Ti prendo e ti porto via di Ammaniti Niccolò | Recensione

Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti

Niccolò Ammaniti è uno scrittore romano che si è dilettato recentemente anche alla sceneggiatura, la quale ha portato un forte seguito alle sue opere sia artistiche che letterarie. Scrive il suo primo romanzo Branchie nel 1997 dal quale viene ricavato un film diretto da Francesco Ranieri Martinotti, successivamente scrive Fango per Mondadori fino al 1999 in cui esce il romanzo Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti, sempre per la casa editrice Mondadori. Raggiunge la notorietà a livello nazionale due anni dopo con il celebre romanzo Io e Te.

Trama di Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti

In un paesino fittizio collocato tra il Lazio e la Toscana, chiamato Ischiano scalo, si narrano due storie ben definite. Il libro ha inizio con la storia di Pietro Moroni, un piccolo bambino che già dai primi momenti si riesce ad identificare come timoroso; Pietro viene bocciato a scuola e disperato non sa come dirlo ai propri genitori. Nel capitolo successivo viene descritta la storia di Graziano Biglia, anche egli originario di Ischiano scalo lavora in un locale dove suona e si esibisce. Il libro, alternandosi di capitolo in capitolo, sembra quasi rappresentare due storie ai completi opposti, fino ad arrivare a domandarsi: Ma come mai sono stati scelti proprio questi protagonisti?

Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti è quello che si potrebbe definire un intreccio di storie tanto ingarbugliate. Con un incipit iniziale del libro, la storia di Pietro torna a 6 mesi prima, iniziando a spiegare da dove sono iniziati i suoi guai: tre bulli hanno costretto Pietro ad entrare nella scuola per commettere atti vandalici e non appena hanno potuto smascherare gli impostori, Pietro ne ha pagato le conseguenze. Graziano, classico playboy descritto da tutti come uno sciupafemmine, fa il suo ritorno nel paesino di Ischiano Scalo dove incontrerà la donna della sua vita, la professoressa Flora Palmieri, la stessa insegnante di Pietro. E diviene proprio questo l’anello di congiunzione tra le due storie, una gracile donna che porterà Pietro a porre delle scelte ben diverse.

Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti oltre a simboleggiare la promessa che viene stipulata dai due giovani bambini è, allo stesso modo, un lasciare andare le cose che non contano. Un continuo promettersi che non ha molto spesso delle risoluzioni. Pietro, semplice bambino, si ritrova una promessa non mantenuta da parte della professoressa Palmieri, la quale al tempo stesso si ritrova a soffrire per il medesimo motivo. Pietro, davanti a un sentimento di indifferenza, si ritiene costretto ad allontanarsi e a commettere ingiustizie verso chi non gli avrebbe concesso di liberarsi della sua persona passata, fino a pensare di arrivare a condurre una vita patetica il quale non crede di meritare.

L’opera di Niccolò Ammaniti pone fine a queste storie con la classica promessa di due innamorati, ovvero «Ti prendo e ti porto via» simboleggiati in questo caso da Pietro e Gloria, con un semplice tentativo di migliorarsi.

Fonte immagine in evidenza: Einaudi

Altri articoli da non perdere
La violinista di Auschwitz: un romanzo di Ellie Midwood
La violinista di Auschwitz: un romanzo di Ellie Midwood

La violinista di Auschwitz è il nuovo romanzo di Ellie Midwood edito da Newton Compton. Un romanzo storico che però Scopri di più

Libri di Colleen Hoover: i 4 da leggere
Libri di Colleen Hoover: i 5 da leggere

Quali sono i libri di Colleen Hoover che meglio rappresentano una delle scrittrici più amate degli ultimi anni? Colleen Hoover Scopri di più

L’Atlante delle donne di Joni Seager e la mappa delle disparità
Atlante delle donne

Nell’introduzione de L’atlante delle donne di Joni Saeger, edito da add editore (6a rist. 2021) nella traduzione di Florencia Di Scopri di più

Il gioco di Andromeda, Iacopo Cellini | Recensione
Il gioco di Andromeda

Il gioco di Andromeda è un libro scritto da Iacopo Cellini e pubblicato per la casa editrice Newton Compton editori, Scopri di più

The Giver di Lois Lowry | Recensione
The Giver di Lois Lowry| Recensione

The Giver è il primo capitolo di una quadrilogia di romanzi di fantascienza distopica per ragazzi scritto nel 1993 da Scopri di più

La zia Tula di Miguel de Unamuno | Recensione
La zia Tula di Miguel de Unamuno | Recensione

Miguel de Unamuno aveva da poco compiuto quarant’anni d’età quando, nel 1921, pubblica La zia Tula, un'opera scritta diversi anni Scopri di più

A proposito di Francesca Guerra

Vedi tutti gli articoli di Francesca Guerra

Commenta