Lupa nera, di Juan Gòmez-Juardo | Recensione

Lupa nera di Juan Gòmez-Juardo : Recensione

Lupa nera è un romanzo dell’autore Juan Gómez-Jurado edito da Fazi.
Dopo il successo di Regina Rossa, ecco un altro romanzo della celebre saga che lascerà col fiato sospeso, in linea con le scelte narrative dell’autore.

Trama

Antonia Scott e Jon Gutiérrez sono ancora alla ricerca di Sandra Fajardo, quando Mentor li convoca per un altro caso “urgente”. Si tratta della scomparsa di Lola Moreno, moglie di Yuri Voronin, tesoriere di un clan mafioso che opera nella zona di Malaga. La donna è svanita nel nulla e Jon insieme ad Antonia non sono i soli a cercare Lola. È a questo punto che entra in scena un’altra donna: la Lupa Nera”.
Trovare la donna è una vera e propria corsa contro il tempo, oltre che un perenne misurarsi contro avversari temibili e sicuramente ben organizzati, che si muovono con coscienza.
Le variabili con cui dovrà misurarsi Antonia Scott sono molte, e nel conto deve considerare anche se stessa, i propri bisogni e la presenza di una misteriosa donna che sbuca dal nulla ed uccide con precisione infallibile.

Lupa nera è un libro avvincente e coinvolgente, che lascerà a bocca aperta, regalando momenti di intensa suspense. Sicuramente si tratta di un romanzo non facile da descrivere, in particolar modo raccontarlo risulta complicato per evitare di svelare troppo.

Ogni evento, personaggio o ambientazione è legata a qualcos’altro ed è per questo che la narrazione assume sin da subito un tono intrigante ed affascinante al tempo stesso.
Leggendo questo intricato romanzo sembrerà che ogni comportamento in realtà possa riflettere la personalità dei personaggi. Ma non sempre è così.

Diventa quindi indispensabile, al fine di arrivare a stendere il profilo psicologico e comportamentale del reo, l’analisi della scena del crimine.
È per questo che Lupa nera può essere analizzato mediante il cosiddetto “profiling”, ossia: la consapevolezza e lo studio di una scena del crimine basata essenzialmente su studi medici, conoscenze cliniche e metodi scientifici, al fine di riuscire a tracciare il profilo psicologico dell’autore del reato.
Chi ha letto Regina Rossa capirà sin da subito gli sviluppi della narrazione, ma sicuramente Antonia e Jon sono mossi da un primordiale spirito di sopravvivenza, alternandosi tra scenari spesso raccapriccianti, poco chiari, densi di mistero.
L’autore Juan Gomez posiziona al centro dell’attenzione la pericolosità (quasi scontata) della mafia russa e la forte presenza nel sud della Spagna. Man mano che si procede nell’indagine si scoprono tanti tasselli ed elementi che conducono ad un quadro finale non chiaro.
I due personaggi rappresentano una coppia indispensabile ai fini del romanzo. Lupa nera assume importanza proprio grazie alle vicende che caratterizzano le “pedine del gioco”, ossia l’uomo e la donna. Naturalmente la dinamicità del romanzo è data anche dai cosiddetti personaggi secondari, che donano vivacità alla lettura, facendo in modo che il lettore sia costantemente col fiato sospeso. Sembra quasi che non ci sia il tempo materiale per pensare a quanto accada, si è travolti dal susseguirsi delle vicende.
Lupa nera è un romanzo di azione, si può dire adrenalinico, che si caratterizza anche per il finale non in linea con quanto si potrebbe pensare.
Un thriller che sa sorprendere sin dalla prima pagina, mettendo in luce una serie di episodi di difficile interpretazione, spesso da decifrare in un secondo momento, in perfetta sinergia con la narrazione tipica di Juan Gómez-Jurado.

Immagine in evidenza: Fazi editore

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