Peppino di Capri e i suoi Rockers (Gianmarco Cilento) | Recensione

Peppino di Capri e i suoi Rockers

Peppino di Capri e i suoi Rockers è un libro di Gianmarco Cilento, introdotto dalla prefazione di Mimmo di Francia e pubblicato recentemente dalla casa editrice napoletana Graus Editore.

L’attenzione dell’autore del libro (inserito nella collana Personaggi, diretta da Roberta Beolchi) è tutta concentrata intorno al decennio del 1954-1968, lasso di tempo d’origine e genesi del gruppo musicale campano e per questo momento profondissimo su cui riflettere.

Peppino di Capri e i suoi Rockers: i nuclei tematici

Il testo si articola lungo un percorso biografico-narrativo-musicale che va, come si è detto, dal 1954 al 1968, e che segue le fasi di nascita e sviluppo del gruppo di Peppino di Capri e i suoi Rockers.

Cilento fa partire la sua riflessione – attentamente sviluppata e articolata lungo le pagine e i capitoli che compongono il suo testo – dagli esordi del gruppo campano, ricordandone la nascita e la genesi, gli sviluppi e le articolazioni interne, ripercorrendone le fasi di crescita umana e artistica, per poi passare al ricordo delle varie fasi dell’articolata vicenda musicale di cui Peppino di Capri e il suo gruppo sono protagonisti.

Cilento ricorda, attraverso uno studio sul materiale televisivo e sul materiale discografico (che ne costituiscono le primarie fonti da cui l’autore ha tratto materia per il suo lavoro) le varie e complesse vicende – la costituzione del gruppo, gli allontanamenti, gli scioglimenti, gli arricchimenti, i riavvicinamenti – che portano dalla formazione di Peppino di Capri e i suoi Rockers alla formazione di Peppino di Capri e i suoi nuovi Rockers.

Un viaggio, un tenersi per mano lungo il pentagramma delle note, quello che offre Gianmarco Cilento ai lettori che vorranno leggere le sue pagine, attente e appassionate che ci restituiscono un’identità, quella dello stesso Cilento, di un autore col piglio del conoscitore appassionato nei confronti della materia trattata.

E la materia trattata in questo caso è data dalla voce e della musica di Peppino di Capri e del suo gruppo musicale, un tutt’uno, un unicum identitario, piuttosto che un doppio formato da una voce solista accompagnata (e solo accompagnata, non fusa) da un gruppo di musicisti. Ed è questo uno dei vari punti su cui Cilento ritorna a più riprese lungo lo svolgimento del suo testo.

Peppino di Capri e i suoi Rockers:una biografia attraverso la musica

Gianmarco Cilento apre il suo libro con una lunga introduzione che dà al lettore una larga e intensa descrizione di ciò che fu degli inizi della carriera musicale di Peppino di Capri, prima come pianista, poi come cantante, a partire dalla formazione del gruppo Capri Boys fino al gruppo Peppino di Capri e i suoi Rockers.

Tante le canzoni – e i rifacimenti e i riarrangiamenti musicali – ricordate nel testo di Cilento. Come non ricordare, fra le altre, Roberta, la sentimentale Roberta: uno spazio particolare è dedicato al ricordo delle vicende musicali e biografiche intrecciate a questo testo musicale e tanti gli aneddoti che vengono ad intrecciarsi fra le vicende autobiografiche del cantante e dei suoi musicisti e le vicende discografiche degli stessi.

L’attenzione dell’autore ricade inevitabilmente anche su tanti altri successi musicali di Peppino di Capri; Cilento ricorda, fra gli altri, Te voglio stasera, No, nun è overo e le rivisitazioni di testi classici del repertorio musicale partenopeo (fra cui Voce ‘e notte, I te vurria vasà, Piscatore ‘e Pusilleco) e di testi italiani ed esteri (due, fra i tanti ricordati da Cilento, Quando, Cinque minuti ancora).

E come non ricordare il successo di St. Tropez Twist? Cilento ricorda: «Pur non essendosi mai recato nella cittadina della Provenza, Peppino e Mario Cenci, gli autori del brano, la ritengono un’ottima scelta per l’atmosfera del brano. Il brano nasce così: Peppino si mette al pianoforte e accenna le prime note, da quelle compone velocemente tutto il resto della canzone. Il chitarrista scrive i versi, dando davvero il meglio di sé nel ritaglio del romantico e sbarazzino quadretto canoro […] Gli elementi autoreferenziali del testo (il lamè, le notti danzanti) risultano vincenti […]»

Gianmarco Cilento e il suo Peppino di Capri e i suoi Rockers

Il testo di Gianmarco Cilento è venuto dopo la biografia-intervista a Peppino di Capri rilasciata dallo stesso al giornalista Geo Nocchetti (Peppino di Capri. Il sognatore, Edizioni RAI/ERI, Roma, 2004),e dopo il volume di Vincenzo Faiella e Sergio Vellino (Peppino di Capri. Discografia illustrata, cinquant’anni dal 1958 al 2008, Nicola Longobardi Editore, Castellammare di Stabia, 2008).

L’intenzione di Cilento (studioso di storia del cinema, di musica popolare internazionale, laureato in Scienze dello Spettacolo e collaboratore per le riviste Dasscinemag e Il Marsili Notizie) è quella di offrire una panoramica attenta sull’attività, la genesi e la storia discografica e musicale del gruppo campano e di evidenziare come la “formula musicale” portata avanti da Peppino di Capri e i suoi Rockers sia stata intrisa tutta da una sorta di sperimentalismo musicale che è alla base della genesi e della storia discografica dello stesso gruppo musicale: «Se il primo Peppino di Capri pre-twist è in un certo senso caratterizzato da un forte romanticismo e da un misto di innocenza espressiva e napoletanità bonaria, quello del periodo Twist e Surf appare leggermente più tenace, scalmanato e scenicamente più spigliato[…] Di Capri, come i suoi Rockers, è in continua evoluzione».

Fonte immagine in evidenza: http://www.grauseditore.it/dettLibro.asp?id=699

A proposito di Roberta Attanasio

Redattrice. Docente di Lettere e Latino. Educatrice professionale socio-pedagogica. Scrittrice. Contatti: [email protected] [email protected]

Vedi tutti gli articoli di Roberta Attanasio

Commenta