L’uno dall’altro, un poliziesco avvincente del secondo dopoguerra I Recensione

L’uno dall’altro è un romanzo di Philp Kerr, scrittore inglese scomparso nel 2018, conosciuto per la trilogia berlinese. Edito da Fazi, “L’uno dall’altro” ha come protagonista ancora una volta Bernie Gunther, questa volta alle prese con un caso molto singolare: una bellissima donna chiede il suo aiuto per cercare suo marito, un nazista latitante, nella Germania del secondo dopoguerra. Un romanzo dove gli intrighi internazionali, la politica, l’amore per il denaro, sono gli elementi fondanti del nuovo mondo dopo l’ondata nazista. 

Philip Kerr, nato ad Edimburgo e scomparso nel 2018, è  l’autore della trilogia berlinese composto da tre romanzi di successo (Violette di marzo- 2020, Il criminale pallido-2020 e Un requiem tedesco-2021, tutti editi da Fazi) che hanno avuto riconoscimenti e premi, tanto da considerare Philip Kerr un maestro del giallo.  

L’uno dall’altro- la trama

Siamo nella Germania del dopoguerra. Bernie Gunther, emerso da poco dall’esperienza della seconda guerra mondiale e dal mondo nazista nel quale si è trovato invischiato, suo malgrado, anche perché militare, decide di tornare a fare l’investigatore privato. Il lavoro di albergatore non fa per lui- sua moglie ha ereditato dal padre un hotel- e la moglie (la seconda per la precisione) adesso è  gravemente malata.  Cosi Bernie prende armi e bagagli e cambia città. Qui inizia a seguire casi, abbastanza facili, di nazisti che vogliono ripulirsi la reputazione a suon di marchi, finché un giorno una donna, bellissima, gli chiede di trovare suo marito, uno dei nazisti più feroci: lei vorrebbe risposarsi quindi vuole essere sicura che sia morto.  Bernie inizia a mettersi al lavoro ma si troverà invischiato in un intrigo internazionale fatto di medici, di esperimenti, di vaccini alle cui spalle ci sono persone insospettabili senza scrupoli che lucrano sulla povera gente; perché non esistono divisioni politiche, religiose e razziali quando si parla di denaro.

“Faceva ancora molto caldo. Aveva capelli grigi e spessi che gli ricadevano sugli occhi, ed era sottile come la scia di merda di un solitario pesce rosso”.

“Una piccola nube si affacciò a visitarmi il cervello come ansiosa di comunicarmi qualcosa, e ci volle qualche altro momento prima di rendermi conto che era il mio stesso fiato. I miei tormenti non erano ancora finiti”

“L’uno dall’altro” è un romanzo dalla trama avvincente, consigliatissimo per chi ama i polizieschi e gli intrighi internazionali e per chi, forse, vuole saperne un po’ di più sul nazismo, magari confrontandosi con il punto di vista di chi era dalla parte “sbagliata”.  Il linguaggio scelto è volutamente sopra le righe, capace di destare alta l’attenzione del lettore.  Sicuramente non è un “romanzo di buoni sentimenti”. 

Fonte immagine: sito web Fazi editore

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A proposito di Rita Giordano

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche e mi occupo di progettazione sociale per il No Profit. Mi definisco curiosa e appassionata verso l’arte in tutte le sue forme: amo scrivere, dipingere ma soprattutto leggere, tanto da andare in astinenza se non leggo per più di un una settimana. Ho collaborato con varie riviste specializzate (Storie, Cevitasumarte, Guerra e Pace, Eco delle città).

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