“Spezie e moschee: Quattro viaggi tra i colori e i profumi del Medio Oriente”, la blogger Anna Pernice racconta la genesi del suo libro
“Spezie e moschee: Quattro viaggio tra i colori e i profumi del Medio Oriente” è il nuovo libro della “travel blogger” e giornalista Anna Pernice, edito dalla casa editrice New Book Edizioni.
La presentazione di questo libro avverrà oggi mercoledì 10 novembre a Palazzo Venezia a Napoli, con l’intervento di Francesca Scognamiglio del quotidiano Il Mattino.
Nel frattempo, la blogger ha deciso di raccontare la genesi della sua opera durante un’intervista con la redazione di Eroica Fenice.
Nel tuo libro hai descritto i tuoi viaggi in Medio Oriente, in particolar modo in Turchia, Tunisia, Egitto e Giordania. Da cosa è affascinata dei paesi del mondo arabo ? Che cosa ha convinto lei a viaggiare in quei luoghi?
Mi affascinano i colori, i profumi ed anche i suoni. Passeggiare nella Medina di Tunisi o in uno dei tanti “souq” del mondo arabo è un viaggio nel viaggio. Tutto è iniziato dal mio viaggio a Istanbul più di 10 anni fa. Mi sono trovata per la prima volta in un paese arabo nel periodo del Ramadan e da lì è stato amore a prima vista, tanto da tornarci più e più volte.
Si è definita una “wanderluster” più volte nei commenti, cosa significa per lei viaggiare?
Per me viaggiare è vivere. Entrare a contatto con altre culture accresce non soltanto il proprio bagaglio culturale ma ti apre anche la mente.
Viaggiare ha sempre mantenuto lo stesso significato per tutta la vita oppure ha avuto significati diversi in base alle diverse fasi della crescita?
Crescendo è cambiato il modo di viaggiare e di approcciarsi ai viaggi, così come sono cambiate le esigenze e ciò che si cerca in una destinazione: è inevitabile.
Lei ha iniziato la stesura del volume Spezie e Moschee durante il lockdown a causa della pandemia di Covid19. Come tale situazione ha influito la scrittura del libro?
Prima del lockdown ero abituata ad essere in viaggio per l’80% del mio tempo. All’improvviso mi sono ritrovata chiusa in casa a ripensare ai viaggi passati. La stesura del libro è andata a rilento proprio perché in un periodo in cui non si poteva viaggiare, ricordare i viaggi passati mi faceva stare male, ma allo stesso tempo mi aiutava a evadere dalla realtà e sperare di poter riprendere a farli quanto prima.
Il fascino dell’Orienea arabo-islamico ha sempre colpito l’Occidente da un punto di vista culturale e artistico ma il rapporto tra i due mondi si è rovinato a causa degli ultimi eventi storici. Secondo lei è ancora possibile un dialogo tra Oriente e Occidente? L’Italia potrebbe svolgere un ruolo in questo dialogo anche per una parte delle proprie radici culturali nel mondo orientale?
I paesi che affacciano sul Mediterraneo hanno sempre dialogato tra loro, tant’è vero che soprattutto nel Sud Italia abbiamo tante contaminazioni orientali e penso che un dialogo sia ancora possibile.
Viaggiare può essere considerato come uno spunto di riflessione per la propria crescita personale?
Certo, viaggiare aiuta ad aprire la mente e confrontarsi con popoli e culture diverse, imparando tanto dal modo di approcciarsi alla vita degli altri popoli e culture.
Quale tra questi paesi visitati a lei è rimasto maggiormente impresso? E per quale motivo?
Sono tutti bellissimi ed ognuno di essi mi ha lasciato qualcosa di molto forte. Sceglierne uno piuttosto che un altro sarebbe impossibile. Anche perché li ho visitati in periodi e fasi diverse della mia vita e ciò ha influito molto al modo in cui li ho approcciati.
Fonte immagine di copertina: si ringrazia travelfashiontips.com di Anna Pernice per la foto