Una figlia perfetta di Alex Stone | Recensione

Una figlia perfetta di Alex Stone. Recensione

Una figlia perfetta è un romanzo di Alex Stone edito da Newton Compton.

Trama

“Jess Harper ha trascorso tutta la vita all’ombra di sua madre Abigail, provando in ogni modo a compiacerla e renderla orgogliosa. Quando la ragazza presenta alla mamma il suo nuovo ragazzo, la donna non approva la scelta della figlia”.

Una figlia perfetta: tra enigmi, segreti e stranezze

La trama procede senza troppi fronzoli, concentrandosi sulla storia vera e propria e ciò “gioca a favore” dell’autrice, che probabilmente sceglie di scrivere andando direttamente al sodo, ma con il giusto livello di attesa. Una figlia perfetta si può definire una storia di dipendenza affettiva molto affascinante, non un thriller vero e proprio, o meglio, per esser più precisi, non ciò che ci si aspetta da un libro appartenente a tale genere. 
La vicenda conquisterà il lettore con i diversi aspetti che la caratterizzano ma anche grazie ai tanti elementi che s’intrecciano l’uno con l’altro; la narrazione si snoda attraverso passato e presente, tra segreti da svelare (o forse no…) e tanti sotterfugi.

Ciò che viene fuori sin da subito è il rapporto tra madre e figlia, piuttosto complicato, inizialmente incomprensibile e quasi insopportabile. Inizialmente il lettore potrebbe non comprendere le dinamiche di un legame così “strano”, ma pagina dopo pagina sarà chiaro il motivo. Che la donna, Abigail, voglia in realtà solo proteggere sua figlia? È possibile che lei nasconda qualcosa? Lo si scoprirà solo leggendo.

Il ritmo narrativo è molto avvincente e ricco di dettagli, proprio questi aspetti mostrano la bravura dell’autrice di Una figlia perfetta che riesce a tenere in equilibrio alcune dinamiche interne alla storia stessa, creando un finale sorprendente e che lascerà senza parole.
La storia è narrata dal punto di vista della protagonista, creando una serie di possibilità e dubbi sulla verità dei fatti. La scrittrice riesce a indagare a fondo nella psicologia dei personaggi e descrivere in maniera totalmente credibile il rapporto morboso che lega madre e figlia. Coinvolgente, si legge tutto d’un fiato.

Un libro assolutamente intenso che quasi toglie il fiato, ma che coinvolge quanti leggono, senza mai annoiare. Tutto si snoda attraverso: amore, odio, tensioni, emozioni, segreti, sospetti, relazioni, approvazioni mancate. Alex Stone “mescola” ogni cosa, sapientemente, creando un finale che lascerà senza parole, ma che potrebbe essere prevedibile sin dall’inizio. 

 

Immagine in evidenza: Newton Compton Editori

Altri articoli da non perdere
I tips di Cordelia: manuale ottocentesco per donne libere
I tips di Cordelia

Con "I tips di Cordelia", FVE Editori spolvera lo scrigno letterario dell’Ottocento italiano e dà nuova vita ai consigli di Scopri di più

Amleto di Shakespeare: il principe di Danimarca | Analisi
Amleto di Shakespeare: il principe di Danimarca | Analisi

Amleto di William Shakespeare è un capolavoro della letteratura teatrale, che continua a incantare e intrigare il pubblico di tutto Scopri di più

La Musa degli Incubi: si conclude la dilogia di Laini Taylor
La Musa degli Incubi: si conclude la dilogia di Laini Taylor

Laini Taylor con La Musa degli Incubi conclude la dilogia fantasy iniziata con Il sognatore, uscito lo scorso anno ed Scopri di più

Il canto di Medusa, di Clarine Heywood | Recensione
Il canto di Medusa, di Clarine Heywood | Recensione

Il canto di Medusa è un libro di Clarine Heywood, edito da Newton Compton. Il canto di Medusa: trama «Danae Scopri di più

La rivoluzione, forse domani di Rosa Mangini | Recensione
La rivoluzione, forse domani di Rosa Mangini |Recensione

La rivoluzione, forse domani è una delle prime uscite di Divergenze Edizioni, la casa editrice nata nel 2018 che viaggia Scopri di più

La rosa perduta di Shanghai | Recensione
La rosa perduta di Shanghai. Recensione

La rosa perduta di Shanghai è un romanzo di Weina Dai Randel edito da Newton Compton. Trama 1940. Aiyi Shao Scopri di più

A proposito di Gerardina Di massa

Vedi tutti gli articoli di Gerardina Di massa

Commenta