Ornella Sabia e il suo debutto letterario: Lettere da Omsk

Ornella Sabia

Lettere da Omsk è il titolo del romanzo d’esordio dell’autrice di origine partenopea Ornella Sabia, vincitore 2020 per la sezione e-book del Concorso “Io Scrittore” ideato e organizzato dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol.

A tal proposito la giovane scrittrice ha dichiarato: «Mi è piaciuta subito l’idea di un concorso democratico, la possibilità di far leggere la mia storia ad altri lettori che, non conoscendomi, avrebbero potuto esprimere un giudizio sincero valutando il mio romanzo. Ho tenuto queste pagine nel mio cassetto per tre anni e alla fine ho deciso che era arrivato il momento di dar loro una possibilità e ho voluto darla anche a me come autrice. Così ho accettato la sfida e Io Scrittore si è rivelato molto di più, un vero e proprio percorso, un’immersione a tutto tondo nella scrittura.»

Così continua: «È stato molto stimolante leggere e valutare le opere degli altri partecipanti – ha proseguito – perché tutto ciò che un aspirante scrittore deve fare è molto semplice: leggere e scrivere, niente scuse. I consigli che ho ricevuto mi sono stati utili per lavorare alle parti deboli del libro, dato che non esistono giudici migliori dei lettori. Uno strumento, quello di poter ricevere i commenti degli altri partecipanti, che solo Io Scrittore, nel panorama dei concorsi italiani per esordienti, mette a disposizione.  Devo essere sincera, non mi aspettavo che il mio romanzo fosse tra i vincitori ed è stata una gioia immensa.»

Lettere da Omsk: la storia

Il libro ha per protagonista Annarita Zita, una quarantenne single e annoiata che vive ancora con la madre e il compagno di quest’ultima. La Zita lavora in una casa editrice per la quale redige schede libro e recensioni. La sua è un’esistenza alquanto piatta, senza troppi sobbalzi. Annarita è insoddisfatta del suo lavoro, ma non ha grande ambizione a migliorare. Inaspettatamente, però, un giorno qualcosa arriva a scuotere la sua vita: si ritrova tra le mani un manoscritto di 350 pagine, pervenuto in forma anonima (è firmato Esse Emme) in casa editrice. Si butta a capofitto nella lettura del romanzo e si convince, sin dalle prime pagine, di conoscerne l’autore. Secondo Annarita, infatti, ad aver scritto il volume è stato il suo ex fidanzato, l’unico grande amore della sua vita: Sandro Monteluce.

Spinta dalla curiosità, inizia così un lungo viaggio alla ricerca dell’autore e di risposte. Annarita parte da Trieste per arrivare a Omsk, nella Siberia sud-occidentale. Intraprende una vera e propria avventura che la porterà ad attraversare una “Nuova Europa”. La storia è ambientata nel 2025, in un continente diviso da nuovi muri che impediscono alle persone di circolare liberamente e agli aerei di volare: il Blocco Centrale è separato dal Blocco Mediterraneo.

Annarita si trova ad attraversare confini fisici e temporali, che la porteranno a vivere situazioni assurde e pericolose, a contatto con personaggi improbabili e misteriosi movimenti rivoluzionari. Un percorso sorprendente, necessario per scoprire la verità, che le stravolge l’esistenza. Per lei è infatti l’inizio di una nuova vita, una vera e propria rinascita.

Ornella Sabia: un debutto brillante

Lettere da Omsk, già insignito del premio speciale Ubik per il miglior personaggio femminile, è la rivelazione 2020 dell’iniziativa del Gruppo editoriale Mauri Spagnol (GeMS), che si pone l’obiettivo di scoprire e pubblicare nuovi autori italiani.

Ancora una volta un romanzo che parla di altri libri si rivela di grande fascino. Numerosi sono i riferimenti letterari presenti nel volume. Nel raccontare la vicenda del misterioso manoscritto che sconvolge la vita della protagonista, infatti, l’autrice cita spesso anche celebri libri della storia della letteratura, in particolare di quella russa: da Delitto e Castigo di Dostoevskij a Il Maestro e Margherita di Bulgakov, passando per Puskin e Majakovskij. Ornella Sabia è infatti una grande appassionata di autori dell’Est, specie russi (su tutti Dostoevskij), oltre che di scrittura, giornalismo e viaggi (non a caso predilige l’Est Europa).

Lettere da Omsk è una storia originale, affascinante e drammatica, che cresce progressivamente, regala colpi di scena e tiene il lettore incollato fino all’ultima pagina. La giovane autrice, classe 1988, al suo primo romanzo dimostra grande talento, oltre che una notevole cultura, mettendo in piedi una vicenda abilmente costruita che sorprende, incuriosisce e appassiona.

Il romanzo è ambientato in un futuro distopico, ma prevedibile, dato che l’uomo non impara mai dalla propria storia e tende spesso a ripetere gli stessi gravi errori del passato. Lettere da Omsk vuole dunque servire da monito alle generazioni future e alla Storia, affinché non si ripetano gli stessi sbagli.

Lettura consigliata!

[foto: www.ioscrittore.it]

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A proposito di Alessandra Nazzaro

Nata e cresciuta a Napoli, classe 1996, sotto il segno dei Gemelli. Cantautrice, in arte Lena A., appassionata di musica, cinema e teatro. Studia Filologia Moderna all'Università Federico II di Napoli.

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