Quarta finestra da sinistra è un recente testo di Michela Bellini, pubblicato per la casa editrice Provaci ancora Bill edizioni.
In occasione della sua presentazione al pubblico, ne abbiamo intervistato l’autrice.
Quarta finestra da sinistra: intervista all’autrice Michela Bellini
Michela, cosa può raccontare di lei ai nostri lettori?
Sono milanese, spiccia, rapida e concreta, ma anche sensibile e un po’ sognatrice. Poi, appassionata di storie e lettrice compulsiva, soprattutto di narrativa e poesia. Inoltre mi piace molto scrivere: poesie, racconti, favole e da qualche tempo anche gialli psicologici. Scatto volentieri fotografie, soprattutto del genere street photography, dietro alle quali spesso sembra celarsi una storia che non saprò mai.
Il suo recente testo, Quarta finestra da sinistra, è un giallo psicologico: come nasce la trama?
Lo spunto è dato da fatti di cronaca relativi alla violenza in famiglia, soprattutto a come viene vissuta dai figli dei violenti, purtroppo di più non posso dire senza rischiare di ‘spoilerare’. La trama è tutta costruita per arrivare a trattare questo argomento, passando per amori, amicizie, passioni e anche violenza.
Da una sua breve biografia presente sul sito della Provaci ancora Bill edizioni (casa editrice che ha pubblicato Quarta finestra da sinistra), si legge che lei è scrittrice di prose, di poesie e amante della fotografia: come, queste sue passioni, confluiscono nella sua opera Quarta finestra da sinistra?
Scrivendo da tempo poesie e racconti ed essendo appassionata di narrativa, ho sentito l’esigenza di tentare la strada del romanzo, è nato così il mio primo giallo psicologico Il passato dietro l’angolo (F.lli Frilli Editori). Scritto il primo ho pensato a questo nuovo testo, provando a sperimentare una diversa formula narrativa, giocata in terza persona, mentre il primo era in parte in terza e in parte in prima persona, con un maggior numero di personaggi e storie che s’intersecano per poi condurre al gran finale. La passione per la fotografia invece, oltre ad essere la passione di una delle protagoniste, Jennifer, ha sicuramente giocato un ruolo nella creazione dell’immagine forte della finestra illuminata da una strana luce sullo sfondo di un palazzo buio e tetro.

Quali sono i modelli letterari e artistici che permeano la ratio del suo testo?
La mia idea di scrittura è uno stile semplice e comprensibile che non sia sciatto né banale e abbia un ritmo vivace e serrato. Un modello indiscusso per me sarà sempre Raymond Carver, grande poeta e scrittore statunitense insieme al nostro Eugenio Montale per la poesia.
Quali sono i suoi progetti futuri nel campo della scrittura? Cosa può anticipare ai lettori di Eroica Fenice?
I progetti futuri sono lavori già in corso: due romanzi, di cui posso solo dire che uno riguarda le cosiddette ‘truffe romantiche’ e l’altro il tema del cambiare vita, e le poesie che continuo a scrivere.
Fonte immagine in evidenza: Michela Bellini e PAB edizioni