Delitto di Ferragosto di Danilo Pennone I Recensione

“Delitto di Ferragosto”- Le indagini del Commissario Ventura, edito da Newton Compton, è l’ultimo libro di Danilo Pennone, scrittore e compositore italiano. Ancora una volta, il protagonista è Mario Ventura, commissario siciliano trasferitosi a Marino (Roma): questa volta il commissario Ventura deve trovare il colpevole dell’omicidio -avvenuto ad agosto inoltrato, quasi a Ferragosto- di una giovane ragazza straniera, entrata suo malgrado nel giro della prostituzione. 

Danilo Pennone, scrittore, autore musicale e teatrale, ha  esordito  nella narrativa nel 2008 con il romanzo Confessioni di una mente criminale, da cui è stato tratto l’omonimo spettacolo teatrale, per la regia di Marcello Cotugno, rappresentato al Todi Arte Festival 2009 con la direzione artistica di Maurizio Costanzo, e nelle carceri romane di Regina Coeli e Rebibbia. Danilo Pennone ha collaborato alla realizzazione di tre CD come coautore di musiche e testi. Nel 2007 è stata messa in scena la commedia musicale, di cui è autore del testo e delle musiche, Era l’estate dell’amore per la regia di Claudio “Greg” Gregori. Nel 2019 è stato tra i finalisti del Premio letterario “Giallo Ceresio” con il racconto Grand Hotel due omicidi

Per la serie narrativa che vede come protagonista il commissario Ventura, ci sono inoltre: “Il cadavere del lago (Le indagini del commissario Ventura Vol. 1)” anche in versione audiolibro, 2019; “Delitto alle saline (Le indagini del commissario Ventura Vol. 2)”, 2020; tutti editi da Newton Compton

“Delitto di Ferragosto”, la sinossi

Siamo a Marino, vicino Roma, nell’estate del 2008. Il Commissario Ventura, uomo di mezz’età, dedito troppo all’alcol e al cibo spazzatura, ignorando di essere malato di diabete, deve indagare sull’omicidio di una ragazza straniera, vittima della prostituzione. Ami Bartirii Vama lui la conosceva e  aveva tentato di salvarla ma non c’era riuscito; una ragazza che forse aveva l’età di Anna, la figlia di Ventura. Anna è una ragazza problematica, probabilmente perché era stata costretta a crescere senza la madre, la moglie di Ventura, Antonia, morta ammazzata. Ora Anna è fidanzata con un ragazzo, Sebastiano, e deve andare con lui in vacanza; questa storia impensierisce molto Mario che teme per la stabilità emotiva della figlia, con la quale ha un rapporto difficile, fatto di alti e bassi. L’indagine porterà  a varie piste e Ventura, con le sue modalità di lavoro poco rispettose dei protocolli, che gli causano richiami ufficiali e non e gli attirano poche simpatie, riesce a scoprire il colpevole; ma non gli piacerà per niente. 

Delitto di Ferragosto è un romanzo molto piacevole da leggere, scritto con un linguaggio scorrevole che spesso fa sorridere: Ventura è un personaggio molto sopra le righe, ma è anche simpatico a modo suo, un siciliano trapiantato a Roma, che spesso parla in dialetto e non si perde nei convenevoli. Un uomo con una vita molto complicata: il padre, Anchise, è in fin di vita; la figlia è una ragazza instabile emotivamente e psicologicamente ma lui stenta ad accettare un aiuto dall’esterno.  Il lavoro lo stanca, lo stressa, ma lo aiuta tantissimo anche perché Ventura ha un grande fiuto nello stanare i colpevoli. 

Consigliato per chi ama i polizieschi. 

 

Fonte immagine: Sito web Newton Compton editori

A proposito di Rita Giordano

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche e mi occupo di progettazione sociale per il No Profit. Mi definisco curiosa e appassionata verso l’arte in tutte le sue forme: amo scrivere, dipingere ma soprattutto leggere, tanto da andare in astinenza se non leggo per più di un una settimana. Ho collaborato con varie riviste specializzate (Storie, Cevitasumarte, Guerra e Pace, Eco delle città).

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