ha studiato Lettere Moderne e Filologia Moderna all'Università degli Studi di Napoli Federico II. Docente di Lettere presso la Scuola Secondaria di I grado e giornalista pubblicista, ricopre il ruolo di Editor e Caporedattrice sezione Cinema e Cultura per Eroica Fenice.

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