I Green Day sono una band degli anni ’80 divenuta successivamente un’icona Pop Rock indiscussa. Le loro opere hanno accompagnato e accompagnano tutt’oggi le generazioni che, nonostante le varie critiche, riescono ancora a far immergere l’ascoltatore nel loro mondo. La band è composta da Billie Joe Armstrong (frontman, voce e chitarra), Mike Dirnt (voce d’accompagnamento e basso), Tré Cool (batterista). I primi due menzionati sono da sempre rimasti nella band mentre, nel 1990 Tré Cool sostituì il batterista originario Al Sobrante; per molti anni si aggiunse anche un 4° membro al gruppo, ovvero, il turnista Jason White. Nonostante la loro popolarità nel Pop Rock, i Green Day hanno da sempre creato stili diversi tra loro, spaziando tra l’Alternative e il Punk, mantenendo comunque la loro base Rock. In questo articolo parleremo di 3 album dei Green Day da conoscere assolutamente!
Kerplunk 1991
Parlando degli album dei Green Day è impossibile non includere Kerplunk alla lista. 1° album con la collaborazione di Tré Cool, è sicuramente definibile come il punto di lancio della loro carriera. L’album riscosse così tanto successo da riuscire a vedere più 10000 copie soltanto il primo giorno d’uscita; verrà successivamente ritirato dal commercio in America in seguito a dispute tra le varie etichette discografiche per poi essere reinserito nel 2007. Oltre i componenti sopra citati partecipò alla realizzazione dei vari brani anche l’artista John Kiffmeyer, alias Al Sobrante (ex componente).
Dookie 1994
Dookie è l’album che segna il debutto del gruppo su una major pubblicato il 1 febbraio; nonostante le molte critiche ricevute per aver abbandonato l’etichetta indipendente Lookout! Records l’album riuscirà a vincere la categoria miglior album alternativo dei Grammy Awards nel 1995 classificandosi come l’album dei Green day più famoso, rendendoli celebri a livello internazionale. L’album, sebbene mantenga i toni semplici della musica punk, descrive attraverso i temi dei brani sentimenti quali: frustrazione, paura, ansia, autocommiserazione, noia, relazioni e sessualità; verrà molto apprezzato sia dalla critica che dai grandi artisti punk come uno degli album ad aver contribuito nel riportare in auge il punk rock.
American idiot 2004
Certamente l’album dei Green Day più significativo è American Idiot, l’album rappresenta un grande periodo di dissenso e trasformazione per le vecchie generazioni che, inoltre, verrà definito un concept album (ovvero un album le cui tracce hanno un significato più ampio prese in collettivo che potrebbe avere piuttosto la singola canzone; di solito avviene quando è presente un tema centrale) verrà poi soprannominata dagli stessi artisti “un’opera punk rock”. L’album è stato pubblicato dall’etichetta Reprise Records (etichetta molto famosa fondata da Frank Sinatra nel 1960) nel settembre del 2004. American Idiot è chiaramente una forte critica alla società del tempo che è stata profondamente segnata da eventi come la guerra in Iraq e l’11 settembre; non mancano sicuramente le critiche al governo presidenziale di George W. Bush e della visione distopica dell’America in quegli anni. I brani raccontano la vita di questo ragazzo, Jesus of Suburbia, che è l’interpretazione di un antieroe e si muove tra i problemi reali della vita e i suoi conflitti interiori; di brani politici, in realtà, ci saranno soltanto American Idiot e Holiday.
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