Vuoti a perdere: recensione del testo della Montellassi

Vuoti a perdere

Vuoti a perdere è una recente raccolta di brevi testi – poche pagine ciascuno – scritta da Claudia Mantellassi e pubblicata per la casa editrice Augh! edizioni nella collana Frecce.

Vuoti a perdere: il testo

La raccolta Vuoti a perdere è in definitiva ciò che il titolo stesso preannuncia: «Una galleria di storie a perdere che, come i vuoti che non vengono restituiti, vanno a occupar inutilmente gli spazi […] figure minori di una contemporaneità dalle mille sfaccettature […] almeno fino a quando non trovano, da soli, il modo di venire a galla»: così la stessa autrice definisce il proprio testo, con poche parole e brevi frasi, asciutte e formate, che ben rendono il senso dei racconti. Storie strane ma entro la quotidianità, di personaggi minori, sconosciuti, che brulicano nel mondo, un mondo immaginario, solo immaginato da Claudia Mantellassi ma che benissimo aderisce al reale: la realtà fatta dai singoli, sconosciuti ai più, che sono il vero motore del mondo. La vita di ognuno è, esiste ed è vera a prescindere dalla “popolarità”: non sarà restituita ai secoli dalla fama ma non per questo non è degna d’essere, anzi.

Claudia Mantellassi si rivolge proprio ad essi, a queste figure sconosciute ma pulsanti perché vive – per nulla imbalsamate da fatti o azioni passate ma tutte rivolte in un presente, per quanto purtroppo estemporaneo – e ai loro brevi e fugaci attimi di quotidianità: una scrittura di vuoti a perdere che, come la stessa autrice definisce in risvolto di copertina, occupa spazio.

Realtà, si diceva, sostanza solida asciutta e formata del quotidiano, ma anche scintilla di magico, quid di fantastico: è questo il caso di alcuni brevi passaggi messi insieme dall’autrice in cui – il lettore vedrà e giudicherà – la ratio è confusa da svicoli e tangenti inaspettate: un attimo, un aire, un salto, un balzo, un soffio che per un attimo sembrano astrarre i personaggi dalle loro azioni in serie e in sequenze preordinate per regalare l’abbrivio del diverso, del fantastico, dell’immaginato. Da un terreno asciutto, compatto, formato, solido, a un pavimento scivoloso su cui per un attimo i personaggi si trovano – da saldamente ritti quali erano nei loro continuum abitudinari e nei loro modus quasi maniacali – a incespicare o scivolare ruzzolando lungo l’inaspettato.

Claudia Mantellassi: l’autrice

Claudia Mantellassi è una giornalista e comunicatrice; oltre ad aver scritto diversi articoli e testi sulla comunicazione, ha lavorato per varie emittenti televisive locali, per varie redazioni giornalistiche e diversi uffici stampa.

Fonte immagine in evidenza: Augh! edizioni

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A proposito di Roberta Attanasio

Redattrice. Docente di Lettere e Latino. Educatrice professionale socio-pedagogica. Scrittrice. Contatti: robertaattanasio.lettere@gmail.com attanasio.roberta@alice.it

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