La guerra civile spagnola: fazioni nemiche e conseguenze

La guerra civile spagnola: fazioni nemiche e conseguenze

La guerra civile spagnola è uno degli eventi che ha segnato di più il popolo spagnolo non solo dal punto di vista militare, ma anche socio-economico.

La guerra civile spagnola inizia ufficialmente il 17 luglio 1936 e vede protagonisti due schieramenti completamente opposti:

  • da una parte c’è la “fazione azzurra” con a capo il generale Francisco Franco, caratterizzata da un’ideologia di destra; e dunque nazionalista e antirepubblicana, che riceve il consenso della parte più ricca del popolo costituita dai nobili e i proprietari terrieri. A livello internazionale invece la fazione è appoggiata dalla Germania e l’Italia con una forte ideologia conservatrice a causa del nazismo e del fascismo;
  • dall’altra parte c’è la “fazione rossa” con un’ideologia di sinistra, più riformatrice e favorevole all’istituzione di una repubblica spagnola. A livello interno i repubblicani sono appoggiati dalle classi sociali più basse, mentre a livello internazionale ricevono l’aiuto delle brigate internazionali, ovvero un gruppo di volontari proveniente dal resto dell’Europa che combatteva in nome dell’ideale repubblicano.

Le fasi della guerra civile spagnola

La guerra civile spagnola si sviluppa prevalentemente in 3 fasi:  

  • Nella prima fase della guerra la fazione dei nazionalisti cerca di attaccare la città di Madrid con una strategia detta “La Pinza” che prevedeva un duplice attacco attuato contemporaneamente dal sud e dal nord della città grazie ai generali Franco e Mola. Ciò nonostante l’attacco fallisce;
  • Nella seconda fase le città industriali sono quelle che subiscono maggiori danni con l’obiettivo da parte dei nazionalisti di indebolire il paese economicamente. È questa la fase in cui viene bombardata la città di Guernica, evento ricordato da Picasso nell’omonimo quadro;
  • Nell’ultima fase viene combattuta la battaglia dell’Ebro conosciuta come la più disastrosa dell’intera guerra civile spagnola. Alla fine a vincere sono i nazionalisti nel 1939.

Le conseguenze della guerra civile spagnola

La guerra civile spagnola è durata solo 3 anni ma i danni provocati al popolo sono stati tanti. Ovviamente la causa più evidente fu la netta diminuzione della popolazione provocata dalla morte non solo dei soldati impegnati a combattere sul fronte, ma anche di molti civili che a causa di questa situazione non riuscivano a vivere in condizioni salutari ed economiche favorevoli. A livello economico ci fu infatti una riduzione della produzione agraria, danni alle fabbriche e l’aumento dei debiti nazionali.

È necessario mettere in evidenza anche la condizione psicologica del popolo spagnolo in quegli anni: trattandosi di una guerra civile molte persone si ritrovarono a combattere contro i propri familiari e amici solo perché appartenenti alla fazione  opposta. Dunque le conseguenze della guerra civile spagnola si possono riassumere in: morte, miseria e paura.

Inoltre, dopo la vittoria dei nazionalisti nel 1939 il generale Francisco Franco instaurò un regime dittatoriale molto simile alla situazione che si era creata in Germania con Hitler e in Italia con Mussolini. La dittatura terminò solo nel 1975.

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Fonte immagine: Wikipedia

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