Lydia Bird va a letto presto: la rinascita secondo Josie Silver

Lydia Bird Josie Silver

Lydia Bird va a letto presto: recensione del romance di Josie Silver

È possibile ricominciare a vivere quando le proprie certezze vengono spazzate via crudelmente da una catastrofe che piomba nelle nostre vite come un uragano? Questa è la domanda cui cerca di dare risposta Josie Silver, nel romanzo Lydia Bird va a letto presto, in Italia edito Newton Compton: un bellissimo romance sulle seconde possibilità, sul dolore e sulla rinascita. 
Un romance atipico, perché il lieto fine della favola di Lydia Bird, la protagonista del romanzo, s’infrange fin da subito con la crudeltà di un destino che le ha concesso il privilegio d’incontrare, giovanissima, l’amore della sua vita, e perderlo improvvisamente: Lydia Bird e Freddie Hunter hanno trascorso assieme metà della loro vita, vissuto insieme tutte le prime volte, l’adolescenza, gli anni della scuola e l’ingresso nel mondo del lavoro e degli adulti; ma, nel giorno del ventottesimo compleanno di Lydia, a pochi mesi dal “sì” che avrebbe unito per sempre davanti alla legge una coppia che appariva già indissolubile, Freddie Hunter viene strappato da un incidente automobilistico alla vita felice che immaginava e alla donna che lo ha amato fin dal primo giorno.

Josie Silver racconta abilmente tutte le fasi del dolore, il rifiuto, la rabbia, ma soprattutto la depressione: la perdita d’interesse nei confronti di una realtà che appare irrimediabilmente guastata, troppo lontana dai sogni che si sarebbero realizzati di lì a poco, dai progetti in divenire, tutto spazzato via da una catastrofe contro la quale non si può porre rimedio. E allora, se la realtà appare grigia e priva di attrattive, la risposta che Lydia Bird si dà per affrontare la vita è quella di fuggire da essa attraverso il sonno: nato come un bisogno fisiologico dettato dall’esigenza di combattere l’insonnia ed i cattivi pensieri, le pillole rosa che Lydia assume diventano il portale che la conduce in una realtà parallela dove Freddie è ancora con lei, dov’è possibile vivere nuove storie che non cancellino i ricordi, dov’è possibile andare avanti in quella che si riconosce come l’unica vita possibile, quella con Freddie. Una vita notturna, fatta di sogni che cancellano pian piano il legame con la realtà e contribuiscono ad allontanare Lydia sempre di più dalla vita che conduce di giorno: il lavoro al municipio come organizzatrice di eventi, i rapporti familiari e lo strano legame con Jonah Jones, amico d’infanzia della coppia, sopravvissuto all’incidente che ha coinvolto Freddie. Lydia Bird si trova così a vivere due vite parallele, percorrere due binari: quello giornaliero, in cui si sforza di andare avanti, di ricostruire una routine, e quello notturno, quando, calata la maschera, può tornare accanto al suo amato, all’unica vita che le interessa davvero vivere, diventando giorno per giorno un’intrusa in entrambe le vite: sfuggente e distratta nella sua vita di giorno, una donna aggravata da un dolore che l’ha cambiata e che la rende agli occhi di Freddie, diversa dalla donna che ha amato, di notte.

La rinuncia a ricostruire un vissuto che includa ed accetti il dolore rappresenta una lunga fase del romanzo di Josie Silver: le esigenze lavorative e le pressioni familiari, per quanto mosse da buone intenzioni, mal si conciliano con l’esigenza di vivere intensamente il dolore e aprono la strada alla possibilità di provare a sfuggire ad esso mediante il sonno ed il sogno. Il percorso di rinascita e di elaborazione del lutto di Lydia Bird è difficile e tortuoso, ma mai privo di coraggio e speranza, un lungo cammino fatto di viaggi senza meta, incontri provvidenziali, confessioni inaspettate, ma soprattutto momenti  e attimi di quotidianità che, pian piano, formano un nuovo oggi: dall’abisso più profondo della depressione, la donna deve ritrovare la forza per provare a ricominciare, e comprendere che la rinascita debba necessariamente coincidere con l’abbandono del passato e delle pillole che creano un legame con esso, una pericolosa dipendenza che le impedisce di guarire davvero dal dolore e che offre, invece, una compensazione illusoria che ha il solo effetto di aggravarlo.

Un romanzo commovente ed intenso sulla perdita e sulle seconde occasioni, sul coraggio di ricominciare a vivere e di guardare avanti.

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A proposito di Giorgia D'Alessandro

Laureata in Filologia Moderna alla Federico II, docente di Lettere e vera e propria lettrice compulsiva, coltivo da sempre una passione smodata per la parola scritta.

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