I Coldplay sono una band britannica formatasi nel 1997 a Londra, composta da Chris Martin, Jonny Buckland, Guy Berryman e Will Champion. Conosciuti in tutto il mondo e con ben 10 album in studio, hanno rivoluzionato la storia del pop e pop-rock con il loro sound unico e sempre pronto ad evolversi e cambiare. Con ciascuna uscita abbiamo vissuto una nuova fase della band e nel corso degli anni il loro cambiamento è quasi irriconoscibile. Sebbene siano tutti particolari a modo loro, 3 album dei Coldplay sono quelli che spiccano e che li hanno segnati come artisti a livello mondiale.
Indice dei contenuti
Album | Caratteristica chiave |
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A rush of blood to the head (2002) | Considerato il loro capolavoro, unisce rock e ballate iconiche |
Parachutes (2000) | L’album di debutto che ha definito il loro sound acustico e malinconico |
Viva la vida or death and all his friends (2008) | La svolta sperimentale e orchestrale con sonorità più ricche ed energiche |
Ecco i 3 album dei Coldplay da non perdersi
A Rush of Blood to the Head (2002)
In cima alla lista non poteva che esserci il loro secondo album, considerato da tutti un eccelso capolavoro. Un album che rapisce il pubblico dalla prima all’ultima canzone con un’unione di generi incredibile: troviamo il soft rock con God Put A Smile Upon Your Face, la ballata in The Scientist, il suono degli archi in In My Place, Amsterdam dove vediamo l’estensione più pura dell’essenza di Chris Martin nonché il pianoforte e infine Clocks, un brano atemporale. Un album assolutamente da non perdere e che risente dell’influenza degli U2, Muse e suoni orchestrali.
Parachutes (2000)
È l’album di debutto che li ha resi noti al mondo, ma non tra i preferiti della band stessa. È un album dai suoni acustici e malinconici, e già dal primo album si coglie la chimica tra tutti i membri della band. La capacità lirica di tutti era al suo apice e in particolare Chris Martin scrive e canta canzoni tristi e strazianti. Il concept rimanda molto alla copertina, a qualcosa di spaziale e oscuro. Contiene classici della musica come “Yellow”, “Shiver” e “Trouble”. La chitarra ha un suono morbido e le linee di basso sono pulite. Risente delle influenze dei Radiohead prima maniera e del genere britpop anni ’90.
Viva la Vida or Death and All His Friends (2008) – Coldplay ft. Brian Eno
In collaborazione con il producer Brian Eno, creano un album con un sound completamente diverso rispetto ai precedenti, più sperimentale, orchestrale e multiculturale; conquistando il cuore dei fan e della critica con canzoni come “Viva la Vida” o “Lost!” (di quest’ultima esiste anche una versione con il featuring del famoso rapper Jay-Z). È un’esperienza di ascolto ricca ed energica, con musica elettronica leggera, uso di cori e a tratti barocca. Vediamo un’ampia gamma di influenze dal prog rock, musica classica, post-punk revival, offrendo brani molto più sperimentali.
Gli ultimi album dei Coldplay sono stati fonte di dibattiti a causa della presunta commercializzazione dei loro brani, tuttavia, è innegabile che il loro successo sia senza limiti. Negli anni, hanno dimostrato la capacità di reinventarsi e di inserirsi in nuovi contesti musicali e il risultato è sempre lo stesso: ne escono sempre vittoriosi. L’unione di tematiche vaste in cui ci si può immedesimare e i suoni unici, li ha resi una delle band più amate al mondo.
Questi 3 album dei Coldplay sono tutti imprescindibili e hanno lasciato un segno nella storia della musica contemporanea.